La crisi generata dalla pandemia di coronavirus ha aumentato la fragilità finanziaria delle famiglie. Dopo l’emergenza Covid-19 sono aumentate di 12 punti percentuali le famiglie che dichiarano di non riuscire ad arrivare alla fine del mese: se prima della pandemia erano pari al 46%, adesso si attestano al 58%. Ciò significa che circa 6 famiglie su 10 ritengono di essere in maggiore difficoltà a seguito dell’emergenza Covid-19. Tre famiglie su 10 avrebbero difficoltà a reperire 2 mila euro entro un mese per affrontare una spesa imprevista, come ad esempio la riparazione dell’auto, l’acquisto inaspettato di un elettrodomestico, una spesa medica o emergenze simili. La situazione migliora quando si dispone di un’elevata conoscenza finanziaria che aiuta ad essere finanziariamente meno fragili, ossia capaci di fronteggiare meglio le difficoltà. Infatti, il 27,7% di coloro che ritengono di possedere un livello elevato di conoscenze finanziarie di base riuscirebbe ad arrivare facilmente alla fine del mese, nonostante la crisi attuale, contro il 12% di chi si reputa sprovvisto di adeguate conoscenze. Sono questi i principali dati emersi dall’indagine «Emergenza Covid-19: gli italiani tra fragilità e resilienza finanziaria», condotta dalla Doxa per il Comitato Edufin presso la Consob.

Le fasce di popolazione che non riescono ad arrivare alla fine del mese a seguito dell’emergenza Covid-19 sono soprattutto quelle residenti nel Sud Italia o nelle isole (65%), le donne (61%) e coloro che hanno un basso grado d’istruzione (65%).

Tra gli italiani che avrebbero difficoltà a reperire risorse (30,7%) ci sono soprattutto i giovani con un’età compresa tra i 18 e i 34 anni (38,9%), le donne (38,5%), i residenti al Sud e nelle Isole (33,8%) e coloro che hanno un basso livello d’istruzione (35,8%). Disporre di solide conoscenze finanziarie può però fare la differenza: il 49,5% di coloro che dichiarano di possederle sarebbe capace di affrontare una spesa improvvisa di 2mila euro, contro il 27,7% del campione meno alfabetizzato. A questo si aggiunge che il 63% degli intervistati con un basso livello di cultura finanziaria ha difficoltà ad arrivare a fine mese contro il 43,8% di coloro che sostengono di possedere elevate conoscenze finanziarie. Le famiglie italiane presentavano una debolezza finanziaria già prima della crisi: più di un terzo dei nuclei familiari (36,6%) non avrebbe avuto le risorse per affrontare la mancanza di reddito per un periodo superiore ai due mesi.

Se si prendono in considerazione le fonti di informazione normalmente consultate per le decisioni economico-finanziarie dalle famiglie, dall’indagine è emerso che il 48% di queste attinge alle fonti istituzionali e il 21% ammette di non informarsi. Gli strumenti di sostegno al reddito varati dal governo per contenere gli effetti della crisi legata al Covid-19 sono invece noti. Almeno 7 italiani su 10, senza particolari variazioni per classi di genere, istruzione, età e provenienza geografica, sono informati sugli aiuti pubblici che lo Stato ha messo a disposizione. L’indagine conferma, infine, la bassa alfabetizzazione finanziaria degli italiani: meno di un terzo degli intervistati (29%) conosce i concetti di base della finanza,.

«L’indagine», spiega Annamaria Lusardi, direttore del Comitato Edufin, «dimostra la stretta correlazione tra alfabetizzazione finanziaria e capacità di far fronte a momenti di crisi e di difficoltà: chi ha maggiori conoscenze dei concetti finanziari di base sa affrontare meglio uno shock grande ed improvviso, come quello dovuto alla pandemia, fronteggia meglio situazioni di stress economico e risulta in definitiva avere un maggior grado di resilienza». «Per questo», conclude Lusardi, «è necessario rafforzare e mettere a sistema le iniziative volte ad aumentare le conoscenze finanziarie degli italiani.

Il Comitato ha intrapreso questa strada elaborando un programma di attuazione della strategia nazionale per l’educazione finanziaria e avviando, attraverso il proprio portale quellocheconta.gov.it e il Mese dell’educazione finanziaria, vaste campagne di sensibilizzazione e informazione sui temi della finanza personale».

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