Eiopa ha valutato la maturità del quadro normativo adottato dalle autorità nazionali di vigilanza per la vigilanza delle attività esternalizzate di assicuratori e riassicuratori, sulla base della constatazione che essi vi fanno sempre più ricorso, soprattutto in ambito tecnologico.

La maggior parte delle Authority concentra la propria valutazione di vigilanza dei rischi legati all’esternalizzazione sulla notifica, ossia ex ante, mentre altre hanno optato per un processo di notifica più leggero combinato con una vigilanza continua più intensa.

Per l’Eiopa, anche se “le ispezioni in loco richiedono molto tempo e impegno, sono lo strumento più efficace per verificare la struttura di governance complessiva dell’outsourcing e per confermare se le compagnie rispettano i requisiti di Solvency II in relazione alle attività esternalizzate”. Tuttavia, rileva che le ispezioni in loco specificamente incentrate sull’outsourcing non sono tra gli strumenti più comunemente utilizzati dalle Autorità. In conclusione, l’autorità di vigilanza europea ritiene che alcuni segmenti del quadro normativo sull’offshoring e alcune pratiche di vigilanza debbano essere migliorati. A tal fine, l’Eiopa raccomanda alcune azioni concrete:

  • L’esternalizzazione dell’autorità delegata, in cui un intermediario assicurativo che non è un dipendente dell’impresa può concludere affari o liquidare sinistri per conto dell’impresa.
  • La definizione di “evento significativo” e il significato di “notifica tempestiva” ai sensi dell’articolo 49, paragrafo 3, di Solvency II.
  • La supervisione delle aziende che fanno un uso così esteso dell’outsourcing da influenzare la loro sostanza aziendale.