di Paola Valentini
Con i 5,2 miliardi incamerati a giugno, il primo semestre per l’industria italiana del risparmio gestito si è chiuso con una raccolta netta di 46,907 miliardi, in forte crescita rispetto agli 0,46 miliardi con cui si chiuse la prima metà dello scorso anno. Secondo la mappa periodica di Assogestioni, il patrimonio gestito totale ha aggiornato i massimi storici a 2.504 miliardi. Nei fondi aperti sono confluiti 31,76 miliardi, nei veicoli chiusi 2,35 miliardi (0,61 miliardi a giugno), nelle gestioni retail 5,39 miliardi (0,87 miliardi) e in quelle istituzionali 7,39 miliardi (-0,39 miliardi). Quanto alle singole categorie di fondi aperti, gli azionari guidano la raccolta di periodo con 19,33 miliardi, seguiti da bilanciati (10,73 miliardi), obbligazionari (5,41 miliardi) e monetari (0,569 miliardi). In rosso i flessibili (-4 miliardi) e gli hedge fund (-0,24 miliardi). Quanto ai singoli gruppi, il risultato del mese di giugno vede al primo posto Amundi con 1,48 miliardi, seguita da Deutsche Bank (782 milioni) e Intesa Sanpaolo (664 milioni); in rosso per 1,42 miliardi Pramerica. Tra gli altri big emerge un dato negativo per 1,88 miliardi per Generali: risultato di raccolta dovuto sia a ribilanciamenti nei portafogli di clienti istituzionali sia a deflussi sui comparti monetari nei mandati assicurativi in gestione. Anima ha chiuso il mese con un saldo positivo per 589 milioni, Poste per 276 milioni, Mediolanum con 210 milioni. (riproduzione riservata)

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