di Anna Messia
Si apre la competizione su Bcc Vita, la compagnia assicurativa che distribuisce polizze Vita tramite gli sportelli delle banche del credito cooperativo aderenti ad Iccrea. Per ora si tratta della competizione tra gli advisor che nei prossimi mesi dovranno mettere a punto il piano industriale della compagnia, per poi individuare il partner assicurativo con il quale Iccrea deciderà di allearsi.

L’istituto diretto da Mauro Pastore, secondo quando risulta a MF-Milano Finanza, avrebbe infatti aperto la selezione per individuare la società di consulenza che dovrà valorizzare al meglio l’asset, insieme a Bcc Assicurazioni, la compagnia Danni che ha però dimensioni più limitate. Al momento, come noto, il partner assicurativo di Iccrea Banca è Cattolica Assicurazioni in virtù di un’alleanza nata nel 2008 e rafforzata nell’estate di due anni fa. A luglio 2019 la banca e la compagnia hanno rinnovato la partnership fino a fine 2022. Non solo; la compagnia di Verona ha accresciuto la sua quota nella joint venture, rilevando un ulteriore 19% sia di Bcc Vita sia di Bcc Assicurazioni, portandosi al 70% di entrambe, con un esborso pari rispettivamente a 39,33 milioni e 3,13 milioni, mentre Iccrea è scesa al 30%. Il valore implicito del 100% di Bcc Vita era pari quindi a 200 milioni e i due partner hanno anche stabilito che, alla scadenza, gli accordi potranno essere rinnovati automaticamente per alti 12 mesi, salvo la facoltà di rinegoziare contenuti e durata.

Ma allo stesso tempo hanno definito le condizioni di opzioni call e put simmetriche a valere sull’intera partecipazione detenuta da Cattolica (pari appunto al 70%), a condizioni e corrispettivi predeterminati. l valore della put, secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, sarebbe in particolare di 190 milioni. In pratica la compagnia di Verona potrebbe uscire valorizzando l’intera compagnia circa 270 milioni, anche se questo prezzo andrà corretto alla luce di quanto successo in questi due anni. Primo tra tutti, per esempio, l’aumento di capitale di 50 milioni, sottoscritto la scorsa estate pro quota da Cattolica (35 milioni) e da Iccrea (15 milioni) e la una successiva manovra di altri 50 milioni. effettuata per 25 milioni (di cui 17,5 milioni in capo a Verona) mediante versamento in conto capitale di un prestito di analogo importo.

Al momento, in ogni caso, tutte le strade sono aperte e va ricordato che l’accordo scade l’anno prossimo. Ma, come avviene sempre per le joint venture bancassicurative, le manovre sono partire in anticipo e l’interesse sul mercato assicurativo per avere accesso agli sportelli delle Bcc sembra già alto. A partire probabilmente dalla stessa Cattolica che nel frattempo è entrata nell’orbita Generali, con il Leone che dallo scorso ottobre detiene il 24,4% della compagnia di Verona e ha ora annunciato il lancio dell’opa. Per Verona la partnership con Iccrea rappresenta un asset importante, come emerge dai dati del primo trimestre con Bcc Vita che ha raccolto 191 milioni di premi. Mentre nel 2020 l’apporto sul fronte della raccolta Vita era stato di oltre 457 milioni. (riproduzione riservata)

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