Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

logoitalia oggi7

Italiani promossi a metà in materia di Esg. Se è vero che solo l’8% delle piccole e medie aziende della Penisola non ha ancora avviato un percorso di transizione sostenibile, è altrettanto vero che quasi il 60% ha mosso i primi passi con un livello medio e basso di adeguatezza ai criteri di sostenibilità, mentre appena il 30% ha raggiunto uno stadio di adeguamento già avanzato. A certificare lo stato di salute del sistema imprenditoriale italiano in materia di sostenibilità aziendale è stato l’Esg outlook realizzato dal Crif che, grazie alle risposte fornite da 150.000 aziende, ha fotografato in modo inequivocabile lo stato dell’arte sulle tematiche di environmental, social e governance delle aziende italiane.
ChatGPT bocciato dalle nuove regole Ue sull’intelligenza artificiale. I problemi principali sono la mancanza di trasparenza sull’utilizzo dei dati, il processo di addestramento dell’intelligenza artificiale e l’inquinamento prodotto. Secondo uno studio condotto dal Center for research on foundation models (Crfm) della Stanford university, i modelli di base presenti sul mercato (come ChatGPT), cioè l’algoritmo o la struttura di apprendimento automatico alla base del sistema, non soddisfano i requisiti di trasparenza richiesti dal regolamento sull’intelligenza artificiale. L’applicazione di tali requisiti potrebbe portare cambiamenti significativi nel funzionamento della tecnologia, ma, secondo i ricercatori, tali cambiamenti risultano fattibili per i fornitori. AI Act. Il 14 giugno 2023, la plenaria del parlamento europeo ha approvato la propria posizione in merito al regolamento sull’intelligenza artificiale (AI Act) con 499 voti a favore, 28 contrari e 93 astensioni, il primo del suo genere a disciplinare l’IA a livello nazionale e regionale. La posizione adottata dal Parlamento fungerà da base negoziale durante il trilogo, già avviato, con il Consiglio dell’Ue e la Commissione.
In Italia gli attacchi informatici alle strutture sanitarie sono triplicati negli ultimi quattro anni. E il trend non accenna a diminuire considerato che, a livello globale, nel 2022 il settore della salute è risultato il più attaccato dai cyber criminali e che nei primi tre mesi del 2023 gli attacchi alle organizzazioni che operano in tale comparto sono stati il 17% del totale, contro il 12% dello scorso anno, con il 71% di essi che ha avuto un impatto critico. Sono i dati che emergono dal focus “Healthcare” del rapporto stilato da Clusit, l’associazione italiana per la sicurezza informatica, relativo al primo trimestre 2023 sulla sicurezza informatica in Italia, presentato dai ricercatori del comitato direttivo nel corso di Healthcare security summit “Investire in formazione, non ci sono più scuse” promosso per analizzare lo stato dell’arte della cybersecurity nel settore sanitario e farmaceutico.
Il 27 giugno scorso è stato approvato in consiglio dei ministri un disegno di legge sulla sicurezza stradale e la delega per la riforma del Codice della strada. Il ddl prevede un rafforzamento delle misure di contrasto alla guida sotto l’effetto di alcol e droghe, con l’introduzione del divieto assoluto di assumere alcolici per i conducenti già condannati per reati specifici e l’obbligo, per gli stessi, di installare il cosiddetto “alcolock”, che impedisce l’avvio del motore se il tasso alcolemico del guidatore è superiore allo zero. I neopatentati non potranno mettersi alla guida di veicoli di grossa cilindrata prima dei tre anni dal momento del conseguimento della patente. Ci sono poi nuove norme sui monopattini, con l’obbligo di casco, targa e assicurazione e quelli in sharing non potranno funzionare al di fuori delle aree consentite. Su questo fronte sono previste severe sanzioni per la sosta selvaggia, per la guida in contromano e su strade extraurbane particolarmente trafficate e pericolose.
Con il nuovo Codice della Strada ci sarà una stretta sull’uso dei cellulari alla guida, misure più severe per chi risulta positivo ad alcol e droghe, nuove regole per i neopatentati, casco obbligatorio per i monopattini, tra le varie cose. Se si guarda alla situazione di oggi in fatto di sanzioni si scopre che in valori assoluti, i comuni che hanno incassato di più dalle contravvenzioni stradali nel 2022 sono quelli di Milano, Roma e Firenze, mentre sono i guidatori più multati sono i milanesi, i fiorentini e i bolognesi. Non bisogna dimenticare inoltre che le violazioni del Codice della strada possono avere un impatto sul calcolo del premio assicurativo dal momento che alcune compagnie, nel valutare il profilo dell’automobilista, tengono conto non anche del saldo punti della patente e del rispetto del Codice della strada prima della stipula della polizza.

aflogo_mini

 

G enerazione E, come eredi. In meno di dodici mesi va in scena la successione in due delle maggiori dinastie industriali e finanziarie italiane e i figli dei rispettivi fondatori – Leonardo Del Vecchio con la sua Luxottica e gli investimenti finanziari in Mediobanca e Generali, Silvio Berlusconi con la triplice partecipazione in Mondadori, Mediaset e Banca Mediolanum – arrivano alla ribalta.
L’ unica certezza è la legge Fornero. Il fatto cioè che dal primo gennaio del prossimo anno si andrà in pensione con le stesse regole ordinarie che l’Italia applica dal 2012: l’uscita per vecchiaia a 67 anni oppure quella anticipata con 42 anni e 10 mesi di contributi, un anno in meno per le donne. Il governo Meloni, nonostante le promesse elettorali a partire da quelle insistite della Lega di Salvini, non solo non è riuscito né riuscirà ad «abolire la Fornero». Ma dovrà accontentarsi, se tutto va bene, di piccola manutenzione agli istituti esistenti: Ape Sociale, Opzione Donna e labarcollante Quota 103.
I numeri sono ridotti, 610 su oltre 50.000 legati alle reti. E puntano in genere a clienti molto agiati. Di certo la figura dei consulenti indipendenti – che operano in sordina da anni e che dal 2018 sono stati iscritti nell’Albo insieme ai consulenti che lavorano con un contratto monomandatario per una banca rete o un’assicurazione – è balzata agli onori della cronaca negli ultimi mesi, quando la commissaria Ue alla Stabilità finanziaria, Mairead Mc-Guinness, si è più volte espressa a favore di una rivoluzione nella distribuzione dei prodotti finanziari, conla fine degli “inducement”, ovvero delle “retrocessioni”, quote di commissioni riconosciute dai gestori fondi a chi distribuisce i loro prodotti.
La mobilità diventa sempre più “smart” e mette al centro l’user experience. La trasformazione digitale sta infatti ricoprendo un ruolo sempre più centrale producendo stimoli per le aziende automotive, impegnate in un’implementazione di software/ sensoristica e in una riorganizzazione delle attività produttive, sempre più permeate dai concetti di sostenibilità e flessibilità. A mettere nero su bianco lo stato dell’arte del settore è il rapporto di Aniasa, l’Associazione nazionale Industria dell’Autonoleggio, della sharing mobility e dell’automotive digital.
L’auto elettrica piace agli italiani, che contano sulle nuove tecnologie per abbattere i costi di manutenzione e i consumi del proprio veicolo. Ma non è solo il portafoglio che parla: la volontà di contribuire alla lotta all’inquinamento, riducendo le emissioni prodotte da viaggi e spostamenti, mostra anche la sensibilità dei consumatori ai temi ambientali. Eppure, nonostante l’interesse dimostrato per gli e-vehicle, la propensione all’acquisto preme sul pedale del freno: le immatricolazioni dell’elettrico sono ancora sotto il 4%. A pesare su questa tendenza, lo scenario di incertezza economica, ma anche i prezzi dei modelli disponibili sul mercato, percepiti come troppo elevati dagli italiani. A dirlo è la nuova instant survey “La tua prossima auto come sarà?” condotta da Areté, società leader nella consulenza strategica: i dati raccolti a giugno mettono in evidenza un rapporto contraddittorio tra consumatori e veicoli elettrici.

corsera

  • Liguria, pullman a fuoco in galleria: caos e intossicati
Ancora caos sulle autostrade della Liguria. Ieri pomeriggio a mandare in tilt il traffico sull’ A12, la Genova —Roma, tra Recco e Genova Nervi, proprio nel momento di picco di percorrenza per il rientro dal mare, è stato l’incendio di un bus di turisti. Il mezzo, che trasportava una comitiva lombarda di ritorno dalle Cinque Terre, ha preso fuoco all’interno della galleria Monte Giugo. Colpa di un eccessivo surriscaldamento. Trentasette le persone rimaste ferite, 25 intossicate e 12 sotto choc. Tra loro anche un bimbo di 9 anni, una donna incinta e un’altra che si è rotta una gamba nel tentativo di fuggire. Sono state tutte trasportate in ospedale a Genova. Il più grave tra loro è il conducente. Ultimo a lasciare il bus è rimasto intossicato dalla nube di fumo che si è sprigionata nella galleria. Per questo è stato ricoverato nella camera iperbarica. Ad intervenire, oltre ai vigili del fuoco, la protezione civile della Liguria, che ha fornito assistenza agli automobilisti rimasti in coda, sotto il sole, per ore.

Filosofie a confronto, quella dei soci e quella dei manager. Si riuscirà ad arrivare a una lista del consiglio uscente dove trovino posto tutte le aree? Il gruppo di Del Vecchio può ora salire fino al 20% del Leone, ma come precisato dalla finanziaria della famiglia le strategie per ora non cambiano
I titoli a cedola fissa, adesso che i tassi si avvicinano alla fine della corsa, possono pesare fino al 65%%. Ma un 35% va lasciato allee opzioni indicizzate. E il Tesoro ha da poco emesso un certificato variabile
Lo sbarco ufficiale avvenne nel luglio 2018. Sottovoce, senza particolari clamori, come nel costume della casa. Da piazza Durante, a Milano, mesi prima era partito per Dublino Fabio Melisso. Era l’ottobre 2017. Sul biglietto da visita c’era scritto ceo di Fineco asset management (Fam), ma in quelle primissime settimane Melisso era solo l’amministratore delegato di sé stesso. L’attività partì da zero. Una stanza all’interno di un affermato studio legale e poco più. Cinque anni dopo Fam ha superato i 29 miliardi di euro di masse gestite e al sesto piano del palazzo sul George’s Quay, al centro della city dublinese che in meno di trent’anni è diventata la più importante piazza europea nella gestione del risparmio, sono in 71, provenienti da 20 nazioni e cinque continenti, a gestire un patrimonio che i risparmiatori italiani fanno crescere ogni mese.