Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

L’ops di Montepaschi su Mediobanca presenta molte anomalie, a partire dal tempismo dell’ultima cessione fatta dal Tesoro. L’attacco arriva dal ceo di Piazzetta Cuccia, Alberto Nagel, che ieri ha voluto specificare le vulnerabilità dell’offerta di Mps partita in una conference call con gli analisti. Secondo il banchiere le modalità dell’operazione dello scorso novembre quando il Mef ha venduto il 15% di Mps sono state tutt’altro che chiare
Le attuali spinte al consolidamento nel panorama bancario italiano promettono di ridisegnare profondamente anche il mercato della gestione dei patrimoni, provocando travasi di banker e clienti e modificando sensibilmente la percezione degli attori in gioco. La concentrazione di operatori tradizionali, da un lato, dà origine a gruppi di dimensioni maggiori, capaci di offrire un ventaglio più ampio di soluzioni finanziarie; dall’altro, crea nuove opportunità per realtà specializzate, flessibili e in grado di offrire un approccio più personalizzato in particolare ai clienti di fascia alta, con esigenze patrimoniali più complesse. In questo scenario dinamico, si aprono spazi anche per le boutique estere – blasonate o emergenti – che, grazie a strutture snelle, un orientamento consulenziale indipendente e soluzioni internazionali, possono inserirsi con efficacia nel nuovo contesto competitivo.
Il governo accende un faro sui mediatori creditizi e sugli agenti in attività finanziaria, chiedendo maggiore trasparenza agli operatori e imponendo loro l’iscrizione al registro pubblico informatizzato che dovrà essere istituito dall’Organismo di vigilanza Agenti e Mediatori (Oam) entro 12 mesi. Questo è quello che prescrive la bozza del decreto legislativo per il recepimento della direttiva Ue del 2023 sui contratti di credito ai consumatori. Il dlgs aumenta pure i requisiti di professionalità degli agenti e dei mediatori. Non solo serve un titolo di studio non inferiore al diploma liceale, il corso annuale professionale e il superamento di un esame, ma occorre anche un aggiornamento biennale.
Gli Stati Uniti sono il principale partner commerciale dell’Ue per quanto riguarda le esportazioni (20,6% del totale dell’export Ue, davanti al Regno Unito e alla Cina, fonte Eurostat) e il secondo più importante per le importazioni (13,7%, dietro alla Cina e davanti al Regno Unito). Per le azioni europee, Dean Turner, economista di Ubs, ritiene che l’impatto diretto di eventuali dazi al 30% tra Usa e Ue sarebbe gestibile, poiché la maggior parte del 25% dei ricavi delle società europee generati negli Usa proviene da servizi non colpiti o da beni prodotti localmente. «Del 5-10% dei ricavi delle aziende europee che potrebbero essere interessati, una parte significativa riguarda le società farmaceutiche che non sono coinvolte in questa nuova escalation. Per cui, ci aspettiamo un impatto diretto sugli utili a bassa singola cifra percentuale», ha detto Turner, consigliando di sfruttare eventuali ribassi per entrare nei titoli europei di alta qualità. Però, almeno nel breve termine, è meglio monitorare le aziende con la maggior esposizione agli Stati Uniti (si veda la tabella in pagina di Banca Akros). Luigi De Bellis, responsabile research team di Equita, ha analizzato gli impatti potenziali sui singoli settori.I

L’incentivo al posticipo del pensionamento è stato prorogato dalla Manovra 2025 a favore dei lavoratori dipendenti che, quest’anno, maturano i requisiti per la pensione anticipata flessibile (62 anni d’età e 41 anni di contributi) e per la pensione anticipata ordinaria (almeno 41 anni e 10 mesi di contributi se donne e 42 anni e 10 mesi se uomini). Da marzo l’Inps ha dato il via alla domanda (si veda ItaliaOggi del 9 marzo) che, nei fatti, consiste nella facoltà di: rinviare il prepensionamento; rinunciare all’accredito dei propri contributi versati ogni mese (9,19% della retribuzione, in genere); ricevere l’equivalente importo (di contributi non pagati) in busta paga sotto forma di retribuzione.
![]()