Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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Una delle insegne delle Generali installate in cima alla Torre Hadid, quartier generale milanese della compagnia, in zona Citylife, è collassata all’alba di ieri rendendo necessario l’intervento dei vigili del fuoco. L’incidente, spiega Generali in una nota, è stato gestito delimitando l’area «senza che si registrassero danni a persone né a strutture circostanti» e lasciando il personale in smart working.
Howden cresce ancora nel mercato italiano con l’acquisizione del ramo d’azienda di Lena Broker srl, società napoletana specializzata nell’intermediazione assicurativa e nella consulenza per la gestione del rischio aziendale. Per il broker assicurativo globale entrato in Italia nel 2021 si tratta dell’ottava acquisizione realizzata nella penisola.
Se sia il primo segnale di un’inversione di tendenza strutturale o solo una curiosa coincidenza è ancora presto per stabilirlo. Fatto sta che i dati di raccolta di maggio delle reti di consulenza riunite in Assoreti (associazione di categoria guidata da Massimo Doris) hanno offerto un segnale molto incoraggiante: su 4,4 miliardi di euro raccolti ben 3,3 miliardi sono andati sulle soluzioni di risparmio gestito, il 75% totale. Mentre i titoli di Stato, protagonisti assoluti della raccolta negli ultimi due anni (cioè da quando la Bce ha dato avvio alla stagione dei tassi di interesse elevati), hanno subìto riscatti per 1,2 miliardi, risultando di fatto l’unica voce in negativo di tutto il prospetto della raccolta mensile. Oltre al dato dei deflussi da Btp & C in valore assoluto, è curioso che il rosso da oltre un miliardo sia arrivato proprio a maggio, il mese del collocamento del Btp Italia che, dati alla mano, ha captato l’interesse di svariati multimilionari, tipica clientela dei consulenti.
Ha preso avvio il maxi piano di pensionamenti anticipati di Unipol proprio mentre il ceo del gruppo, Carlo Cimbri, ha deciso di chiamare tutti i dipendenti del gruppo (e non solo) allo stadio Meazza di San Siro a Milano in un mega evento in programma per il prossimo 11 luglio. Il piano di prepensionamenti, secondo l’accordo raggiunto con i sindacati, prevede l’uscita di 600 dipendenti che entro il 31 dicembre 2029 avranno maturato i requisiti per accedere all’apposito fondo, e una prima manovra importante è prevista proprio in questi giorni. L’intenzione di Cimbi, come previsto dal nuovo piano strategico del gruppo 2025-2027 «Stronger/Faster/Better» presentato lo scorso 28 marzo a Milano, è fare spazio a una prima linea manageriale più giovane, con l’inserimento di nuove competenze tecnologiche nella compagnia, ma anche con un nuovo assetto organizzativo che ne è la diretta conseguenza e sta per essere annunciato.
Mediolanum esce da Mediobanca e passa all’incasso. L’istituto della famiglia Doris, membro storico del patto di sindacato, ha avviato un collocamento per cedere l’intero pacchetto del 3,5% di Piazzetta Cuccia. La mossa arriva a due giorni dall’aggiornamento del piano industriale della merchant bank che propone ai soci il 100% di payout e a ridosso dell’offerta pubblica di scambio di Mps sull’istituto guidato da Alberto Nagel.

Attività del “piano estate” a responsabilità ripartite. Oltre alla progettazione delle singole iniziative, quando il piano coinvolge terzi occorre avere consapevolezza delle ricadute in materia di privacy e in termini di responsabilità civile. Per la loro stessa conformazione, in effetti, le iniziative del “piano estate” aprono la scuola a collaborazioni con enti ed esperti esterni e un’esigenza comune a tutti è proprio la ripartizione delle responsabilità.

A192 metri d’altezza il tonfo rimbomba all’alba. La grande insegna rossa — dieci metri di altezza, settantacinque di lunghezza — si piega su se stessa in un attimo. I tubi che la spingevano in alto si spezzano, non la sorreggono più. Il mega pannello colorato s’inclina e resta in equilibrio sulla terrazza dell’edificio. In cima a uno dei grattacieli simbolo di Citylife, l’angolo più moderno e avveniristico di Milano. Sono da poco passate le 6.30 quando il mega “cartellone”, varie tonnellate di peso, crolla sul tetto della torre che ospita la sede dell’azienda di assicurazioni Generali e che prende il nome dall’architetto che la progettò, Zaha Hadid.  Sull’incidente sono ora in corso gli approfondimenti della procura, che appena riceverà gli atti dei vigili del fuoco aprirà un fascicolo per crollo colposo, affidato alla pm Francesca Celle, che valuterà se sequestrare parte del grattacielo. Generali assicura che «l’episodio è stato prontamente gestito con l’immediata messa in sicurezza dell’insegna, senza che si registrassero danni a persone né a strutture. A scopo precauzionale e a tutela della pubblica incolumità, Generali ha provveduto a delimitare e mettere in completa sicurezza l’area sottostante, compreso l’edificio che ospita il CityLife Shopping District».

Da Phoenix a Pechino, da San Francisco a Wolfsburg, l’auto che guida da sola ha ormai alle spalle anni di test. Circola, si fa vedere, trasporta passeggeri. E sta per dare vita a una vera guerra dei mondi tecnologica. Ma tra visioni da fantascienza e concrete dinamiche industriali, il mercato di massa, almeno per i prossimi cinque anni, punterà su un’area meno spettacolare e più redditizia: i sistemi avanzati di assistenza alla guida (ADAS). Certo, i robotaxi esistono già. Una flotta di veicoli capaci di muoversi da soli in ambienti urbani controllati, senza conducente a bordo, genera oggi ricavi globali stimati in circa 100 milioni di dollari. È solo l’inizio. Le previsioni più ottimistiche parlano di un giro d’affari compreso tra 300 e 400 miliardi di dollari entro il 2035. E i margini? Imponenti: fino al 50-60%, a fronte del 5-10% tipico delle auto tradizionali, grazie all’eliminazione del costo umano alla guida, a una manutenzione ridotta e alla possibilità di sfruttare i mezzi praticamente senza sosta.
L’intelligenza artificiale sbarca in pronto soccorso – lì dove i secondi possono fare la differenza – per aiutare i medici a decidere presto e bene cosa fare quando c’è il sospetto di una frattura o peggio di un ictus, ma l’Ia può aiutare gli ospedali a gestire meglio anche visite ed esami evitando che i pazienti diano “buca” e non si presentino agli appuntamenti e in prospettiva suggerendo ai camici bianchi se prescrivere o meno una Tac o una risonanza. Alleggerendo in questo modo le liste d’attesa e liberando i posti per chi ha davvero bisogno di quella prestazione. Eccole alcune delle esperienze più innovative tra le prime quaranta inserite nell’Osservatorio sull’Intelligenza artificiale in Sanità, presentato al Forum Logos & Téchne’, organizzato a Siracusa nei giorni scorsi dalla Fiaso, la federazione che riunisce i manager di Asl e ospedali.