IL CASO

Autore: Michele Borsoi
ASSINEWS 332 – luglio-agosto 2021 
    

Premessa
Una persona assicurata presso primaria impresa di assicurazioni con polizza malattia denuncia un caso di sinistro a seguito di un ricovero ospedaliero resosi necessario per l’asportazione di un carcinoma. L’assicurato ha sottoscritto da oltre tre anni detta polizza e questa patologia lo ha colto solo di recente, mentre al momento della conclusione del contratto era perfettamente sano.

Il dubbio
Tuttavia, qualche mese prima l’assicurato si era sottoposto ad un’indagine diagnostica da cui era emersa la presenza di un nodulo benigno.  Di detta situazione l’assicurato non s’era premurato di sporgere denuncia di sinistro, in quanto le spese sostenute per l’indagine furono totalmente ascritte al Servizio Sanitario Nazionale.
Questa circostanza lo convinse a non comunicare alcunché all’assicuratore.

Il rischio Ora l’assicurato è stato dimesso dalla clinica ed ha presentato all’assicuratore la documentazione sani­taria necessaria per la valutazione del caso clinico. Detta documentazione è composta anche dalle in­dagini eseguite sei mesi prima, in cui si evidenziava la presenza del nodulo benigno. Potrà l’assicuratore respingere il pagamento del sinistro invocando la mancata comunicazione dell’assicurato dovuta ai sensi dell’articolo 1898 del codice civile, adducendo lo stato di aggravamento del rischio non comunicato?

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