Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

logo_mf

Generali acquisisce la società Usa Conning ed entra nella top ten degli asset manager europei, espandendosi negli Stati Uniti ma anche in Asia grazie all’accordo con Cathay Life. A pochi giorni dall’annuncio della mega operazione con l’assicurazione spagnola Liberty Seguros, rilevata per 2,3 miliardi, il gruppo guidato dal ceo Philippe Donnet chiude un’altra operazione di peso, questa volta nel settore dell’asset management e senza alcun esborso di denaro. L’architettura dell’acquisizione prevede infatti che la compagnia vita Cathay Life, con sede a Taiwan, che di Conning Holding controlla il 100%, conferisca l’intero capitale della società in Generali Investment Holding, (Gih), la sub holding di Trieste che comprende la maggior parte delle attività di asset management del gruppo, ad eccezione della attività basate in Cina e di Banca Generali. Come corrispettivo per il conferimento di Conning, Cathay Life deterrà il 16,75% del capitale di Gih cui si aggiungerà un’alleanza di lunga durata. L’asset management di Generali, insieme a Connig e alle sue controllate, continuerà infatti a gestire determinati asset assicurativi di proprietà di Cathay Life.
L’intervento del Garante italiano della privacy nei confronti di ChatGpt «ha consentito di indirizzare lo sviluppo di questa forma di intelligenza artificiale generativa in una direzione compatibile con la tutela delle persone, specie se minori». A ribadire le ragioni dell’intervento è stato il presidente del Garante per la tutela dei dati personali, Pasquale Stanzione, durante la presentazione della Relazione annuale 2022. A marzo l’authority, prima al mondo, aveva deciso una limitazione provvisoria del trattamento dei dati degli utenti italiani nei confronti di OpenAi, la società statunitense che ha sviluppato e gestisce la piattaforma.
Il gioco algebrico è così lampante da sembrare qualcosa in più di una banale coincidenza. A giugno dai depositi di Fineco sono fuoriusciti 458,7 milioni di euro e ne sono contestualmente entrati 458,5 tramite prodotti di risparmio gestito. Allargando lo sguardo al primo semestre nelle soluzioni di investimento della banca guidata da Alessandro Foti sono confluiti 1,95 miliardi (più degli 1,7 del 2022) mentre dai depositi liquidi uscivano 2,1 miliardi. E nonostante questi numeri non tengano conto dell’amministrato, che costituisce -elemento comune a tutte le reti nel corso del 2023- la voce principale di raccolta, la suggestione è evidente: tutto quello che esce dai conti Fineco rientra come investimento in fondi.
Anche nel mese di giugno prosegue il trend positivo della raccolta del gruppo Anima. Lo scorso mese ha toccato quota 212 milioni di euro, mentre le masse gestite complessivamente dal gruppo si attestano a circa 185 miliardi. A maggio, per fare un paragone, Anima aveva avuto una raccolta positiva per 63 milioni di euro.

uova mentalità e nuove competenze per sfruttare al meglio l’intelligenza artificiale nel settore assicurativo. È quanto emerge dallo studio «Digital disruption: l’impatto delle tecnologie emergenti sul settore assicurativo» realizzato da Ey col supporto dell’Italian insurtech association (IIA) e col sostegno di Liferay presentato durante la nuova edizione dell’Insurtech day, che si è tenuto lo scorso mercoledì a Milano.
L’Abf, nell’anno appena trascorso ha trattato 15.475 ricorsi, con un calo del 31% rispetto all’anno precedente. Nel 2022 sono stati presentati all’Abf quasi 7.000 ricorsi in meno sul 2021 e si rende noto che a diminuire sono state soprattutto le controversie relative ai finanziamenti contro cessione del quinto dello stipendio o della pensione (Cqs) e i buoni fruttiferi postali (Bfp). La cessione del quinto riguarda un particolare tipo di prestito personale che consiste nell’estinzione dello stesso attraverso la cessione di quote del proprio stipendio per un valore fino ad un quinto e ciò si collega con grande probabilità alla diminuzione dell’erogazione di mutui che ha caratterizzato l’anno 2022. Oggetto delle controversie. La materia più trattata nei ricorsi presentati dai consumatori si dimostra essere, a differenza del 2021, i servizi e strumenti di pagamento nel loro insieme, con oltre 6.300 ricorsi, ma anch’essi ridotti in valore assoluto dell’11%. Per quanto riguarda la Cqs è stata oggetto del 23% del totale dei ricorsi, con 3.608 controversie presentate all’Arbitro. Anche in questo caso si è registrato un netto calo che vede il dato dimezzarsi rispetto ai 7.685 ricorsi del 2021. Anche i ricorsi in materia di Bfp sono diminuiti registrando un calo del 36% rispetto al 2021.
Generali espande i suoi orizzonti negli Stati Uniti e in Asia. La compagnia triestina ha acquistato Conning e le sue controllate e ha avviato una partnership di lungo termine con Cathay Life. «Grazie all’acquisizione di Conning e alla partnership a lungo termine con Cathay Life rafforziamo le nostre competenze nell’asset management, ampliando la nostra presenza in mercati chiave come gli Stati Uniti e l’Asia», ha commentato l’a.d. Philippe Donnet. «Svilupperemo una piattaforma capace di realizzare le nostre ambizioni strategiche nell’asset management e di creare valore a beneficio di tutti gli stakeholder, compreso il business assicurativo del gruppo. Questa opportunità unica è pienamente in linea con gli obiettivi strategici e finanziari del nostro piano e ci consente di ampliare ulteriormente il nostro ecosistema di asset management».
Entrare nel calcio professionistico è un sogno per tantissime persone. Ma per molte donne è un obiettivo addirittura irraggiungibile. Un’indagine di Allianz mostra che gli ostacoli finanziari impediscono al 64% delle donne di perseguire la propria passione, ad esempio diventare un’atleta professionista. Non solo. Nei principali campionati di calcio europei, più di una donna su dieci non riceve alcuno stipendio. Per le calciatrici è come giocare con un pallone quadrato. In vista della Coppa del Mondo femminile del 2023 in Australia e Nuova Zelanda, Allianz ha così deciso di mettere in campo The Squared Ball e di lanciare una campagna per il coaching finanziario nel calcio femminile.

corsera

Lo scorso anno il numero delle segnalazioni di violazione dei dati personali è sceso, tornando ai livelli del 2020. In totale i cosidetti «data breach» notificati al Garante della privacy sono stati 1.351, in linea con i 1.387 registrati due anni prima e in calo rispetto ai 2.071 casi del 2021. Le cifre sono indicate nella relazione dell’Authority che vigila sulla protezione dei dati personali, illustrata ieri alla Camera dal presidente Pasquale Stanzione. Tra i dati del documento figurano gli interventi che hanno contrassegnato l’attività del Garante nel corso del 2022. A partire dai 422 provvedimenti adottati dal collegio costituito, oltre che dal presidente Stanzione, dalla vicepresidente Ginevra Cerrina Feroni, da Agostino Chiglia e da Guido Scorza. Il totale delle segnalazioni e dei reclami che hanno ottenuto risposta dall’Autorità è in linea con le cifre degli anni scorsi e si attesta a quota 9.218, mentre i provvedimenti correttivi e sanzionatori diminuiscono, passando da 388 a 317.
Sono risultati in calo, nel 2022, i ricorsi presentati all’Arbitro Bancario e finanziario, l’organismo indipendente sostenuto dalla Banca d’Italia che permette una soluzione stragiudiziale delle controversie tra i clienti e le banche o gli altri intermediari finanziari. Come emerge dalla relazione annuale presentata ieri, lo scorso anno il numero dei ricorsi è sceso del 31% a poco più di oltre 15.400 casi. Per quanto riguarda i risarcimenti l’Abf ha riconosciuto ai clienti quasi 20 milioni di euro e di questi oltre 17 milioni sono stati restituiti direttamente dagli intermediari. Oltre 9 milioni sono stati restituiti a clienti vittime di usi fraudolenti degli strumenti di pagamento.
Generali guarda a Oriente e pianta così una bandierina sulla mappa dei gestori più significativi a livello europeo. Ieri la compagnia di Trieste ha annunciato l’acquisizione di Conning Holdings Limited, tra i principali asset manager globali dedicati alla clientela assicurativa e istituzionale, da Cathay Life, società controllata da Cathay Financial Holdings, una delle più rilevanti istituzioni finanziarie dell’Asia. Il closing entro sei mesi. Conning viene venduta da Cathay Life che la conferisce in Generali Investments Holding, società che comprende la maggior parte delle attività di Generali (assistita dall’avvocato Roberto Casati di Linklaters) nell’asset management, dove la stessa Cathay diventa socia con il 16,75% circa. Da qui nasce anche l’accordo stretto tra i due gruppi per la gestione di tali attività della durata minima di 10 anni. Il volume complessivo di risparmio gestito di Generali aumenta così a 845 miliardi di dollari: le controllate di Conning, presente negli Usa dal 1912 — portano in dote masse per circa 157 miliardi di dollari. Si tratta di un’operazione carta contro carta che impatterà marginalmente sul Solvency II Ratio del Leone.

Repubblica_logo

Generali investe un altro miliardo per rafforzarsi nel Vita con Conning Holdings Limited, gestore Usa con 157 miliardi di dollari di masse (144 miliardi di euro). L’operazione, che arriva venti giorni dopo l’acquisto di Liberty Seguros nel ramo danni iberico per 2,3 miliardi, ha i crismi della strategia bolt-on , i piccoli passi che da anni l’ad Philippe Donnet compie per ingrandire Generali. Anche il piano Lifetime Partner 24 ,di fine 2021, aveva tra gli obiettivi rafforzare il gruppo nel risparmio gestito, negli Usa e in Asia. Ma a livello simbolico è difficile non leggere le due ultime acquisizioni come una risposta del dirigente francese alle critiche di Delfin e Caltagirone, secondo e terzo azionista di Generali con quote rotonde (e quella di Delfin potrebbe salire fino al 19,9% dopo il nulla osta dell’Ivass).

Li chiamano “data breach” (letteralmente “violazione dei dati”). Sono una violazione di sicurezza che comporta in modo illecito la distruzione, la perdita, la modifica, la divulgazione non autorizzata o l’accesso a informazioni personali trasmesse, conservate o comunque trattate. Ed è proprio su questo fenomeno che ha posto l’accento la relazione dell’attività svolta dal Garante per la protezione dei dati personali, illustrata ieri a Roma presso l’Aula dei Gruppi parlamentari della Camera. Nel 2022 sono stati notificati all’Autorità da parte di soggetti pubblici e privati 1.351 data breach. Nel settore pubblico (31,2 % dei casi), le violazioni hanno riguardato soprattutto comuni, istituti scolastici e strutture sanitarie; nel privato (68,8% dei casi) sono stati coinvolte sia piccole e medie imprese e professionisti che grandi società del settore delle telecomunicazioni, energetico bancario e dei servizi. Nei casi più gravi sono stati adottati provvedimenti di tipo sanzionatorio.