Banca Fideuram (Intesa Sanpaolo) ha chiuso il primo semestre del 2011 riportando un utile netta in crescita a 132,1 milioni di euro (+40,7% a/a) e masse amministrate in aumento a 73,7 miliardi (+3% rispetto a 31/12/10).
La raccolta netta totale, spiega una nota, è calata a 908 milioni (1,4 mld nel 1° sem 10), mentre le commissioni nette sono cresciute a 280,3 mln (+9,9%), con il rapporto cost/income che si è attestato al 45,1% (47,4%).
La componente di risparmio gestito, pari a 54,8 miliardi, costituiva a fine semestre il 74,3% delle masse totali, mentre le rettifiche di valore nette per deterioramento hanno evidenziato un saldo negativo di 5,8 milioni (erano risultate positive per un importo immateriale nel primo semestre 2010) dovuto essenzialmente alla svalutazione, per 6,5 milioni, di titoli governativi greci con scadenza entro il 2020, decisa in conformità con l’adesione di Intesa Sanpaolo all’offerta di sostegno finanziario alla Grecia. I coefficienti patrimoniali consolidati risultano ampliamente al di sopra dei livelli minimi richiesti dalla normativa. In particolare, al 30 giugno 2011, il Tier 1 ratio e il Total Capital Ratio sono risultati rispettivamente pari a 14,8% e 15,2%.
“Dal punto di vista economico e finanziario, i risultati ottenuti sono stati soddisfacenti“, ha spiegato l’a.d., Matteo Colafrancesco, aggiungendo che “il significativo incremento dell’utile netto nei primi sei mesi dell’anno deriva soprattutto da precise scelte strategiche e da importanti investimenti che la nostra banca ha effettuato, pur in avverse condizioni di mercato che tuttora contraddistinguono lo scenario nazionale e internazionale”.