Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

Non servirà attendere la chiusura delle contrattazioni di martedì 28 luglio per capire che Intesa Sanpaolo ha ormai piantato la bandierina su Ubi Banca. Nelle ultime sedute le adesioni all’offerta pubblica di acquisto e scambio sono cresciute esponenzialmente e venerdì 24 avevano toccato il 32,7%, suggerendo a qualche osservatore un best-case scenario con sottoscrizioni vicine all’85%. Secondo quanto ricostruito da Reuters, alla fine dell’ultima settimana di borsa agli azionisti retail andrebbe attribuita circa la metà delle adesioni pervenute. Un altro 10% sarebbe invece riconducibile alle due fondazioni, Crc (5,9%) e Banca del Monte di Lombardia (3,95%), che venerdì 17 avevano annunciato l’adesione alla luce del rilancio di Intesa. Molti investitori istituzionali hanno inoltre già dato istruzioni sul conferimento delle proprie quote alle banche agenti, che però attenderanno fino a lunedì sera per eseguire gli ordini, spiegano le fonti. A Intesa, comunque, basterà superare il 66,7% per condurre in porto la fusione, estraendo dal deal tutte le sinergie previste e dando vita a quello che sarà di gran lunga il primo polo bancario italiano. Se insomma l’esito dell’operazione non può lasciare adito a dubbi, nella city milanese ci si chiede già quali saranno le prossime tappe di quel nuovo risiko bancario che l’opas di Intesa ha avviato.
La pandemia ha stravolto la vita di Stati, famiglie e imprese. Anche per l’industria assicurativa, che si confronta con un rischio mai verificatosi prima, impossibile da prezzare e soprattutto da affrontare da soli. Le assicurazioni infatti funzionano sulla base della mutualizzazioe del rischio; tanti assicurati pagano un premio per proteggersi da un rischio che colpisce pochi. Il lockdown invece ha colpito tutti contemporaneamente. In particolare le attività economiche, costrette alla chiusura. In termini assicurativi una situazione insostenibile. Per questo Generali ha lanciato la proposta di realizzare un fondo europeo per gestire il rischio pandemico. Si è aperto un confronto tra industria e istituzioni. Sono al lavoro le associazioni nazionali (Ania per l’Italia), la rappresentanza europea delle compagnie, l’Eiopa , il Consiglio e la Commissione. Questa settimana Generali ha siglato un accordo con Eurochambres, che rappresenta 20 milioni di imprese, per spingere in questa direzione. A coordinare il gruppo di lavoro degli assicuratori europei è Frederic de Courtois, general manager di Generali, che a ClassCnbc ha spiegato la posta in gioco.
«Generali è la scelta migliore per Cattolica sia dal punto di vista finanziario sia industriale». A pochi giorni dall’assemblea dei soci che il 31 luglio dovrà votare lo storico passaggio della compagnia di Verona da cooperativa a società per azioni il capo azienda, Carlo Ferraresi, illustra i dettagli dell’accordo firmato con la compagnia triestina destinata a diventare azionista con il 24,5% con la sottoscrizione di 350 dei 500 milioni complessivi dell’aumento di capitale di Verona. Un accordo «che è di lungo termine e dà garanzie al territorio e a tutti gli stakeholder della compagnia», dice.
Assimoco Assolo Moderato è un contratto di assicurazione sulla vita di tipo misto a premio unico, con adeguamento annuo del capitale. La polizza vita è dedicata a chi desidera investire nel medio o nel lungo periodo scegliendo un orizzonte tra un minimo di 10 anni e un massimo di 25 anni, e presenta un profilo di rischio basso. Il prodotto è distribuito dalle Banche di Credito Cooperativo, Casse Rurali e Artigianali e dalle Agenzie Assimoco. Il valore del capitale assicurato dipende dai rendimenti della gestione separata Sereno, da cui annualmente viene effettuato un adeguamento (in aumento o in diminuzione) del capitale assicurato attribuendo al contratto il rendimento certificato della gestione separata, al netto della commissione di gestione pari all’1,30% annuo. Tale adeguamento non resta definitivamente acquisito e non è previsto alcun meccanismo di consolidamento annuo dei rendimenti. Nonostante questo Assimoco Vita garantisce che il capitale da liquidare a scadenza, in caso di riscatto totale o in caso di decesso dell’assicurato, non potrà risultare inferiore al capitale investito al netto dei costi e riscatti parziali.
UnipolSai Risparmio Bonus un piano di risparmio che mira a premiare la fedeltà nei pagamenti nel tempo. Tecnicamente si tratta di una assicurazione di capitale differito con rivalutazione annua, con Bonus, a premio annuo costante con controassicurazione e con coefficiente garantito di rendita vitalizia controassicurata a scadenza. In sostanza l’obiettivo, realizzabile tramite un piano di versamenti annui, è la rivalutazione del capitale iniziale in funzione del rendimento della gestione separata Valore UnipolSai. La misura di rivalutazione annua non può essere negativa ed è pari al rendimento realizzato dalla gestione separata, al netto del rendimento trattenuto dalla società e scontato del tasso tecnico (0%).

  • Alleanza Credem-Fintech D.
Credem diventa partner di Fintech District, la community di riferimento del fintech in Italia, nata per alimentare un ecosistema che supporti la crescita e l’evoluzione del sistema finanziario. L’obiettivo della banca emiliana è quello di continuare a investire nelle attività di open innovation. In questo senso la partnership permetterà al gruppo di essere parte attiva nella community, apportando un effettivo contributo allo sviluppo della conoscenza e all’individuazione delle linee evolutive del settore. Ciò avverrà grazie all’interazione con le altre realtà dell’ecosistema, oltre che favorendo lo scambio di informazioni e dati e aprendosi alla creazione comune di nuovi progetti. «Uno dei nostri obiettivi è creare le condizioni per cui l’innovazione avvenga in azienda e sia il più possibile distribuita», ha precisato Piergiorgio Grossi, chief innovation officer di Credem. «In questo senso la partnership con Fintech District ci permetterà di collegare le tante spinte all’innovazione aperta, presenti in tutto il gruppo Credem, con un ecosistema fatto di startup, realtà innovative e competitor».

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  • L’esperto “Temporali estivi sempre più estremi ma ora i radar ci aiuteranno”
Piove sull’asciutto. I letti dei fiumi, induriti dalla siccità, si sono riempiti in un baleno. «Il terreno non riesce ad assorbire quantità così grandi di pioggia. Ancora peggio se un nubifragio si scatena su una città ricoperta di asfalto», spiega Fausto Guzzetti, direttore dell’ufficio rischi della Protezione Civile. I nubifragi sono più frequenti?«L’aume nto della temperatura è ormai evidente. Un clima più caldo carica di energia l’atmosfera. I nubifragi crescono in numero e intensità». E prevederli è difficile. «Nascono in 15-20 minuti, si formano anche in soli 30 chilometri quadri — un’inezia in termini meteorologici — e scaricano tutta la loro acqua in meno di un’ora. No, non abbiamo i mezzi per prevederli con 12 o 24 ore di anticipo». A che punto è il vostro sistema di allerta meteo? «Partirà a ottobre. Si chiama It Alert. Un messaggio di allarme verrà inviato a tutti i cellulari agganciati alle celle dell’area a rischio».

  • A Milano danni dal maltempo, esondazione del Seveso
Alluvione e danni su Milano e provincia dove ieri la pioggia violenta ha alzato il livello dei fiumi di 3 metri in mezz’ora a Milano. L’esondazione del Seveso ha creato disagi in quasi tutta la Lombardia, con problemi alla viabilità a causa di forti temporali con raffiche di vento ben oltre ai 100 km orari. Da Brescia a Cremona, da Sondrio a Bergamo (dove si sono verificati allagamenti e infiltrazioni all’aeroporto), la pioggia è caduta in grandi quantità dall’alba ma a preoccupare in particolar modo sono stati gli effetti sul Seveso e sul Lambro.

  • Lockdown, effetto covid in banca
  • Rc Auto e viaggi al top dei reclami
Coperture Rc Auto, viaggi e business interruption insieme alle polizze malattia. Sono questi i temi caldi che hanno visto contrapporsi compagnie assicurative e utenti in questo difficilissimo inizio del 2020. Un’impegnativa sfida contro il virus che ha portato anche i dipendenti e i vertici dell’Authority assicurativa a lavorare a distanza (con solo l’1% in presenza). Ma l’attenzione per gli assicurati non è mancata, anzi. «Abbiamo potenziato la capacità di ascolto attraverso il “contact center”», spiega Maria Luisa Cavina, che dallo scorso settembre è capo del Servizio Tutela del Consumatore, con competenze sulla gestione dei reclami, sull’educazione assicurativa e sul nuovo Arbitro per le controversie assicurative di prossima attuazione.