L’assemblea degli azionisti di Cattolica ha approvato la trasformazione in società per azioni (Spa), condizione necessaria per finalizzare l’accordo con Generali, che rileverà il 24,4% del capitale attraverso un aumento di capitale riservato.

La trasformazione in Spa è stata approvata dai soci con una maggioranza del 71% insieme ad alcune modifiche statutarie. All’assemblea, che si è svolta attraverso il rappresentante unico, hanno partecipato 2722 soci, pari al 14,96% del capitale sociale. Via libera anche alla nomina in consiglio dell’attuale direttore generale, Carlo Ferraresi, destinato a diventare amministratore delegato.

Le modifiche statutarie proposte saranno efficaci, secondo la disciplina transitoria approvata, solo dopo l’autorizzazione da parte di Ivass e la conseguente iscrizione nel Registro delle Imprese, data dalla quale, per quel che riguarda la delibera di trasformazione, decorrerà il termine di 15 giorni per l’eventuale esercizio del diritto di recesso da parte dei Soci che non abbiano concorso all’approvazione della medesima deliberazione, alle condizioni già indicate.

Ora si potrà procedere a quanto previsto dall’Accordo Quadro con Assicurazioni Generali.

“Cogliamo con soddisfazione”, ha commentato il presidente di Cattolica, Paolo Bedoni, “l’esito della votazione dell’assemblea dei soci, che ha approvato a larga maggioranza la proposta del consiglio di amministrazione. La delibera conferma ancora una volta lo spirito di responsabilità, la propensione all’innovazione e la capacità di assumere decisioni rilevanti dei soci di Cattolica Assicurazioni”.

“Con questo passaggio storico”, ha aggiunto Bedoni, “prosegue così il percorso di riforme intrapreso dalla società oltre 20 anni fa volto a renderla sempre più competitiva e al passo con le best practice del settore assicurativo. La votazione permetterà alla compagnia di essere sempre più forte sul mercato, solida e proiettata verso il futuro attraverso l’alleanza strategica con un player di grande rilievo quale è Generali. Tutto ciò senza rinunciare”, ha concluso, “anche attraverso la fondazione Cattolica, ai propri valori, alla propria identità e al radicamento sul territorio”.

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