In diminuzione a causa soprattutto del calo dei proventi (non tecnici) del settore danni, il risultato dell’attività ordinaria nel suo complesso ha raggiunto nel 2021 gli 8,0 miliardi (9,4 nel 2020); il risultato dell’attività straordinaria (che si aggiunge a quella ordinaria) si è più che dimezzato, passando da 965 milioni a 372 milioni a fine 2021.

Sommando il risultato dell’attività ordinaria e quello dell’attività straordinaria si ottiene il risultato prima delle imposte, pari a 8,3 miliardi (era 10,4 miliardi nel 2020).
Se si considera l’effetto della tassazione, pari a 1,6 miliardi, nel 2021 il risultato complessivo del settore registra un utile di 6,7 miliardi (quasi 2 miliardi in meno rispetto al 2020).

Mentre l’utile del settore danni è stato pari a 2,4 miliardi (3,9 miliardi nel 2020), quello relativo al settore vita è stato pari a 4,4 miliardi nel 2021 (4,7 miliardi nel 2020).

A fronte di un utile complessivo in diminuzione, la redditività del settore assicurativo (espressa dal RoE, Return on Equity) è diminuita, passando dal 13,5% del 2020 al 9,8% del 2021 anche per effetto di un aumento del patrimonio netto; i risultati per settore mostrano un valore del RoE pari a 8,1% per il danni (14,5% nel 2020) e 11,2% per il vita (12,8% nel 2020).

In particolare, relativamente al settore danni, nel 2021 l’utile di 2,4 miliardi ha registrato una diminuzione rispetto ai 3,9 miliardi del 2020; questo risultato è stato determinato da dinamiche differenti attribuibili alle seguenti voci:
– il risultato intermedio di gestione (somma del risultato tecnico e del risultato netto degli investimenti afferente alla parte non tecnica del bilancio), pari  4,6 miliardi, ha visto un calo di circa 1,7 miliardi rispetto al 2020;
– il saldo degli altri proventi netti è stato negativo per 1,9 miliardi (-1,7 nel 2020);
– il saldo dei proventi netti straordinari è stato positivo per 173 milioni, come nel 2020;
– le imposte sul reddito sono diminuite di circa 400 milioni, passando da 938 milioni nel 2020 a poco più di 500 milioni.

Nel settore vita l’utile del 2021, pari a 4,4 miliardi, è diminuito rispetto ai 4,7 miliardi del 2020; questo risultato è determinato da dinamiche differenti registrate dalle seguenti voci:
– il risultato intermedio di gestione (somma del risultato tecnico e del risultato netto degli investimenti afferente alla parte non tecnica del bilancio), pari a 6,0 miliardi, è aumentato di oltre 200 milioni rispetto al 2020;
– il saldo degli altri proventi netti è stato negativo per 783 milioni (era -991 milioni nel 2020);
– il saldo dei proventi netti straordinari è stato positivo e pari a 199 milioni, in marcata riduzione rispetto al valore del 2020 (793 milioni);
– le imposte sul reddito sono state pari a 1.070 milioni, mentre nel 2020 erano state pari a 835 milioni.

Fonte: ANIA