A Cattolica viene attribuito un valore implicito di 934 milioni. Poiché prima dell’annuncio Cattolica valeva in Borsa 602 milioni, Generali paga dunque un premio teorico implicito di circa il 55%. Così, all’annuncio, Cattolica é schizzata in alto, portando la capitalizzazione vicino al valore implicito nell’offerta. Pagare un premio cosi elevato per non avere il controllo è inusuale. Ancora di più se si considera che Cattolica non apporta a Generali prodotti innovativi, senizi o professionalità: anzi, l’accordo prevede che sia Generali a offrire servizi di asset management, riassicurazione, salute e business online a Cattolica. Sembra più una partnership commerciale che un’acquisizione, con tanto di premio. Cattolica non apre nuovi mercati a Generali, avendo solo clienti italiani per di più con oltre 11 70% del premi dal ramo Vita, dalle prospettive non certo brillanti vista la scarsa redditività degli attivi a fronte delle polizze per via dello scenario del tassi negativi o risibili.


Fonte:aflogo_mini