La sottoscrizione e la profilazione del rischio rimangono l’area della catena del valore assicurativo maggiormente influenzata dall’intelligenza artificiale (AI). Tuttavia, la quota di addetti ai lavori che ha selezionato quest’area è diminuita dal 2023, fatto che potrebbe indicare un un crescente slancio per l’adozione dell’IA in altre parti della catena del valore, secondo un recente sondaggio di GlobalData.

Il sondaggio, condotto attraverso i siti Verdict Media di GlobalData nel terzo trimestre del 2025, ha rilevato che il 45,8% degli intervistati ha identificato la sottoscrizione e la profilazione del rischio come l’area maggiormente influenzata dall’IA. Seguono la gestione dei sinistri (20,3%) e il servizio clienti (17,6%).

Sebbene l’underwriting continui a essere in testa, la percentuale di chi lo seleziona è scesa di 9,6 punti percentuali rispetto al terzo trimestre del 2023, con un calo più contenuto di 1,4 pp per i sinistri. Nel frattempo, il servizio clienti ha registrato un aumento di 6,2 punti percentuali e lo sviluppo dei prodotti è più che triplicato, passando dall’1,9% al 7,2%.

“I risultati indicano che gli assicuratori stanno espandendo i casi di utilizzo dell’IA lungo tutta la catena del valore. Mentre l’innovazione nella sottoscrizione ha subito un rallentamento a causa delle sfide legate alla regolamentazione, alla qualità dei dati e all’equità dei modelli di rischio, altre aree, in particolare il servizio clienti, hanno guadagnato terreno”, ha spiegato Charlie Hutcherson, analista assicurativo associato di GlobalData.

L’automazione basata sull’IA consente un triage più rapido, risposte più accurate e tassi di soddisfazione più elevati. Inoltre, l’impatto crescente dell’IA nello sviluppo dei prodotti riflette la crescente attenzione degli assicuratori per l’analisi delle tendenze, l’identificazione delle lacune di copertura e la velocità di commercializzazione.

Hutcherson aggiunge: “Sebbene la sottoscrizione e la profilazione del rischio siano ancora al primo posto in termini di valore percepito dell’IA, il cambiamento a cui stiamo assistendo evidenzia un approccio più maturo e diversificato. Gli assicuratori si stanno rendendo conto che l’IA ha un potenziale di trasformazione che va oltre le aree tradizionali”.

Con la crescente necessità di differenziarsi per far fronte ad una concorrenza sempre più agguerrita, l’espansione delle capacità di IA nelle aree di innovazione dei prodotti e di contatto con i clienti potrebbe diventare importante.
“Per essere all’avanguardia, gli assicuratori devono adottare una visione olistica dell’implementazione dell’IA lungo tutta la catena del valore. Ciò significa non solo concentrarsi sull’efficienza, ma anche garantire l’equità, la trasparenza e la conformità, in particolare con l’inasprimento della normativa. Chi riuscirà a trovare questo equilibrio sarà nella posizione migliore per costruire fiducia e valore a lungo termine”, conclude Hutcherson.