Il gruppo ha ceduto la quota nel general contractor a Generali per 109 milioni, con una plusvalenza sul bilancio consolidato di 31 mln, sia per Milano Assicurazioni sia per la controllante 

di Manuel Follis

Dopo aver sistemato la governance di Citylife, le prossime operazioni del gruppoFondiaria-Sai riguardanti il progetto di sviluppo immobiliare nell’ex Fiera di Milano potrebbero riguardare il consorzio di costruzione Tre Torri.

 

Pochi giorni fa la società della famiglia Ligresti ha perfezionato la cessione da parte della controllata Immobiliare Milano Assicurazioni a favore di Generali Properties dell’intera partecipazione in Citylife (il 27,20% del capitale). Il prezzo dell’operazione è stato determinato dall’arbitro Leonardo & Co, congiuntamente nominato dalle parti, e verrà corrisposto in unica soluzione. La dismissione della quota consentirà di realizzare una plusvalenza sul bilancio dell’Immobiliare Milano Assicurazioni di circa 12,9 milioni, ma soprattutto un utile di circa 31 milioni a livello di bilancio consolidato, sia per Milano Assicurazioni che perFondiaria-Sai.

 

 

A questo punto, uscita di scena da Citylife, molti si domandano quale sarà il futuro di FonSai in Tre Torri, il consorzio di costruzioni (controllato al 50% da Milano Assicurazioni e dalla Lamaro dei Toti) che sta seguendo la realizzazione dei primi due lotti di immobili residenziali previsti dal progetto di sviluppo immobiliare, che secondo i piani dovrebbero andare in consegna tra il 2012 e il 2013. Quando però si tratterà di affidare le nuove gare, Tre Torri dovrà tornare a competere con altri consorzi interessati a realizzare Citylife in un contesto societario ormai mutato. In origine, infatti, Ligresti e Toti erano soci non solo del consorzio, ma anche della stessa Citylife, mentre oggi la governance è cambiata. Per questo non è escluso che FonSai o Toti possano decidere di cedere la loro partecipazione in Tre Torri o addirittura di sciogliere il consorzio. Il valore che sarà riconosciuto ai costruttori dell’intero progetto Citylife è molto superiore a 1 miliardo, ma Tre Torri non gode più dell’eventuale vantaggio competitivo di cui godeva quando i suoi azionisti erano anche nel capitale di Citylife. Per questo c’è chi sostiene che del futuro della società Tre Torri si parlerà ben prima che la commessa sui primi due lotti sia terminata. Forse già nei prossimi mesi. (riproduzione riservata)