Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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Colpo di scena in una giornata convulsa per Unicredit. Ieri in serata la banca guidata da Andrea Orcel ha ritirato l’ops su Banco Bpm nonostante la sospensiva arrivata dalla Consob in giornata. La Commissione presieduta da Paolo Savona ha concesso altri 30 giorni (dal 23 luglio al 21 agosto), in attesa delle mosse del governo sul golden power. L’offerta, inizialmente prevista in chiusura per oggi, slitta così a dopo Ferragosto. La decisione di Consob arriva dopo la sentenza del Tar del 12 luglio che ha annullato parzialmente il dpcm del governo Meloni e la lettera della Commissione Europea del 14 luglio in cui Bruxells contesta i presupposti giuridici dei poteri speciali applicati alle operazioni di m&a.
Nel 2025 in Italia si ritorna a risparmiare come non accadeva da vent’anni. E a trainare il picco del risparmio è una generazione tutt’altro che ferma. I silver age, tra i 65 e gli 80 anni, si confermano centrali nella tenuta economica delle famiglie e non solo. L’Indagine sul risparmio e sulle scelte finanziarie degli italiani 2025, realizzato da Intesa Sanpaolo e dal Centro Einaudi e presentato ieri, mostra un’Italia in trasformazione: il risparmio, da precauzionale, diventa sempre più intenzionale, ma rimane legato a temi di sicurezza e casa. Secondo i risultati della ricerca, condotta su un campione di 1.500 intervistati, il 58% degli italiani risparmia: è il dato più alto registrato in vent’anni, ben lontano dal minimo del 2014 (39%) e in aumento sia dalla percentuale del 2024 (56%) che da quella del 2023 (52%). Le famiglie risparmiatrici aumentano di 500 mila, sebbene siano riuscite a mettere da parte solo un piccolo gruzzolo. Accanto al risparmio precauzionale, destinato ad affrontare gli imprevisti e l’incertezza futura, citato dal 36% degli intervistati, cresce il numero di chi destina le risorse in maniera mirata (38%).
 I ricavi consolidati, nei sei mesi, sono stati pari a 6,5 miliardi, in crescita del 5% anno su anno mentre il risultato operativo (ebit) adjusted è aumentato del 12% a 1,7 miliardi e l’utile netto ha raggiunto 1,2 miliardi, in salita del 14%. Del Fante confermando la politica sui dividendi che è stata rivista al rialzo lo scorse febbraio, con l’aumento del payout ratio al 70% per il 2024-2028. Un risultato raggiunto grazie anche a Poste Vita (forte di un Solvency del 315%, più di 3 volte il minimo) che prevede di pagare il 100% del suo utile con 500 milioni corrisposti a giugno.
Jc Flowers, tra i principali investitori internazionali specializzati nei servizi finanziari, chiama Giulio Spagnoli come responsabile M&A assicurazioni per l’Italia. Nel nuovo ruolo, Spagnoli coordinerà le operazioni di Merger & Acquisition e le partnership strategiche nel comparto assicurativo, contribuendo all’espansione del portafoglio europeo del fondo.

  • Italiani più ricchi ma più liquidi: nel 2024 i conti correnti e depositi a vista sono aumentati da 1.577 a 1.593 miliardi
Gli italiani non smettono di risparmiare. Malgrado le incertezze economiche globali, la stretta monetaria della Bce e l’inflazione ancora percepita come una minaccia reale, il
2024 si è chiuso con un nuovo record: il patrimonio finanziario delle famiglie ha superato per la prima volta i 6.030 miliardi di euro. Un risultato che segna un aumento del 4,3% rispetto all’anno precedente, pari a circa 249 miliardi in più. Ma il dato più significativo emerge osservando l’arco temporale più ampio: rispetto al 2019, anno prepandemico, il risparmio delle famiglie è aumentato del 29,3%, con un incremento complessivo di 1.367 miliardi.
Questo accumulo di ricchezza non si limita però alla quantità. A cambiare nel profondo è anche la composizione del risparmio. Se per decenni gli italiani hanno privilegiato la liquidi
tà (conti correnti e depositi), oggi si assiste a una diversificazione sempre più marcata verso strumenti finanziari più redditizi, in parte grazie al rialzo dei tassi d’interesse e alla rinnovata
fiducia nei mercati. I dati, elaborati dalla Fabi-Federazione autonoma bancari italiani, parlano chiaro: l’anno scorso la quota destinata a fondi comuni di investimento è cresciuta sensibilmente, passando da 722 a circa 850 miliardi di euro, con un incremento del 17,6% in dodici mesi.
  • PROTEZIONE E RENDIMENTO. La formula Orizzonte Valore di Alleanza
In un panorama finanziario in rapida evoluzione, Alleanza Assicurazioni, compagnia del
Gruppo Generali, introduce una nuova proposta nel settore assicurativo di investimento:
Orizzonte Valore. Un’offerta studiata per indirizzare al meglio i propri capitali per l’investimento equilibrato e strategico, attraverso una migliore allocazione delle risorse basata sulla protezione del proprio patrimonio. L’iniziativa nasce infatti in risposta alla crescente attenzione delle famiglie italiane verso forme di impiego del risparmio più articolate, in un contesto segnato da un cambiamento nei comportamenti finanziari. La ricchezza delle famiglie ha superato per la prima volta i seimila miliardi di euro, ma una parte rilevante di questa somma, ovvero oltre il 26%, resta immobilizzata su conti correnti e depositi, esponendo i risparmi all’erosione dell’inflazione.

Nel caso del Bayesian, il superyacht affondato quasi un anno fa in 16 minuti davanti alla costa palermitana con sette morti e una scia di centinaia di milioni di euro in ballo dell’assicurazione, il secondo naufragio, quello silenzioso, è appena avvenuto. E non riguarda il relitto, ma chi avrebbe potuto contribuire a inchiodare le responsabilità. L’avvocato Mario Bellavista, incaricato da uno studio internazionale per difendere gli interessi dei familiari del cuoco Recaldo Thomas, uno dei sette morti, è stato revocato direttamente da un ufficio di Londra. Non difenderà più l’unica vittima formalmente costituita attraverso i propri familiari nel procedimento penale.

Aumentano del 20% le indennità previste per tutte le prestazioni in essere estese a nuove prestazioni: contributi per lavoratrici in pre e post maternità; sostegni per donne vittime di violenza e molestie dentro e fuori i luoghi di lavoro; rimborsi per spese di baby-sitting. Sale l’importo dell’indennità di disponibilità per i lavoratori coinvolti in procedure di ricollocazione da mille a 1.150 euro. Viene introdotta una nuova assicurazione sanitaria per i lavoratori. Sono alcuni dei punti qualificanti del nuovo Contratto collettivo nazionale per i lavoratori in somministrazione firmato da Assolavoro, Cgil, Cisl, Uil e le organizzazioni di categoria Nidil Cgil, Felsa Cisl e UilTemp. L’intesa che interessa circa un milione di persone occupate tramite Agenzie per il lavoro, arrivata dopo oltre due anni di negoziati, contiene un capitolo dedicato al welfare, con l’introduzione di una nuova assicurazione sanitaria dedicata a tutti i lavoratori con un contratto di somministrazione attivo al 1° giugno 2025 – sia a tempo indeterminato che a termine – che abbiano maturato almeno 12 mesi di anzianità lavorativa calcolata a partire dal 1° gennaio 2023.
Quando parliamo di incidenti sul lavoro il primo fotogramma dell’immaginario collettivo ci porta dentro la fabbrica o nel cantiere. I numeri dell’Inail, però, ci portano anche altrove. Sulla strada. Nei primi cinque mesi del 2025 gli infortuni mortali in itinere sono aumentati di oltre il 30% rispetto all’anno precedente. Guardando i dati storici, proprio sulla strada ormai si verifica quasi un infortunio su cinque. Nel 2024 l’istituto ha osservato un calo degli infortuni in occasione di lavoro, ma un aumento di quelli in itinere, ossia avvenuti nel tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il posto di lavoro, e di quelli che hanno riguardato gli studenti. L’aumento dei casi in itinere si verifica ormai da diverso tempo: se prendiamo la curva dell’ultimo decennio vediamo il crollo della fase pandemica e la ripresa, anche oltre i livelli pre pandemia. Gli infortuni in occasione di lavoro denunciati, 413mila nel 2024 (l’80% del totale) sono diminuiti dell’ 1,9% (8mila in meno) rispetto al 2023 e del 9,9% rispetto al 2019 (46mila in meno). Viceversa, gli infortuni in itinere, crollati nel 2020, sono risultati in costante aumento negli anni successivi, dopo che gli effetti della pandemia e dell’introduzione del lavoro agile (che avevano limitato questa tipologia di infortuni) si sono attenuati: hanno raggiunto nel 2024 le 101mila denunce (il 20% del totale, in crescita del 3,1% sul 2023), tendendo al dato registrato nel 2019 (103mila, 18% del complesso)
Per quanto non obbligatoria per legge, la stipula di una polizza assicurativa a copertura dei vari e molteplici rischi che gravitano attorno a un edificio condominiale rappresenta un atto di dovuta e diligente precauzione, nell’interesse del condominio, di tutti i condòmini e (indirettamente) dei potenziali terzi danneggiati. La stipula del contratto, si badi bene, non rientra tra i doveri conservativi ex articolo 1130 Codice civile dell’amministratore, il quale deve pertanto sottoscrivere il contratto previa apposita delibera assembleare, ovvero una volta stipulato, sottoporlo alla ratifica assembleare (Cassazione 15872/2010 e 8233/2007).
Azimut compie un altro passo in avanti negli Stati Uniti. Il gruppo attivo nel settore del risparmio gestito ha infatti siglato un accordo vincolante per l’acquisizione del 100% di North Square Investments, piattaforma di gestione e distribuzione patrimoniale multi-boutique con 16 miliardi di dollari di masse gestite.

Con il cambiamento climatico, i disastri naturali sono in aumento. L’assicurazione contro i rischi sta diventando sempre più difficile e costosa. Questo vale non solo per le abitazioni private, ma soprattutto per le aziende, sottolinea l’Associazione del settore assicurativo (GVNW) in un documento di posizione attuale. In esso, l’associazione chiede che gli interessi delle aziende siano presi in considerazione anche nelle discussioni politiche sull’assicurazione obbligatoria contro i pericoli naturali e su una soluzione di riassicurazione statale. Le aziende hanno già grandi lacune assicurative per i pericoli naturali, afferma il documento. L’associazione basa questa valutazione su un sondaggio a cui, secondo l’amministratore delegato di GVNW Stefan Rosenowski, hanno partecipato circa 60 aziende più grandi. Il 30 per cento degli intervistati ha dichiarato di avere seri problemi nell’ottenere una copertura assicurativa sufficiente.