Aegon ha registrato nel 2° trimestre un calo dell’utile netto del 2% a 403 mln euro, a fronte dei 413 mln euro dello stesso periodo nello scorso anno.
Hanno pesato l’indebolimento del dollaro e gli oneri finanziaria delle attività dei Paesi Bassi e della Gran Bretagna.
La società a giugno ha ripagato 3 mld euro in aiuti statali ricevuto durante la crisi finanziaria. L’impatto negativo dell’indebolimento del dollaro e’ stato di 44 mln euro.
Il contesto economico rappresenta “sfide considerevoli”, ha affermato il Ceo Alex Wynaendts, sottolineando che il bilancio del gruppo e’ solido data la scarsa esposizione ai mercati azionari e ai mercati del credito e ad una esposizione “estremamente limitata” ai Paesi maggiormente indebitati dell’eurozona.