di Gabriele Ventura  

Entra nel vivo la miniriforma Lo Presti. È stata infatti pubblicata nella Gazzetta Ufficiale di ieri (n. 184) la legge n. 133 del 12 luglio 2011 che introduce la facoltà per gli enti di previdenza di innalzare fino al 5% il contributo integrativo (a carico del cliente) e di destinare parte delle nuove risorse per migliorare gli importi delle future pensioni.

 

Un’opportunità che molte Casse di previdenza stanno già cogliendo al balzo, con allo studio delibere da adottare già a settembre. In particolare gli enti ex dlgs n. 103/1996, ma anche gli «ex 509» con metodo contributivo. I primi per aumentare l’aliquota del contributo dal 2 al 5%, i secondi per usufruire del principio che consente agli enti la facoltà di destinare parte delle nuove risorse all’incremento dei montanti individuali. Il provvedimento (che ha come primo firmatario Antonino Lo Presti), approvato in ultima lettura dalla camera il 15 giugno dopo un iter di tre anni (si veda ItaliaOggi del 16 giugno) modifica l’articolo 8 del dlgs 10 febbraio 1996, n. 103 mettendo a disposizione, nelle intenzioni del legislatore, uno strumento che consente alle Casse di adottare, in autonomia ma sempre sotto la vigilanza del governo, provvedimenti a favore di una maggiore adeguatezza dei trattamenti pensionistici delle nuove generazioni.

La riforma coglie infatti l’interesse della Cassa di previdenza dei periti industriali, guidata da Florio Bendinelli, che ha aperto il cantiere di una miniriforma. La volontà dell’ente sarà non solo quella di capitalizzare il più possibile dalle nuove risorse ma di cogliere la palla al balzo per aumentare l’adeguatezza pensionistica. Per quanto riguarda l’Epap, invece, un gruppo di consiglieri è al lavoro per valutare tutte le ipotesi da mettere sul tavolo del cda e del cig, e cioè un eventuale aumento del contributo integrativo e i criteri circa la sua destinazione. Decisivo sarà anche il parere dei Consigli nazionali delle quattro categorie rappresentate dall’ente. Anche la Cassa degli infermieri professionisti, secondo quanto risulta a ItaliaOggi, ha allo studio uno schema di delibera che va nella direzione indicata dalla legge Lo Presti, che trova l’interesse anche dell’ente dei biologi.

Novità in cantiere, però, anche per le Casse ex dlgs n. 509/94. A settembre la Cassa di previdenza dei dottori commercialisti e degli esperti contabili porterà all’attenzione dell’assemblea dei delegati una delibera che va nella direzione della miniriforma Lo Presti. «Per quello che ci riguarda«, afferma il presidente, Walter Anedda, «è importante la possibilità di utilizzare una parte del contributo integrativo per aumentare il montante individuale. A suo tempo, infatti, adottammo una delibera che andava proprio in questo senso, ma il ministero la bocciò perché c’era un vuoto normativo. Ora, quindi, a maggior ragione, riprenderemo e riproporremo quella delibera adattandola al dettato della legge Lo Presti». Stesso discorso per la Cassa dei ragionieri. «Abbiamo già fatto un tentativo che andava nella direzione della Lo Presti, ma fu bocciato perché la norma non esisteva», spiega il presidente, Paolo Saltarelli, «riproporremo quindi la possibilità per i più giovani di destinare parte dell’integrativo al montante. Stiamo mettendo a punto una riforma più vasta che sarà pronta entro fine anno, e inseriremo di certo anche questa norma». Alla finestra, invece, l’Enpacl, l’Ente di previdenza dei consulenti del lavoro. «La legge Lo Presti», commenta il presidente, Alessandro Visparelli, «sarà certamente presa in considerazione come una delle possibili leve da azionare per la nostra proposta di riforma. Siamo al momento in una fase di studio ma questa legge costituisce un elemento in più di cui la nostra commissione dovrà tener conto per valutare la sostenibilità». Tra i maggiori sostenitori della legge, infine, l’Associazione italiana dei dottori commercialisti. «È stato introdotto un principio fondamentale per assicurare la sostenibilità per le Casse che hanno ereditato il sistema pubblico dallo stato», afferma Antonio Pastore, componente del consiglio direttivo Aidc.