Se il cliente di un centro termale cade dopo essere scivolato mentre camminava scalzo a bordo della piscina non può pretendere alcun risarcimento secondo la Corte di Cassazione (ordinanza 21675/2023)

Non può pretendere alcun risarcimento il cliente scivolato e caduto mentre camminava a piedi nudi sul bordo della piscina del centro termale, trattandosi di un comportamento incauto e quindi idoneo a rompere il vincolo causaletra la cosa in custodia e l’evento dannoso.

E’ quanto stabilisce l’ordinanza n. 21675 della Corte di Cassazione, con la quale viene  respint il ricorso di una donna contro la società che gestisce un centro termale, presso il quale soggiornava.

La Suprema Corte conferma la decisione della Corte di appello di Bolognasecondo la quale la ricorrente avrebbe dovuto sapere che il bordo della piscina è normalmente scivoloso tanto più se all’aperto e che quindi è imprudente camminare a piedi nudi sul bordo.

Nel ricorso, la donna aveva invocato la violazione delle norme di sicurezza per la tenuta degli impianti.

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