Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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Il rapporto di Bankitalia: gli Stati Uniti valgono il 10,5% dell’export italiano per 60 miliardi di euro Emilia Romagna, Molise e Abruzzo le più colpite dalle tariffe per gli alimentari e la farmaceutica. Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta e Basilicata sono meno esposte alle vendite Usa
Jp Morgan ha deciso di alzare il giudizio sulla compagnia, da neutrale a sovrappesare, e il prezzo obiettivo sul titolo da 34 a 37 euro proprio in considerazione dell’andamento positivo del ramo Danni e del fatto che Generali è scambiata con uno sconto di circa il 15% rispetto ai competitor e a circa 1x il valore contabile complessivo, rispetto a circa 1,5x dei concorrenti. «Alziamo le nostre previsioni sui margini Danni, dato che le tariffe delle polizze sono state più sostenute del previsto (una crescita di circa il 7%) e ben al di sopra dell’andamento dei costi dei sinistri (saliti di circa il 3% nel ramo auto)», scrivono gli analisti. I prezzi delle polizze Generali hanno accelerato in particolare in alcuni mercati chiave per la compagnia, ad esempio Italia, Germania, Spagna, a causa della recente attività catastrofale. Del resto, lo scorso maggio, presentando i dati del primo trimestre, da Trieste avevano fatto sapere avere un approccio flessibile nei confronti degli adeguamenti tariffari.
Alla fine è arrivato l’accordo per l’avvio del pool assicurativo CatNat. Ad aderire al nuovo strumento per condividere il rischio legato alle polizze catastrofali è stata la gran parte delle compagnie, pari a circa il 75% del mercato. La firma del consorzio è arrivata ieri ed è un tassello importante nell’attuazione della partnership pubblico-privato, voluta dalle istituzioni, per garantire l’applicazione della norma sull’obbligo di copertura contro le catastrofi naturali per le imprese (legge 213/2023).
Le raccolte delle banche reti quotate parlano la lingua del risparmio gestito, che torna a dominare le raccolte dopo un biennio in cui, complici gli elevati tassi di interesse e la concorrenza del Btp, l’amministrato si era ritagliato una fetta sempre più grande nel mix dei consulenti. Nel mese di giugno Fineco ha messo a segno una raccolta netta di 848 milioni di euro, di cui l’83% (707 milioni) proveniente dal gestito. Da inizio anno la banca guidata dall’ad Alessandro Foti ha raccolto 6,6 miliardi, con un patrimonio complessivo che, a fine semestre ha sfiorato quota 148 miliardi di euro (dai 131 miliardi di un anno fa).

Prosegue il calo dei lavoratori domestici in Italia. Nel 2024 quelli con almeno un contributo versato all’Inps sono stati 817.403, in flessione per il terzo anno consecutivo (-3% rispetto al 2023). Dopo gli incrementi registrati nel biennio 2020-2021 dovuti alla regolarizzazione spontanea legata al lockdown e al decreto sull’emersione di rapporti di lavoro irregolari, tra il 2021 e il 2024 si è registrata una perdita di circa 158mila unità tra colf e badanti. È quanto emerso dall’Osservatorio lavoratori domestici presentato pochi giorni fa durante il convegno «Il lavoro domestico in Italia: una risorsa strategica per il welfare e l’economia». L’evento è stato organizzato dall’Inps con la partecipazione di Nuova collaborazione, l’associazione nazionale dei datori di lavoro domestico
Piena tutela assicurativa sul lavoro per i rider. Infatti, qualunque sia la forma del rapporto di lavoro (autonomo, co.co.co., subordinato), il lavoratore è sempre tutelato come un dipendente, con oneri ad esclusivo carico dell’impresa titolare della piattaforma digitale. Una differenza c’è ed è l’imponibile per il calcolo dei premi dovuti all’Inail: retribuzione effettiva nel caso di dipendenti e co.co.co.; retribuzione convenzionale nel caso di lavoratori autonomi. Lo spiega l’Inail nella circolare n. 40/2025, con il placet del ministero del lavoro, dopo che la circolare n. 9/2025 dello stesso ministero fa fornito indicazioni sulle modalità attraverso cui può essere resa l’attività dei ciclo-fattorini delle piattaforme digitali
Ricade sul datore di lavoro l’eventuale errore sulla forma scritta della comunicazione all’Inps del dipendente che intenda optare per il trattamento pensionistico di natura contributiva. Non scusano, non solo il riscontro dell’inesistenza di un onere specifico di legge, ma anche la buona fede dei soggetti coinvolti e la ricorrenza riconosciuta di tutti i requisiti soggettivi di legge. È questo il sostanziale effetto dell’intervento della Cassazione, con sentenza n. 17703 del 30 giugno, circa gli adempimenti per la scelta del lavoratore prevista dalla legge 335/1995, ma con prevedibili ricadute in altri ambiti previdenziali. D’ora in avanti si impone ad aziende e professionisti di indagare con particolare attenzione e riscontri obiettivi – soprattutto all’atto dell’assunzione – le dichiarazioni dei dipendenti sulla loro situazione contributiva. Il caso valutato dalla Corte riguarda la posizione del dipendente di una società, con anzianità contributiva precedente al 1996, il quale all’atto dell’assunzione, dichiarava l’intenzione di godere dell’opzione pensionistica a favore del regime contributivo (art. 1, c. 23, l. 335/1995)
La sanità italiana si è ammalata. Nel 2024 l’Istat ha registrato circa 4 milioni di cittadini in povertà sanitaria, 600mila in più rispetto all’anno precedente, esponendoci al rischio di un sistema ‘americanizzato’, riservato a chi può permettersi le cure. Il nostro Ssn, basato su un modello universalistico, oggi è sotto pressione per i tagli subiti tra il 2012 e il 2019, di cui stiamo pagando le conseguenze. Nonostante le risorse siano state in gran parte ripristinate, quello che ancora manca è un cambio di paradigma, con idee forti, che sono necessarie anche per rilanciare la professione medica
Il futuro della previdenza in Italia è il tema affrontato nel corso del Cnpr forum speciale, promosso dalla Cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili, presieduta da Luigi Pagliuca, dedicato a “Italia 2035, Lavoro Previdenza e welfare” nell’ambito dell’evento organizzato da ‘Forbes Italia’ e introdotto dal direttore Alessandro Rossi, che si è svolto nella sala Trilussa della Cassa di previdenza dei Geometri. Protagonisti del dibattito Gabriele Fava, presidente Inps, Diego Buono, presidente della Cassa di previdenza dei Geometri, Antonio Misiani, vicepresidente della commissione Bilancio del Senato e Luca Antonini, vicepresidente della Corte costituzionale
Nel contesto dei percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (PCTO), si registra un calo significativo delle denunce di infortunio per l’anno scolastico 2024/2025. Nel periodo compreso tra gennaio e maggio 2025, stando al report Inail, le denunce di infortunio degli studenti coinvolti nei Pcto sono state 1.001, con un’incidenza del 2,2%, in diminuzione del 12,9% rispetto all’anno precedente. Questo calo è particolarmente significativo, considerando che nel 2024 erano state registrate 1.149 denunce durante gli stessi percorsi. La diminuzione suggerisce che le misure di sicurezza implementate durante le attività formative stanno dando i loro frutti, contribuendo a creare un ambiente più sicuro per la maggior parte degli studenti. Nel periodo gennaio-maggio 2025, sono invece aumentate le denunce di infortunio degli studenti a scuola, passate a 45.159, segnando con un incremento del 3% rispetto alle 43.856 del 2024.
Nel mese di giugno la raccolta netta di Finecobank ha visto una forte componente gestita, che ha raggiunto il dato più elevato da inizio anno. Solida anche la raccolta di Banca Mediolanum, mentre quella di Anima H. ha registrato deflussi per 16 milioni di euro. Fineco ha raccolto 848 milioni: un dato che evidenzia sia il forte interesse dei risparmiatori per gli investimenti in risparmio gestito, sia la capacità di attrazione nei confronti dei nuovi clienti, che sono aumentati del 39% su base annua a quota 14.407.

Per quanto riguarda il settore auto — precisa l’Ania, Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici — le coperture assicurative «eventi naturali» sono conosciute come «garanzie accessorie» all’assicurazione obbligatoria. Si tratta di coperture che i proprietari dei veicoli hanno la facoltà e non l’obbligo di acquistare. Tra queste garanzie spiccano quelle necessarie a proteggere il veicolo da vari tipi di danni diretti: come quelli causati da grandine, pioggia, neve, vento. Esiste un elenco predefinito di avversità che le compagnie devono includere nella copertura «eventi naturali»? No, non esiste. Ad esempio, la copertura per la grandine, che è un evento più frequente rispetto ad altri, può essere venduta come assicurazione autonoma non ricompresa nella categoria delle «avversità atmosferiche»
  • Zurich, accordo con AmEx
Nuova collaborazione tra Zurich Bank e American Express: a disposizione dei clienti l’accesso alle carte American Express.
  • Assosharing e i monopattini
Accoglienza positiva di Assosharing per il decreto del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che introduce l’obbligo di un contrassegno identificativo per i monopattini elettrici. Misura utile per una maggiore sicurezza.

Sapere soprattutto nei casi di emergenza se un paziente è allergico, prende un farmaco salva vita o soffre di una patologia cronica grave può fare la differenza. Eppure per sei italiani su dieci questa possibilità a portata di un semplice click per medici e infermieri oggi è preclusa perché il Fascicolo sanitario elettronico è ancora per troppi un oggetto misterioso. Al 31 marzo scorso solo il 42% ha infatti dato il consenso alla consultazione dei propri dati sanitari contenuti nel fascicolo: dalle ultimi analisi effettuate, agli esami o ai farmaci che si prendono abitualmente fino a precedenti ricoveri o al “patient summery” (una sorta di breve identikit del paziente) . E con enormi differenze regionali perché si va dal 92% dei sì all’utilizzo del Fse degli emiliani allo striminzitissimo 1% di consensi dei calabresi, oppure dall’88% dei sì dei veneti e l’86% dei friulani all’1% di campani e molisani, dal 66% dei sì di cittadini della Lombardia all’8% di quelli del Lazio. Che gli italiani bazzichino poco il proprio fascicolo – a parte quelli contrari per principio che si presume siano una minoranza – lo dimostrano anche i dati di accesso: a fronte di una media nazionale del 21% che hanno aperto il loro Fse negli ultimi 90 giorni, c’è il 65% degli emiliani e l’1% dei marchigiani,

L’insurtech Wefox ha ottenuto un finanziamento per un totale di 151 milioni di euro. La misura di capitale consiste in un aumento di capitale di 76 milioni di euro – principalmente da parte di investitori esistenti – e nel rifinanziamento di una linea di credito di 75 milioni di euro da parte del “Searchlight Opportunities Fund II” dell’omonimo investitore di private equity. La società lo ha annunciato lunedì. Già alla fine del 2024 Handelsblatt aveva comunicato che la start-up assicurativa in difficoltà riceverà nuovi capitali. Il round di finanziamento è stato completato. L’iniezione di capitale fa seguito a un programma di ristrutturazione globale in cui Wefox ha ceduto la sua filiale nel Liechtenstein e le sue società italiane. Il nuovo denaro è destinato principalmente a rafforzare le posizioni di mercato in Austria, Paesi Bassi e Svizzera e a promuovere l’espansione internazionale delle piattaforme di vendita dell’azienda.