Meno del 10% dei broker assicurativi britannici considera l’instabilità politica la propria principale preoccupazione per il 2025, ma il recente conflitto che ha coinvolto Iran, Israele e Stati Uniti, nonché la crisi dello Stretto di Hormuz, stanno costringendo a un ripensamento. Con l’aumento dei premi per il rischio di guerra, soprattutto intorno alle rotte marittime chiave, i broker potrebbero dover rivedere le loro priorità per allinearsi meglio alle crescenti preoccupazioni globali e dei clienti, secondo un nuovo sondaggio di GlobalData.
L’indagine 2025 di GlobalData sui broker assicurativi del Regno Unito rivela che solo l’8,0% dei broker ha identificato l’instabilità politica come la maggiore minaccia per la propria attività, mentre solo lo 0,8% ha citato l’instabilità globale. I broker rimangono invece più concentrati sulle pressioni commerciali immediate, come la concorrenza di altri broker (13,2%) e degli assicuratori diretti (11,2%).
Tuttavia, questa prospettiva dei broker è in netto contrasto con il sentimento dei consumatori. Secondo l’indagine 2024 Emerging Trends Insurance Consumer Survey di GlobalData, il 43,3% dei consumatori globali ha dichiarato di essere “molto preoccupato” per la guerra e il terrorismo, mentre un altro 37,5% è “un po’ preoccupato”.
Nel giugno 2025, il Joint War Committee (JWC) del mercato londinese si è riunito per valutare i rischi legati all’aumento delle tensioni intorno allo Stretto di Hormuz e ai corridoi marittimi del Mediterraneo orientale. Sebbene non abbia aggiornato l’elenco delle aree ad alto rischio, i broker hanno segnalato forti aumenti dei premi per il rischio guerra, alcuni dei quali sono aumentati di oltre il 60% rispetto al mese precedente.
Secondo la survey i broker potrebbero sottovalutare l’impatto strategico dei rischi geopolitici. La recente impennata dei premi per il rischio guerra è un chiaro segnale del riposizionamento degli assicuratori. Con le dinamiche di conflitto in rapida evoluzione, soprattutto per quanto riguarda l’Iran, i broker dovranno probabilmente rivalutare le valutazioni del rischio dei clienti e le raccomandazioni di polizza. Se la crisi si aggrava, le minacce geopolitiche potrebbero rapidamente salire in cima all’agenda dei broker.
La copertura del rischio guerra sta riemergendo come punto critico di discussione.