Scende a 392 euro il prezzo medio della garanzia RC auto per il primo trimestre del 2020, in diminuzione del 3,4% su base annua (circa 14 euro).

Secondo i dati pubblicati dal Bollettino IPER Ivass la riduzione si riscontra in corrispondenza del crollo delle nuove immatricolazioni (-85%) e dei passaggi di proprietà (-62%) conseguenti all’emergenza sanitaria.

L’analisi mensile evidenzia infatti che il prezzo effettivo per la RC auto si è contratto a marzo del 5,2%, mentre nei mesi di gennaio e febbraio si era ridotto rispettivamente del
2,6 % e del 2,8%, mentre il numero delle polizze in essere diminuisce a marzo del 20 per cento (la consistenza del parco assicurato è stabile nei primi due mesi dell’anno).

Il livello dei prezzi del primo trimestre incorpora quindi i primi effetti dell’epidemia
e dell’emergenza sanitaria da SARS-CoV-2. L’epidemia ha avuto un effetto indiretto sui prezzi riconducibile, sostanzialmente, all’andamento dei “nuovi rischi” che risulta in forte
calo su base annua (-26 per cento contro -6 per cento dei “rischi pre-esistenti”).

L’incremento della riduzione del prezzo medio nel primo trimestre 2020 è trainato dalla flessione dei nuovi rischi – in ragione del maggior costo connesso a tali contratti.
I nuovi rischi, mediamente pù costosi, hanno subito una riduzione di prezzo pari al -4,9
per cento (contro -2,6 per cento dei rischi pre-esistenti, su base annua).

Sulla base dei dati pubblicati dal MIT5 l’Istituto evidenzia che l’assottigliamento dell’insieme dei “nuovi rischi” riscontrato nel mese di marzo 2020 è determinato dal mancato apporto delle nuove immatricolazioni (-85 per cento) e parallelamente dal calo dei passaggi di proprietà (-62 per cento).

RC auto

La dispersione dei prezzi rispetto al valore medio, espressa dalla deviazione standard, è pari a 182 euro, la misura percentuale – espressa dal coefficiente di variazione – è pari al 46,6 per cento.

Prosegue la riduzione dell’eterogeneità dei prezzi: la deviazione standard è diminuita del -2,7 per cento su base annua. Lo scarto percentuale tra il novantesimo percentile e mediana è stabile (+0,02 per cento); al contrario, lo scarto tra mediana e decimo percentile è positivo e in aumento su base annua (+1,9 per cento).

I prezzi della garanzia RC auto continuano ad essere molto eterogenei tra le province: il
differenziale di premio tra Napoli e Aosta è pari a 222 euro (468 euro rispetto a 246 euro), anche se in flessione del -5,7% su base annua. Nell’ultimo anno sull’intero territorio italiano non vi sono stati aumenti del premio medio, tuttavia al Sud il livello medio dei prezzi è ancora generalmente superiore rispetto al resto del Paese.

In oltre metà delle province (68 su 107) le diminuzioni di prezzi sono superiori al 2 per cento; 3 province presentano riduzioni superiori al 6 per cento (Crotone, Vibo Valentia e Caltanissetta).
Il rafforzamento del trend di diminuzione dei prezzi è evidente dal raffronto con le variazioni percentuali dell’anno precedente quando si riscontravano lievi aumenti di prezzo in circa un terzo delle province (33 su 107 – situate al Nord e al Centro Italia).

Dal Bollettino statistico emerge anche che il 50% degli assicurati paga meno di 352 euro e il 10% meno di 219 euro e gli assicurati di età inferiore a 25 anni in classe (CU) 1 pagano 275 euro in più rispetto agli assicurati di età compresa tra i 45 e i 59 anni e 290 euro in più rispetto agli ultrasessantenni.

Il 22,2 per cento delle polizze stipulate nel primo trimestre del 2020 prevede una clausola con effetti di riduzione del premio legata alla presenza di scatola nera. Dopo la forte crescita del biennio 2015-2016 (circa 3 punti percentuali per anno) la diffusione del dispositivo telematico si è consolidata con incrementi più modesti (circa 1 punto per anno) ma costanti. Il tasso di penetrazione della scatola nera è eterogeneo nelle province e mostra una forte correlazione con il prezzo medio. La percentuale di contratti con black box a Napoli è più di 3 volte quella riscontrata a Milano ( 57,2 per cento contro 16,2 per cento).

La provincia che registra il maggior incremento della scatola nera è Verbano-Cusio-Ossola (+4,3 per cento su base annua); altre cinque province (Reggio di Calabria, Prato, Trapani, Catanzaro, Matera) registrano percentuali in aumento di oltre 3 punti. La differenza tra Napoli e Milano circa la penetrazione della scatola nera è aumentata progressivamente dal 2015 (40 punti percentuali nel 2020).

Sul sito Ivass il Bollettino e le tavole statistiche.