i Anna Messia
L’Ivass ha approvato le delibere dell’assemblea straordinaria di Cattolica Assicurazioni che lo scorso 27 giugno ha dato il via libera all’aumento di capitale di 500 milioni che apre all’ingresso di Generali nel capitale della compagnia. Una manovra chiesta dallo stesso istituto di controllo per aumentare il Solvency II dell’assicurazione veronese, sulla quale pende il ricorso di un gruppo di soci dissidenti che nei giorni scorsi hanno chiamato in causa il Tribunale di Venezia perché a loro dire la delibera presenta «innumerevoli vizi»: un’informativa inadeguata, una tardiva e scarsa comunicazione che ha impattato il voto e una limitazione del diritto di opzione non adeguatamente motivata. La pronucia dell’Ivass, che ha dato il suo disco verde sull’operazione, potrebbe a questo punto ridurre le chance dei ricorrenti. Si vedrà. Intanto ieri Luigi Frascino e Giuseppe Lovati Cottini, soci che nei mesi scorsi avevano chiesto un deciso cambio della governance di Cattolica in contrasto con la gestione della compagnia, hanno dichiarato che l’ingresso di Generali nell’azionariato e la trasformazione in società per azioni rappresentano un’opportunità storica e imperdibile per la valorizzazione di entrambe le compagnie assicurative.
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