Le auto elettriche valgono il 10% del mercato europeo. Stando ai dati diffusi dall’Associazione dei Costruttori Europei (Acea), nel secondo trimestre del 2022 le immatricolazioni di vetture a batteria (Bev) hanno superato le 230 mila unità con una crescita dell’11% rispetto al 2021. Merito della crescente propensione dei consumatori ad acquistarle nonostante i loro prezzi siano più alti e la rete di ricarica talvolta inadeguata. D’altra parte l’aumento della loro quota di mercato dipende anche dalla scelta dei costruttori di privilegiare le auto elettriche nell’allocazione degli scarsi componenti ricevuti dai fornitori. Ciò consente loro di rientrare nei limiti di emissione imposti dall’Ue e di salvaguardare i margini a dispetto del crollo dei volumi.
L’assistenza domiciliare integrata (Adi) per gli over 65 è erogata mediamente al 2,9% di pazienti a domicilio. E le cure residenziali (Rsa) registrano una forte differenza regionale: rispetto a una media del 2,3% di over 65 istituzionalizzati, si va dal 7,64% di Trento allo 0,23% della Campania.
Sufficiente l’indicazione del marchio sulla fonte del danno per aversi la responsabilità del produttore. Lo affermano i Giudici della Corte di Giustizia dell’Unione Europea con una sentenza emessa nella causa C- 264/21 depositata il giorno 7/7/2022. Il caso di specie trae origine da un’azione giudiziaria promossa in territorio finlandese da parte di un’impresa assicuratrice nei confronti della ditta produttrice di una macchina per il caffè.
È concorrenza sleale soffiare i dipendenti al competitor, ma soltanto se l’assunzione serve a rubare il know-how del concorrente. La violazione dell’art. 2598, terzo comma, Cc si configura quando la manovra serve a saltare a piè pari l’investimento in ricerca, assicurandosi uno staff pratico del settore, in modo da impedire al rivale di continuare a competere.
Niente superbonus al socio della società proprietaria dell’immobile concesso allo stesso in godimento. Fruizione del 110% possibile, invece, per l’immobile concesso in locazione a soggetto terzo o al socio di società semplici, siano esse immobiliari di godimento o agricole, ma in tale ultimo caso con esclusivo riferimento alle unità rurali abitative.
I docenti dell’università Cattolica al capezzale della crisi idrica. Fiumi in secca, campi allo stremo, agricoltura sempre più in difficoltà. La siccità che sta colpendo l’Italia in questa prima parte del 2022 sta mettendo a dura prova le imprese agricole. Nelle nove regioni che hanno dichiarato lo stato di emergenza 332mila imprese agricole rischiano di chiudere i battenti mentre i danni hanno già superato i 3 miliardi di euro.
Consultare le informazioni relative a conti correnti e carte di pagamento di altri istituti e poter analizzare le proprie spese suddividendole in categorie o impostando budget personali e limiti di spesa: sono questi i nuovi servizi con cui Credem, tra i principali gruppi bancari italiani, potenzierà la propria app di mobile banking. I nuovi servizi saranno disponibili in futuro anche sulla piattaforma di internet banking.
Carso e Versilia, fuga dal fuoco
Con Monfalcone questo è uno dei fronti avanzati dell’emergenza incendi nel Carso. Qui il fuoco è arrivato a minacciare anche le case, nelle tre frazioni di Jamiano, Sablici e Comarie, «In tutto — spiega Vizintin — abbiamo dovuto evacuare 350 persone che hanno trovato ospitalità da parenti o nel centro visite Gradina». In atto ci sono almeno cinque differenti roghi che disegnano sostanzialmente due grandi aree di crisi. Una che da Doberdò arriva fino a Merna, in territorio sloveno. Un fronte frastagliato che si estende per circa 15 chilometri. Qui l’ultima recrudescenza degli incendi è arrivata da oltreconfine. «Le fiamme — dicono i residenti — sono scese dal monte Kremenjak. In Slovenia andava avanti da giorni e potrebbe essere doloso». C’è poi l’altro fronte sulla costa, tra Monfalcone e la barriera autostradale del Lisert. Per la densa colonna di fumo resta ancora chiuso l’impianto della Fincantieri. E non ci sono ancora le condizioni per la riapertura di un tratto dell’A4 e del traffico ferroviario. Per raggiungere Slovenia e Croazia si può contare solo sul budello della statale 14, con enormi ingorghi.
Crédit Agricole, la nuova sede Assurances Italia
Si chiama Vigentina9 (VG9), la nuova sede milanese di Agricole per Crédit Agricole Vita, Crédit Agricole Assicurazioni e Stelvio Agenzia Assicurativa. Un edificio smart, ecosostenibile, accogliente e innovativo, caratterizzato da elevati standard di efficienza energetica.
Roghi in tutta Europa Fiamme ad Atene Trieste resta isolata a rischio acqua e luce
Trieste è rimasta isolata, raggiungibile solo via mare, rischia di restare senza luce, forse senz’acqua. Il fumo nero ha tenuto a casa tremila dipendenti della Fincantieri di Monfalcone, in cassa integrazione ordinaria. In Versilia sono 600 le persone sfollate, accolte nelle scuole, negli hotel che si sono offerti di ospitare i turisti. Pure un tratto di mare, vicino Camaiore, è stato interdetto: serve ai Canadair che fanno la spola per spegnere i roghi che hanno già distrutto 800 ettari. E pure sull’Europa sud occidentale soffia un vento caldo fuoco: Francia, Spagna, Grecia, Portogallo, 500 mila e più ettari devastati dalle fiamme. In Italia sono più di 25 mila, rasi al suolo dai 223 incendi degli ultimi mesi, il triplo della media. «Sono bastati pochi giorni a inghiottire ettari di boschi, ci vorranno 15 anni per ricostruirli», dice Coldiretti.
Polizze, accordo Lombard-Fisco Nel mirino altre 100 compagnie
Lombard International Assurance, compagnia assicurativa lussemburghese del fondo americano Blackstone, verserà 52,7 milioni di euro al Fisco italiano per chiudere un contenzioso partito dalla contestazione di una “stabile organizzazione occulta” e di dichiarazioni dei redditi ritenute “non congrue”. La procura di Milano e gli uomini del Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza milanese avevano contestato nel 2021 un imponibile sottratto a tassazione per oltre 500 milioni di euro e la società era stata iscritta nel registro degli indagati con l’ipotesi di reato di riciclaggio legato alle polizze vita. Nei giorni scorsi è stato definito con l’Agenzia delle entrate un “accertamento con adesione” che ha ridotto sensibilmente le pretese del Fisco ma ha assicurato nelle casse dello Stato i 52,7 milioni di euro, una cifra vicina ai 56 milioni versati da Netflix nel maggio 2022 per chiudere un caso di “stabile organizzazione occulta”.
In vista un anno con la raccolta in discesa: su Danni e Vita l’effetto tassi e inflazione
Tra la pandemia, che ha abbassato drasticamente la frequenza dei sinistri e aumentato (ma non abbastanza) il desiderio di “protezione” degli italiani, e la guerra in Ucraina, che invece ha innescato una spirale inflazionistica mai vista dagli anni Ottanta, non si può certo dire che negli ultimi due anni e mezzo le assicurazioni abbiano navigato in un mare tranquillo. Quelle che sembravano ormai certezze scritte nella pietra – tassi bassi per lungo tempo (il famoso “low for longer”) – si stanno via via sgretolando, costringendo le compagnie a correggere rotta senza indugiare troppo: come spesso accade, chi riuscirà a farlo tempestivamente e nel modo giusto saprà trasformare tutto ciò in un’opportunità di ulteriore crescita e profittabilità.
Assicurazioni malattia: privati a corto di coperture
«Ci troviamo in una fase delicata e in un momento cruciale per la storia del nostro servizio sanitario, dove c’è bisogno del contributo da parte di tutti, dove la sanità integrativa rappresenta un tassello che va inserito nella nuova stagione di investimenti sul Ssn, prima mattonella di rilancio del Paese. Ed è solo unendo le forze, ognuno nel proprio ambito, che è possibile trasformare questa fase complessa in un momento di opportunità e di rilancio per l’Italia». A dirlo è stato il ministro della Salute, Roberto Speranza, intervenuto (prima della crisi di Governo) all’incontro organizzato da Metasalute, il più grande fondo sanitario italiano che fornisce assistenza integrativa ai lavoratori del settore metalmeccanico e orafo e alle loro famiglie (oltre 1,6 milioni di persone).
Tre proposte di welfare e riordino per gli anziani non autosufficienti
In Italia vivono 3,8 milioni di anziani non autosufficienti (Na), ovvero il 6% popolazione che impegnano almeno 7,6 milioni di caregiver familiari, che ammontano in media a due tra congiunti e figli per persona non autosufficiente. Il problema riguarda quindi 11,4 milioni di italiani ovvero uno su cinque. Dove vengono assistiti? Circa 300mila sono in Rsa, 3,5 milioni sono a casa. Di questi 1,1 milioni sono assistiti da badanti (al 95% straniere regolarizzate) mentre 2,4 milioni solo da familiari. Le badanti si distribuiscono in modo divergente lungo la penisola, correlando positivamente con il tasso di occupazione femminile e con il reddito medio regionale, quindi quasi tutte le badanti si trovano al Nord nelle regioni più ricche e pochissime al Sud.
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