Ventiquattro ore di tempo per segnalare un attacco hacker e multe fino a 125 mila euro per chi non segue le regole. In campo finanziario, poteri rafforzati alla Banca d’Italia e vincoli applicati anche a Poste Italiane. Sono alcune delle novità del ddl cybersecurity che entra in vigore domani per tutti i soggetti considerati, in qualche modo, «critici». «Parliamo della pubblica amministrazione, ma anche di tutti i fornitori di servizi essenziali come il trasporto pubblico, le Asl e le partecipate di servizi informativi», spiega Andrea Tuninetti Ferrari, counsel e head of Tech Italy di Clifford Chance. Poi ancora «gli intermediari finanziari e Poste Italiane, nella misura in cui esercita l’attività finanziaria».
Msa Mizar chiude il 2023 con un fatturato di 75 milioni, in aumento del 15% rispetto al 2022. Il gruppo italiano leader nella gestione in outsourcing dei sinistri assicurativi, presente in otto Paesi europei, continua a crescere grazie anche alle acquisizioni: nel 2023 il perimetro di Msa Mizar si è allargato ad accogliere l’hub tecnologico Mizar Tech, Nuova Sia (specializzata nel coordinamento del network di professionisti a supporto della gestione sinistri) e Des Investissment (Tpa di gestione sinistri operante in Svizzera e Belgio). Accanto alla leva del m&a, la crescita organica ha contribuito al risultato complessivo per il 40%, in crescita rispetto al 2022.
I familiari dei sette studenti morti in vari crolli nel terremoto dell’Aquila del 2009 non avranno nessun risarcimento. I ragazzi infatti hanno assunto una “condotta incauta”. Non solo. I familiari dovranno anche pagarsi le spese legali, quasi 14 mila euro. Si tratta, come riporta il quotidiano abruzzese Il Centro, di quanto deciso dalla Corte d’appello dell’Aquila che ha confermato la sentenza di primo grado del 2022 che aveva sollevato la Presidenza del consiglio da ogni responsabilità per la morte degli studenti. Contro il pronunciamento della Corte di Appello dell’Aquila è probabile che ci sarà il ricorso in Cassazione. Assolta dunque da ogni colpa la Commissione Grandi Rischi che si era riunita all’Aquila il 31 marzo del 2009, cinque giorni prima del sisma, lanciando messaggi rassicuranti.