di Raffaele Ricciardi

 

Aig prepara la più grande battaglia legale mai intentata da un singolo investitore in relazione alla crisi dei mutui subprime, che ha trascinato l’economia mondiale nella più grande recessione dal dopoguerra. Nel mirino del colosso assicurativo americano è finita Bank of America, dalla quale American International Group ha intenzione di recuperare perdite per oltre 10 miliardi di dollari su un totale di 28 miliardi di investimenti. Secondo Aig, che nel corso del 2008 è stato salvato dal crack finanziario grazie a un ingente prestito governativo (oltre 180 miliardi di dollari, che hanno messo il gruppo Usa sotto il controllo di Washington), Bank of America e le controllate Merrill Lynch e Countrywide Financial avrebbero fornito indicazioni che «grossolanamente sottostimavano» i rischi connessi alla qualità dei mutui usati come garanzia sulle obbligazioni vendute agli investitori. Secondo il portavoce di Aig, Mark Herr, «la frode di BofA ha provocato miliardi di dollari di perdite per Aig e la causa intentata oggi (ieri per chi legge, ndr) vuole proteggere» la stessa compagnia assicurativa e «i contribuenti americani». BofA non è nuova a un simile tipo di iniziative legali. A fine giugno l’istituto della Carolina del Nord aveva pattuito un indennizzo da 8,5 miliardi di dollari a un gruppo di 22 investitori detentori di titoli garantiti da ipoteca, ma allora la reazione di Wall Street fu positiva, perché gli analisti ipotizzavano che la banca avrebbe potuto pagare addirittura 50 miliardi. Ieri invece il titolo BofA è arrivato a cedere oltre il 16%. (riproduzione riservata)