Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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Ania considera un positivo passo avanti il voto della Commissione per gli affari economici e monetari del Parlamento europeo sulla proposta di revisione di Solvency II. «Dopo lunghi mesi di negoziato, è importante che il Parlamento europeo abbia approvato a larga maggioranza la sua posizione negoziale in vista del Trilogo con il Consiglio e con la Commissione», ha dichiarato Maria Bianca Farina, presidente dell’associazione che rappresenta le compagnie di assicurazione, aggiungendo che «è emersa una linea che mira a mantenere elevati livelli di protezione per gli assicurati e, al contempo, potrebbe consentire al settore di incrementare il suo contributo al finanziamento dell’economia reale.
Sono stati premiati i vincitori della seconda edizione del progetto «In action Esg climate». Si tratta della call for ideas lanciata lo scorso aprile dalle compagnie vita della divisione Insurance di Intesa Sanpaolo (Intesa Sanpaolo Vita, Intesa Sanpaolo Life, Fideuram Vita), in collaborazione con Intesa Sanpaolo Innovation Center, che ha supportato la realizzazione del programma anche mettendo a disposizione il suo network di startup, con l’obiettivo di dare, anche nel 2023, un supporto economico concreto a proposte capaci di accelerare la transizione ecologica e creare un mondo più verde e sostenibile. L’iniziativa ha raccolto 139 proposte che hanno portato il comitato esaminatore ad assegnare un terzo premio ex aequo, aumentando di ulteriori 100mila euro il contributo totale dei riconoscimenti previsti inizialmente per 500mila euro

La stretta dell’ultima legge di bilancio si fa sentire su Opzione donna. Nei primi sei mesi del 2023, infatti, le pensioni decorrenti sono state 7.536, contro le 24.559 dell’intero 2022. In proiezione, quindi, si potrebbe arrivare intorno alle 15 mila alla fine dell’anno. La grande maggioranza prende meno di 1.000 euro al mese. Allargando il campo, il totale delle pensioni con decorrenza nel 2022 è di 853.842, con un importo medio di 1.168 euro. A rivelarlo è l’Inps, nell’osservatorio sul monitoraggio dei flussi di pensionamento, relativo alle pensioni con decorrenza nel 2022 e nei primi sei mesi del 2023, con rilevazione al 2 luglio 2023. Per Opzione donna, quindi, un calo drastico che potrebbe portare a una differenza di 10 mila pensioni in un anno (su un totale di 25 mila). I nuovi requisiti introdotti dalla manovra sono: almeno 60 anni di età (con riduzioni in caso di figli), svolgere un ruolo di caregiver o esser stata licenziata.
Un credito di imposta per i contributi previdenziali versati dalle associazioni e nessuna ritenuta per i premi di importo inferiore a 300 euro. Sono due delle novità che saranno inserite nel decreto correttivo della riforma del lavoro sportivo, atteso a giorni in Consiglio dei ministri (al massimo arriverà entro la fine di luglio). Il decreto ha incassato il parere favorevole delle commissioni parlamentari la scorsa settimana (si veda ItaliaOggi del 15 luglio) e sarà quindi modificato rispetto alla versione originale. Il provvedimento è stato approvato in via preliminare in Consiglio dei ministri il 31 maggio. Si tratta di un decreto che va a modificare tutti i dlgs attuativi della riforma dello sport, intervenendo in particolare sul dlgs 36/2021 (lavoro sportivo) che è entrato in vigore lo scorso 1° luglio. La riforma, perciò, è in vigore già da venti giorni ma non ancora nella sua versione definitiva, che sarà appunto compiuta con l’approvazione finale del decreto di fine maggio. Per questo periodo transitorio è attesa anche una circolare del ministero del lavoro.

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Temperature estreme in tutto il Paese, a Nordest raffiche fino a 188 km all’ora. E chicchi di grandine come arance. Il caldo sahariano portato da Caronte anche ieri ha colpito l’Italia. In Sardegna raggiunti 45,9 gradi a Decimomannu (Cagliari), in Sicilia 44,8 °C a Francofonte (Siracusa), in Abruzzo 42,3 in provincia di Pescara. In Pianura Padana sfiorati i 38 gradi, nelle zone interne di Toscana, Umbria e Lazio i 40, superati in Puglia e Basilicata. Nelle Marche un 75enne è morto in un cantiere per un infarto, stroncato dal caldo. Nel Triveneto si sono vissuti momenti che hanno ricordato la tempesta Vaia dell’autunno 2018 con centinaia di alberi crollati sotto l’urto di raffiche di vento fino a 188 chilometri all’ora. Solo in Trentino caduti 25 mila metri cubi di legname, due edifici sono stati scoperchiati in val di Fassa, uno a Tonadico, a Pergine Valsugana principio d’incendio al campanile della chiesa. In Alto Adige sono caduti oltre 4.500 fulmini, 300 gli interventi dei vigili del fuoco per liberare le strade da frane e alberi, 500 mila euro di danni solo alle reti paramassi. Alcuni alberi si sono schiantati sulla cabinovia Laurin 1, che però era stata appena fermata. Oggi tornerà in attività dopo gli ultimi controlli.

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Non ci sono solo gli interventi a sostegno delle popolazioni colpite da eventi naturali, il peso del clima che cambia incide anche su aziende, consumatori e sulla salute pubblica. Secondo un’indagine commissionata da Ener2Crowd all’Icsr le imprese spenderanno fino a 3,24 miliardi l’anno per gli effetti catastrofici dei cambiamenti climatici (ondate di calore, ma anche piogge torrenziali, inondazioni e frane). Un giorno di caldo pesante, costa solo nei pronto soccorso e nei reparti almeno 4 milioni di euro. Il dato merita alcune osservazioni. Intanto l’accesso all’emergenza, quando si tratta di afa, cresce con l’aumento dei giorni consecutivi ad alte temperature.
Le auto con la batteria superano le macchine diesel in Europa. Lo certifica l’Acea, la sigla che raggruppa i costruttori, rispetto alle immatricolazioni di giugno che, in generale, sono cresciute del 18,7% rispetto al 2022. A giugno le immatricolazioni di auto elettriche sono state 158.252, il 66,2% in più del 2022, con una quota di mercato che sale dal 10,7% al 15,1%. Per la prima volta superano i diesel. Le ibride rimangono al secondo posto nelle scelte di chi acquista una nuova macchina con il 24,3% del mercato. La quota maggiore rimane quella dei veicoli a benzina con il 36,3%.d.lon.


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Una giuria ha deciso martedì che Johnson & Johnson dovrà pagare 18,8 milioni di dollari a un uomo californiano che ha dichiarato di aver sviluppato un cancro a causa dell’esposizione al suo borotalco, una battuta d’arresto per l’azienda che sta cercando di risolvere migliaia di cause simili sui suoi prodotti a base di talco in un tribunale fallimentare degli Stati Uniti. La giuria si è pronunciata a favore di Emory Hernandez Valadez, che ha intentato una causa l’anno scorso presso il tribunale statale della California a Oakland contro J&J, chiedendo un risarcimento in denaro. Hernandez, 24 anni, ha dichiarato di aver sviluppato un mesotelioma, un cancro mortale, nel tessuto intorno al cuore a causa della forte esposizione al talco dell’azienda fin dall’infanzia. Il processo, durato sei settimane, è stato il primo che la J&J, con sede a New Brunswick, nel New Jersey, ha affrontato in quasi due anni per quanto riguarda il talco.

Handelsblatt

 

Gli assicuratori sono sempre più restii a investire nel settore immobiliare. È vero che di recente la quota di immobili nel settore è aumentata ulteriormente. L’anno scorso la quota di immobili nei portafogli delle compagnie di assicurazione era del 13%, 0,9 punti percentuali in più rispetto al 2021. La tendenza al rialzo degli ultimi 14 anni ha così raggiunto un altro record. Ora, però, potrebbe essere imminente un’inversione di tendenza: Attualmente, solo il 14% delle compagnie intende aumentare ulteriormente la propria quota di immobili. Nel 2022, la metà di esse prevedeva ancora di farlo. Più di due terzi degli assicuratori vogliono mantenere stabile la quota immobiliare. Un buon quarto prevede una riduzione della quota, in parte dovuta a svalutazioni del portafoglio immobiliare. È quanto emerge dalla 16a edizione del “Trendbarometer Real Estate Investments of the Insurance Industry” della società di consulenza EY, per la quale sono stati intervistati circa 30 assicuratori.