Sulla tangenziale di Napoli venerdì 23 giugno, poco dopo le 14, un’esplosione ha distrutto un’auto, nello specifico una Volkswagen Polo. Come è noto, non si trattava di una vettura qualsiasi, ma di un’auto ibrida sperimentale, e gli occupanti dell’auto erano un’esperta e autorevole ricercatrice dell’ex Istituto motori del CNR (oggi STEMS), Maria Vittoria Prati, e un tirocinante presso lo stesso Istituto, Fulvio Filace. Purtroppo entrambi sono deceduti a seguito delle gravi ustioni riportate nell’incidente.

Sull’accaduto si è subito acceso un intenso dibattito sul problema della sicurezza delle vetture ibride, collegate al rischio incendio delle batterie, ma l’interesse degli investigatori si sta invece concentrando sulle due bombole presenti nell’abitacolo di cui si ignora per il momento il contenuto.

In base a ciò che riporta Il Mattino, quelle bombole servivano ad analizzare il potenziale impatto ambientale delle emissioni rilasciate dal prototipo.

In attesa di conoscere le conclusioni dei periti incaricati dai Giudici, riteniamo opportuno segnalare due siti per approfondire la problematica degli incendi collegati alle batterie:

alvolante.it “allarme incendio per i veicoli elettrici: cosa c’è di vero ?” dove sono interessanti i dati forniti dal Beijing Institute of Technology per le sole auto elettriche. Secondo queste statistiche la maggior parte degli incendi (il 66%) si è verificato tra maggio a settembre e quindi nei mesi più caldi dell’anno. Su 86 incendi di veicoli elettrici esaminati, il 27,5% è nato in fase di ricarica, il 38,5% durante la sosta mentre i rimanenti sono ripartiti durante la guida, dopo un incidente e per cause non identificate in 7 casi. L’enorme parco cinese di auto elettriche – 6 milioni di unità, pari al 36% del totale mondiale – porta a una media di 7 incendi al giorno, 640 nel primo trimestre del 2022;

batteriesnews.com “SAE International Issues Best Practice for Lithium-Ion Battery Storage” dove viene presentato il nuovo documento di SEA International, principale autorità mondiale nello sviluppo di standard di mobilità, per mitigare il rischio per lo stoccaggio di celle agli ioni di litio, batterie di trazione e sistemi di batterie destinati all’uso in sistemi di propulsione di tipo automobilistico.