La definizione del nuovo consiglio d’amministrazione del gruppo Generali è considerata una delle partite più delicate della prossima tornata. Complessa da gestire per gli equilibri in campo ma anche difficile da decifrare per capire chi avrà l’ultima parola sull’indicazione del futuro amministratore delegato. A ottobre dovrebbero iniziare i lavori per definire la composizione del board, con una lista proposta dal cda, ma le indiscrezioni circolano già ora, come da tradizione con largo anticipo. Il toto nomine è gioco che piace agli italiani tanto quanto il calcio e c’è un nome che più di altri ultimamente ricorre nelle chiacchiere da bar sul nuovo ceo. Quando si parla di manager preparati e che godano del gradimento di alcuni grandi azionisti del Leone di Trieste, più ancora di quello di Marco Morelli (oggi executive chairman di Axa Investments Managers), spunta il nome di Matteo Del Fante, attuale amministratore delegato di Poste Italiane. Il lavoro svolto alla guida di un gruppo che controlla attività che vanno dalla logistica alla finanza ha ben impressionato. Senza contare che un suo eventuale passaggio alle Generali libererebbe una poltrona statale ambita da molti manager attualmente senza incarico. Un mix perfetto perché, al di là della volontà dei diretti interessati, le voci si intensifichino. (riproduzione riservata)

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