di Claudia Cervini (MF-DowJones)
Nasce «Inoltre. Sharing the city», il progetto di Urban Up| Unipol che mira a valorizzare le periferie milanesi, trasformandole in un laboratorio progettuale che generi interventi di micro-architettura, design, ricerca applicata ed eventi dedicati agli abitanti dei quartieri.

Il nome scelto, spiega una nota della società, vuole evidenziare da un lato l’approccio inclusivo e dall’altro la necessità di andare oltre la contrapposizione centro-periferia e di rinegoziare l’identità dei singoli quartieri rispetto all’intero complesso cittadino. «Accanto allo sviluppo di oltre 100.000 mq che stiamo portando avanti nel cuore della città di Milano, con il progetto Inoltre vogliamo evidenziare la nostra attenzione alla rigenerazione delle periferie urbane. Attraverso un impegno di durata biennale», sottolinea Giuseppe Lobalsamo, responsabile Direzione Immobiliare del gruppo Unipol, «puntiamo a portare valore in tre aree dei municipi 5, 8 e 9 di Milano dove sono ubicati 3 asset di proprietà del gruppo Unipol di nodale importanza nel disegno di sviluppo del tessuto urbano: 2 business park in via dei Missaglia (110.000 mq) e via Senigallia (50.000 mq) e 1 area brownfield in via Stephenson (47.000 mq) sulla quale è prevista la realizzazione di 90.000 mq di superficie lorda previa approvazione di un piano attuativo. Su quest’area, dalla potenzialità arricchita grazie alla prevista fermata Stephenson del passante ferroviario di Milano, è in corso l’elaborazione di un masterplan».

L’area avrà una vocazione terziaria, prevalentemente uffici e spazi commerciali. «L’area di via Senigallia, costituisce un asset di strategica importanza per il Gruppo Unipol», ricorda Lobalsamo. «È infatti oggetto di un concorso a inviti la progettazione di un masterplan in zona Bruzzano (76 mila mq di superficie lorda) con lo scopo di realizzare un nuovo polo urbano in un contesto periferico per valorizzare l’intero quartiere. Sono stati coinvolti alcuni dei più importanti studi di architettura al mondo ed è stata selezionata una shortlist fra cui a breve sarà scelto il vincitore».

La vocazione dell’area sarà sanitaria, comprensiva di servizi alla salute: si ipotizzano un polo sanitario con un’offerta di prodotto residenziale e servizi dedicato alla fascia giovanile e dei giovani professionisti. (riproduzione riservata)

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