Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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Clienti messi in sicurezza, credibilità del sistema mantenuta e anche un saldo positivo per le cinque assicurazioni «salvatrici». L’esperienza di Cronos, la compagna guidata da Enrico Mattioli nata nel 2023 per salvare gli oltre 300 mila risparmiatori che avevano comprato polizze Eurovita (finita in amministrazione straordinaria dopo che l’azionista Cinven non l’aveva ricapitalizzata), si avvia al capolinea con un bilancio positivo sotto tutti i punti di vista. Il 1° ottobre la compagnia sarà sciolta e il portafoglio, cui fanno capo circa 11 miliardi di riserve, sarà suddiviso tra le cinque imprese protagoniste del salvataggio, ovvero Intesa Sanpaolo Vita, Poste Vita, Unipol, Generali e Allianz, secondo un criterio ben preciso: le polizze verranno assegnate rispettando la suddivisione tra le banche che le hanno collocate, per facilitare la successiva gestione dei clienti da parte delle assicurazioni che subentreranno.
Marco Talarico, amministratore delegato di Lmdv Capital, la holding di Leonardo Maria Del Vecchio, investe a titolo personale nel brokeraggio assicurativo. Qualche settimana fa Talarico, Gabriele Benedetto (amministratore unico della Plenitude), Santo Logoteta (presidente della Seigiugno e amministratore unico della Settemaggio) e Silvia Caviglia (amministratrice della Duepuntozero) hanno costituito AutoLeitMotiv (ALM) che ha l’oggetto sociale di holding.P
Nessuna dissinergia e distruzione di valore dall’ops di Montepaschi su Mediobanca, che il management di Piazzetta Cuccia quantifica invece in 460 milioni di euro in caso di fusione e fino a 665 milioni in assenza di merger. Ne è convinto il ceo di Mps Luigi Lovaglio che ieri, in un’intervista esclusiva a Class Cnbc, ha spiegato: «Rispetto qualsiasi considerazione, ma credo che la cosa più importante sia far capire come sia determinante per noi la creazione di valore. Insieme definiremo un percorso di valorizzazione sia delle risorse sia della clientela», ha aggiunto Lovaglio in relazione ai rischi di uscita di banker e masse gestite da Piazzetta Cuccia paventati dall’ad Alberto Nagel in caso di successo dell’ops.
Martedì Unicredit ha sorpreso il mercato ritirando l’ops su Banco Bpm. Un passo indietro inatteso, che segna un brusco stop in una delle operazioni più rilevanti del risiko bancario italiano. Alla base della decisione, secondo Piazza Gae Aulenti, ci sono i paletti imposti dal governo con il golden power, considerati eccessivamente restrittivi per portare avanti l’operazione. Se sul mercato l’offerta è ormai tramontata, per la Commissione il caso è tutt’altro che chiuso. La DgComp aveva approvato l’operazione dopo aver imposto a Unicredit la cessione di 209 filiali di Bpm. A metà luglio, però, l’Antitrust Ue guidato dalla vicepresidente esecutiva Teresa Ribera ha inviato a Palazzo Chigi una lettera per chiedere chiarimenti proprio sull’uso del golden power. Ora attende la replica dal governo nonostante la ritirata di Andrea Orcel.
Il mercato automobilistico europeo frena a giugno. Secondo i dati diffusi dall’Acea, l’associazione dei costruttori dell’area, il mese scorso le immatricolazioni nei Paesi dell’Europa allargata (Ue, Efta e Regno Unito) sono scese del 5,1% a 1.243.732 unità. Il bilancio del primo semestre mostra una leggera flessione dello 0,9% con un totale di 6,8 milioni di auto immatricolate. In controtendenza rispetto al mercato complessivo, le vetture elettriche pure (Bev) registrano un +14,5% a giugno e un +24,9% da inizio anno, raggiungendo 1.190.346 unità immatricolate. Nell’Ue le auto a batteria hanno conquistato il 15,6% di quota di mercato nel primo semestre, trainate da forti aumenti in Germania (+35,1%), Belgio (+19,5%) e Paesi Bassi (+6,1%). Fa eccezione la Francia, dove le vendite sono calate del 6,4%
Secondo la società di consulenza Bearing Point, entro il 2030 la domanda globale di mobilità condivisa e on-demand triplicherà. In Italia, però, questo settore è ancora frenato da un contesto normativo instabile e penalizzante, determinato dall’assenza di provvedimenti specifici a livello nazionale per il carsharing, da continue modifiche come nel caso dei monopattini, dalla forte differenziazione nei regolamenti locali e da una fiscalità ancora poco favorevole
I tassi di interesse di riferimento scendono, quelli dei mutui meno. Tanto che negli ultimi mesi lo spread tra il tasso applicato dalla Banca Centrale Europea agli istituti di credito e quello che le banche impongono ai mutuatari è cresciuto. «La trasmissione della politica monetaria della Bce al mercato si è inceppata: da mesi i tassi ufficiali sono scesi, ma le condizioni applicate dalle banche restano più alte, segno che qualcosa non ha funzionato nella cinghia di trasmissione. Le famiglie continuano a pagare tassi superiori anche quando il costo del denaro si è ridotto», ha sottolineato Lando Maria Sileoni, segretario generale della Fabi, dopo la decisione della Bce – comunicata ieri – di lasciare i tassi invariati. Nell’ultimo anno la Bce ha effettuato tagli dei tassi per 200 punti base. Così i mutui erogati sono tornati a crescere, con oltre 10 miliardi di euro di incremento in 12 mesi (per un totale di 431,5 miliardi a maggio 2025), come emerge da un’analisi della Fabi. Tuttavia la trasmissione della politica monetaria dalle banche alle famiglie si è arrestata
Altro trimestre positivo per Bnl Bnp Paribas, che tra aprile e giugno ha messo a segno un utile ante imposte di 185 milioni, in crescita del 37,3%. Nel periodo le attività italiane del gruppo hanno registrato una flessione dell’1,5% dei depositi, in particolare nel segmento imprese, in un mercato concorrenziale. Anche gli impieghi risultano in leggero calo (-0,8%) sul perimetro al netto dei crediti deteriorati (-0,4%). Il trimestre è stato caratterizzato da una buona tenuta dei crediti alle imprese, ampiamente compensata dal calo dei mutui, tenuto conto dell’approccio selettivo e disciplinato dei nuovi finanziamenti. La raccolta indiretta (assicurazioni sulla vita, fondi comuni e raccolta amministrata) cresce del 4,7% rispetto al 30 giugno 2024, trainata dai fondi comuni, dalle assicurazioni sulla vita e dai portafogli titoli. In effetti, a livello di gruppo, il secondo trimestre è stato caratterizzato da una significativa crescita della raccolta lorda e dell’utile ante imposte: l’attività Risparmio ha registrato un aumento del 38% della raccolta lorda grazie anche alla ripresa in Italia, dopo l’alleanza commerciale con Bcc Banca Iccrea.

Per i collegi che svolgono anche funzioni di organismo di vigilanza ex d.lgs.231/01 è applicabile il nuovo regime di responsabilità per i doveri sindacali che originano da attività relative alla funzione di ODV. Il limite quantitativo alla responsabilità è riferibile ad ogni singolo evento in caso di pluralità di pregiudizi e va parametrato ai mesi per periodi inferiori all’anno. Sono alcune delle interpretazioni che emergono dalla circolare Assonime n. 18 del 24 luglio 2025 sul tema: La nuova disciplina sulla responsabilità civile dei sindaci
Anche i macchinari industriali dovranno avere il bollino a garanzia della sicurezza della salute di utilizzatori e lavoratori. Dal 20 gennaio 2027 il regolamento (Ue) 2023/1230, che abrogherà e sostituirà in via definitiva la direttiva 2006/42/Ce, stabilisce che all’atto dell’immissione sul mercato di una macchina o di un suo componente, i fabbricanti di questi beni dovranno garantire mediante una pertinente procedura di valutazione del rischio che la loro progettazione e fabbricazione sia conforme ai requisiti essenziali di sicurezza e di tutela della salute in generale (e dei lavoratori in particolare). È quanto si legge nello schema di disegno di legge recante delega al governo per il recepimento delle direttive europee e l’attuazione di altri atti dell’Unione europea (legge di delegazione europea 2025), che prevede l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (Ue) 2023/1230 relativo alle macchine e che abroga la direttiva 2006/42/Ce.

La procura di Ivrea coordinata da Gabriella Viglione ha chiuso le indagini. Salgono da 15 a 24 gli indagati: si tratta di 21 fra amministratori, dipendenti e tecnici di Rfi, Sigifer e Clf; indagate anche le tre società. Cade l’accusa di omicidio volontario con dolo eventuale, la contestazione declinata in base alle singole posizioni è omicidio colposo plurimo e disastro colposo. Le indagini hanno accertato che un solo bullone, non ancora svitato diversamente dagli altri, ha evitato il deragliamento del treno, che avrebbe avuto conseguenze disastrose visti i diversi edifici contigui alla sede ferroviaria nei pressi della stazione.

L’inverno demografico produrrà il contraccolpo più forte in Italia, dove la popolazione in età lavorativa diminuirà del 34% entro il 2060, ad un ritmo oltre 4 volte superiore della media Ocse (8%): sono 12 milioni di persone in meno. Nello stesso periodo il rapporto tra occupati e popolazione totale nel nostro Paese diminuirà di 5,1 punti percentuali. Se la crescita annuale della produttività del lavoro rimarrà al livello del periodo 2006-2019 (0,31% in Italia), si prevede che il Pil pro capite diminuirà a un tasso annuo dello 0,5%: con un -22% nel 2060. È questo lo scenario tracciato dall’Employment outlook dell’Ocse presentato ieri al Cnel che individua una serie di policy per contrastare gli effetti dell’invecchiamento della popolazione sulla crescita del Pil pro capite.
I rischi sono davvero enormi. Solo alcuni: riciclaggio, elusione delle sanzioni, rischi alla stabilità finanziaria e dei mercati per lo scoppio di crisi di panico con corsa alle richieste di rimborso. Le stablecoin e in generale i cripto asset sono una vera minaccia, dice la vicedirettrice generale di Banca d’Italia, Chiara Scotti, nell’audizione alla Commissione parlamentare d’inchiesta sul sistema bancario, finanziario e assicurativo dove sottolinea il ruolo fondamentale delle regole e della cooperazione internazionale. Le stablecoin sono criptovalute il cui valore è legato a quello di un asset di riserva stabile, come una valuta nazionale non ancorata ad una materia prima oppure un bene esterno: sono molto amate da Trump, che nei giorni scorsi ha promulgato la legge federale statunitense su questi strumenti, nota come Genius Act.
Il 62% degli accordi di produttività depositati al ministero del Lavoro permette la sostituzione del premio in welfare, cosiddetta welfarizzazione del premio di risultato (Mlps, 16 giugno 2025). Questa percentuale è andata crescendo ogni anno, dal 1° gennaio 2016, quando la legge ha permesso ai dipendenti di poter scegliere se ricevere il premio in moneta o in beni e servizi di welfare. Nello stesso arco temporale, i piani di welfare promossi unilateralmente dalle aziende o concordati con il sindacato, senza alcun legame con i premi, sono cresciuti del 490% (Aiwa, 2023). Parimenti, sono oggi oltre 40 i Ccnl che, accanto all’integrazione sanitaria e previdenziale, prevedono erogazioni obbligatorie dei flexible benefit, solitamente di importo contenuto (inferiore ai 250 euro annui), ma destinati a oltre tre milioni di lavoratori (Percorsi di secondo welfare, 2024).

Il tribunale regionale di Monaco di Baviera ha respinto la causa intentata da diversi assicuratori britannici contro Allianz. Gli assicuratori avevano citato in giudizio il gruppo per 42,7 milioni di euro, per i danni causati dal grande studio legale Freshfields con la consulenza di Maple Bank. Il punto di partenza della controversia è stato un accordo che Freshfields ha raggiunto nel 2019 con Michael Frege, l’amministratore fallimentare di Maple Bank. All’epoca, lo studio legale commerciale ha pagato 50 milioni di euro a Frege per ritirare la sua causa contro lo studio. Il curatore fallimentare ritiene Freshfields solidalmente responsabile per i danni causati dalla banca attraverso le transazioni Cum-ex, ossia operazioni di gruppo azionario con l’obiettivo di ottenere il rimborso delle imposte non pagate. Oltre ai 50 milioni di euro, lo studio legale ha versato altri dieci milioni di euro alla magistratura per evitare la partecipazione a un processo penale.