Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

Flessione a due cifre per il mercato italiano dell’auto in giugno, appesantito dalla debacle di Stellantis. Secondo le rilevazioni del ministero dei Trasporti, nel corso dell’ultimo mese sono stati immatricolati 132.191 veicoli, in calo del 17,4% rispetto ai 160.120 di giugno 2024. Nel primo semestre il dato complessivo è meno negativo ma comunque in contrazione: 854.690 auto immatricolate, -3,6% rispetto alle 886.467 dei primi sei mesi dello scorso anno. Guardando alle sole auto elettriche, a giugno il mercato è in netto calo: sono soltanto 7.974 le vetture immatricolate, il 39,8% in meno rispetto allo stesso mese del 2024, quando tuttavia l’attivazione dell’Ecobonus aveva innescato un’impennata delle immatricolazioni.
La solidità del sistema previdenziale non è a rischio. Anche nel 2024 il bilancio dell’Inps è positivo: chiude con un saldo della gestione finanziaria di competenza di 15 miliardi di euro, con un risultato economico di esercizio positivo per 1,02 miliardi e un avanzo patrimoniale netto che passa da 29,78 a 35,31 miliardi. Questa la fotografia scattata dal Rendiconto generale 2024, approvato dal Consiglio di Indirizzo e Vigilanza (Civ) dell’Istituto presieduto da Gabriele Fava. Le uscite ammontano a 558,12 miliardi, di cui 417 miliardi per prestazioni istituzionali, cresciute del 4,9%. In particolare la spesa per le pensioni previdenziali è aumentata del 5,4%, ossia 16,4 miliardi, arrivando complessivamente a quota 320,59 miliardi. Tale incremento «deriva quasi per intero», spiega il Civ, «dalla rivalutazione delle pensioni a fronte dell’impennata inflazionistica registrata l’anno precedente (5,7%)». Allargando l’orizzonte temporale considerato, il trend non cambia: rispetto al 2019 la variazione percentuale della spesa è pari al 22,06% (nel 2019 era di 262,6 miliardi), mentre rispetto al 2014 è del 29,86% (nel 2014 era di 246,8 miliardi).
Con l’uscita di Mediolanum il patto di Mediobanca è sceso al 7%. Lo storico accordo nato nel 1956 per blindare il controllo della merchant bank fondata da Enrico Cuccia ha subìto diverse defezioni eccellenti negli ultimi mesi. Oltre al gruppo della famiglia Doris (che per il 3,5% ha incassato 548 milioni, con uno sconto del 4,5% sul prezzo di borsa di lunedì 30 giugno), sono finiti sul mercato lo 0,27% di Vittoria Assicurazioni, uno 0,2% della famiglia Gavio e una frazione dello 0,42% della famiglia friulana Pittini.

Costruire un’agricoltura più sostenibile e resiliente attraverso progetti concreti e collaborazioni scientifi che che mettano al centro la gestione del rischio. E’ questo il messaggio emerso con forza dall’assemblea di Asnacodi Italia, tenutasi a Roma lo scorso 30 giugno, nel corso della quale Andrea Berti e Albano Agabiti, rispettivamente direttore e presidente di Asnacodi Italia, hanno sottolineato l’importanza di un modello moderno di resilienza agricola, integrando pubblico e privato, fi nanza e agronomia, tecnologia e governance. Nel corso dell’evento sono stati presentati progetti innovativi nei quali Asnacodi Italia svolge un ruolo da protagonista, come Agriclima nell’ambito del PNRR, che punta
all’adattamento climatico dell’agricoltura, e Prudent (Horizon Europe), orientato alla gestione avanzata del rischio. Mentre il Progetto Gestione del Rischio con l’Università di Padova punta l’attenzione sugli strumenti per il miglioramento della gestione del rischio, le attività in corso con l’Università di Roma e con Amigo stanno lavorando allo sviluppo dell’indice Complesso e di una Polizza Smart
Arriverà ad agosto l’aggiornamento delle rendite Inail con la rivalutazione dello 0,84% dal 1° gennaio 2025. Lo spiega lo stesso Inail nella circolare n. 37/2025, illustrando la rivalutazione extra delle prestazioni che c’è stata quest’anno (su ItaliaOggi del 16 e 31 maggio), anticipata al 1° gennaio (anziché al 1° luglio). Con gli aumenti delle rendite, gli interessati riceveranno una comunicazione di liquidazione delle rendite con il relativo conguaglio. In caso di variazioni anagrafiche, dovranno rispondere all’Inail nei successivi 15 giorni.
Il giorno dopo la «tragedia sfiorata» di Citylife (parole usate dai vigili del fuoco intervenuti all’alba di lunedì), l’insegna della discordia è ancora lì, adagiata in vetta al grattacielo Storto di Zaha Hadid, la Torre Generali. Ieri la Procura ha aperto un’indagine per crollo colposo a carico di ignoti. Sul tavolo delle pm, che hanno sequestrato il tetto per gli accertamenti dei periti, è arrivata la relazione dei vigili del fuoco. Negli atti ci sono le immagini dal drone della struttura reticolare di acciaio che reggeva l’insegna di alluminio (75 metri per oltre dieci), ora in sicurezza con 30 «agganci» sostitutivi per una trazione di 60 tonnellate. Cmb, capocordata delle imprese intervenute per gli ancoraggi — la stessa società che ha realizzato la torre e, un anno dopo, l’insegna — ha inviato un report ai vigili del fuoco. Dopo la disamina arriverà il via libera alla riapertura totale della piazza, forse già oggi. Ieri, i negozi sono rimasti transennati (rialzeranno la serranda domani), mentre la fermata del metrò è tornata fruibile. Più lunghi i tempi per gli uffici, visti i danni constati all’impianto di condizionamento. S’indaga anche sui sensori fissati al tetto per capire se fossero stati registrati movimenti o anomalie.
La Mib Trieste School of Management ha conferito il diploma Mba honoris causa a Philippe Donnet, ceo del gruppo Generali. Tra le motivazioni, «il rafforzamento della posizione competitiva della compagnia nelle assicurazioni e nell’asset management globale».
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