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Eurovita è salva. Alla fine l’accordo è stato raggiunto con i cda delle 5 big assicurative, UnipolSai, Allianz, Generali, Intesa Sanpaolo Vita e Poste Vita, che hanno approvato una soluzione di sistema per tutelare i 400 mila assicurati di Eurovita, così come i board di 25 banche distributrici coinvolte. Gli accordi definitivi con gli istituti, necessari per tutelare gli assicurati, devono ancora essere perfezionati, e i clienti, per vedersi scongelate le polizze, dovranno aspettare il 31 ottobre, un mese in più della scadenza ipotizzata di settembre. «Una proroga necessaria per consentire l’ordinato trasferimento delle polizze», hanno fatto sapere da Ivass.
Rubano ai poveri, perlopiù anziani o giovanissimi, arricchendosi. Sono questi Robin Hood al contrario i principali artefici delle frodi creditizie tramite furto d’identità secondo un rapporto del Crif, consultato in anteprima da MF-Milano Finanza. Nel corso del 2022 le frodi in territorio italiano sono aumentate del 20% annuo, superando i 34.300 casi, con un danno economico complessivo di 132 milioni di euro (+6,3%). Numeri importanti che di per sé non raccontano però tutta quanta la storia. Osservando la tabella in pagina si nota infatti come nel corso dell’anno ci sia stata un’autentica esplosione dei micro-importi frodati, quelli inferiori a 1.500 euro, che rappresentano oltre un terzo (38,8%) del totale, in crescita annua del 46% (era stato del 52% nel 2021). E questo a fronte di una diminuzione del 46% dei casi di frode con importi nella fascia 5 mila-10 euro e di quelli sopra i 10 mila (-30,4%).
La tecnologia blockchain come strumento per la democratizzazione dell’accesso alla gestione dei capitali. Se ne è parlato a Milano in un convegno organizzato dal Think Tank Futurew3b con la collaborazione del Blockchain Competence Center di PwC Italia. «Con la blockchain nascono nuovi mercati secondari che possono portare liquidità ed efficienza al sistema Paese», ha dichiarato il leghista Giulio Centemero, membro della commissione Finanze, uno dei pochi parlamentari ferrati in materia. Questo perché, ha spiegato Marco Giorgino, ordinario di Financial Markets and Institutions al Politecnico di Milano, la blockchain «permette di avere una tracciabilità accurata delle transazioni e dei trasferimenti di proprietà, riducendo il rischio di frodi e migliorando l’efficienza dei processi di clearing e settlement».
La polizza multiramo di Axa ha poche opzionalità e si affida al classico connubio gestione separata e fondi interni

I cda di UnipolSai, Allianz, Generali, Intesa Sanpaolo vita e Poste vita hanno rispettivamente approvato l’adesione alla fase finale di negoziazione dello schema di salvataggio volto a dar corso a una soluzione di sistema, collaborando al fianco delle istituzioni, con l’obiettivo di tutelare gli assicurati di Eurovita. Gli accordi definitivi con le banche distributrici, necessari per tutelare gli assicurati di Eurovita, saranno perfezionati nei congrui tempi tecnici. L’intera operazione si articolerà in successive fasi e sarà subordinata al via libera delle autorità di vigilanza. L’Ivass ha preso atto dell’intesa raggiunta da cinque grandi compagnie assicurative e da 25 banche distributrici per risolvere la crisi di Eurovita. Le polizze di quest’ultima verranno trasferite a una nuova realtà in via di costituzione partecipata dalle cinque compagnie. L’Ivass ha dunque disposto la proroga degli effetti della sospensione della facoltà dei contraenti di esercitare i riscatti regolati dai contratti di assicurazione e di capitalizzazione stipulati con Eurovita: essa copre il periodo fino al 31 ottobre per tenere prudenzialmente conto dei possibili tempi tecnici richiesti dalla realizzazione del trasferimento.

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Al varo il primo salvataggio “di sistema” nelle polizze italiane. Ieri hanno firmato 5 compagnie (Allianz, Intesa Sanpaolo Vita, Generali, Poste Vita, UnipolSai) che si spartiranno i 15 miliardi del portafoglio Eurovita, pagando circa mezzo miliardo. Mentre 25 banche, collocatrici di polizze Eurovita, hanno firmato l’impegno a portare a scadenza quei contratti (in tutto sono 413 mila) che i 353 mila clienti vorranno riscattare. Non ora però: l’Ivass vigilante ha prorogato al 31 ottobre il blocco dei riscatti che scadeva ieri, per dare i tempi tecnici a un’iter articolato che porterà a liquidare Eurovita ma tutelando in toto i clienti. Le compagnie parlano di «collaborazione responsabile al fianco delle istituzioni», e di «chiaro segnale di fiducia al mercato e ai clienti Eurovita».

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UnipolSai, Allianz, Generali, Intesa Sanpaolo Vita e Poste Vita hanno concordato di salvare Eurovita rilevandone i 15 miliardi di polizze. Ivass ha congelato i riscatti fino al 31 ottobre.