di Simonetta Scarane
Il futuro delle auto volanti è già arrivato. Sarà realtà entro il 2030, prima del previsto. E gli inglesi saranno i primi al mondo ad avere l’aeroporto pop up per i veicoli robot volanti: auto, taxi e droni per la consegna delle merci, elettrici e a guida autonoma. Una rivoluzione che si gioca nei cieli. Gli esperti sostengono che la cosiddetta rivoluzione della mobilità aerea urbana dovrebbe valere quasi mille miliardi di sterline (1.165 miliardi di euro) nei prossimi 20 anni.

Il nuovo aeroporto pop up urbano inglese nei piani ha già un nome: si chiama Air-One. E’ compatto, senza pista, con una piattaforma che permette il decollo verticale dei veicoli (eVtol) come per gli elicotteri, ma più piccolo del 60% rispetto ad un tradizionale eliporto. E’ a zero emissioni e può essere installato nelle città per consentire ai taxi robot elettrici e ai droni di atterrare e ricaricare le batterie in una decina di minuti. Sarà realizzato entro l’anno a Coventry, un comune a 153 chilometri da Londra, nel West Midlands, nel cuore della città, vicino alla Ricoh Arena. Il progetto beneficia di una sovvenzione governativa di 1,2 milioni di sterline pari a 1,4 milioni di euro.

Sull’operazione stanno investendo la società britannica Urban Air Port e Hyundai, il colosso sudcoreano anche costruttore di auto, che sta destinando risorse notevoli alle tecnologie per la mobilità del futuro: vetture elettriche, veicoli a guida autonoma e auto volanti. L’anno scorso ha presentato il proprio taxi volante elettrico, a decollo verticale, chiamato S-A1, progettato con Uber che ha in programma di lanciare il servizio di taxi robot basato su app Uber Air nel 2023.

I piani per il primo aeroporto pop up del mondo nel Regno Unito sono stati confermati da Hyundai. «Se qualche anno fa qualcuno mi avesse chiesto se le macchine volanti fossero qualcosa che avrei visto nella mia vita, non ci avrei creduto, ma fa parte della nostra soluzione futura di offrire soluzioni di mobilità innovative e intelligenti». ha detto il presidente e ceo di Hyundai Europa, Michael Cole al vertice automobilistico, a Londra, organizzato dalla Society of Motor Manufacturers and Traders, società britannica dei costruttori e commercianti di automobili. Hyundai sta sviluppando un taxi volante con Uber e prevede che le auto volanti elettriche si cominceranno a vedere nelle città prima del 2030. Le auto volanti saranno una realtà entro il 2030, ha detto Cole, prima di quanto previsto. E ha affermato che la mobilità aerea urbana potrebbe liberare le città dalla congestione del traffico e contribuire a ridurre le emissioni di Co2. Il progetto per l’aeroporto urbano pop up inglese Air One apre la strada alla costruzione di una rete di infrastrutture per la mobilità elettrica e robotica del futuro, è la convinzione. «Siamo entusiasti di far parte di questa partnership nel Regno Unito e non vediamo l’ora di lavorare insieme per creare opportunità per la comunità attraverso soluzioni di mobilità sicure, convenienti».

L’aeroporto urbano pop up di Coventry sarà il primo di oltre 200 siti a zero emissioni che Urban Air Port prevede di installare in tutto il mondo nei prossimi cinque anni. I progettisti affermano che gli aeroporti pop up aiuteranno a ridurre la congestione del traffico e l’inquinamento atmosferico.

Ottimista anche l’amministratore delegato di Hyundai Motor Uk, Ashley Andrew, sul futuro delle auto volanti, dei droni e dei taxi. I produttori di automobili come Hyundai stanno investendo nella trasformazione dei trasporti con guida autonoma, soluzioni di alimentazione a emissioni zero, robotica e taxi volanti, ha detto, sottolineando che per il gruppo Hyundai è un investimento di 87 miliardi di dollari, (73,4 mld di euro).

Intanto, a dimostrazione che la nuova era dei trasporti è già cominciata, l’auto volante AirCar della compagnia slovacca Klein Vision ha completato con successo il suo primo volo di collegamento tra due città, un viaggio di prova di 35 minuti da Nitra a Bratislava, in Slovacchia.

Fonte: