Si è tenuta giovedì 2 luglio l’Assemblea di ACB, Associazione di Categoria Brokers di Assicurazioni, realizzata – date le circostanza legate al Covid-19 – in web conference con un collegamento che ha raggiunto la platea degli associati, gli ospiti presenti per la tavola rotonda e i membri del Consiglio Direttivo.

Il presidente Luigi Viganotti, nei suoi saluti iniziali, aprendo l’Assemblea Annuale dell’Associazione, ha voluto sottolineare la modalità on line, che è stata presa in considerazione a causa del particolare momento storico che il nostro Paese sta attraversando a causa della Pandemia e che anche il mondo assicurativo ha dovuto considerare nella gestione quotidiana della sua operatività.

Ancora una volta si è affermata la centralità del broker e la sua necessaria crescita professionale, tramite la formazione sempre più specializzata, e un diverso rapporto che verrà a crearsi con il cliente.

La prima parte dell’Assemblea ha affrontato i dati relativi alla categoria degli intermediari.
Sono stati ricordati gli interventi e le azioni che l’Associazione ha attuato, oltre
all’assistenza agli associati, all’organizzazione di tutte le attività esterne e agli incontri dedicati agli associati.

Nello svolgimento della tavola rotonda “Quale futuro per il mercato assicurativo. Le possibili evoluzioni del nuovo mercato post Covid: progresso e crescita” sono intervenuti i due Vice Presidenti di ACB, Luciano Lucca e Marisa Abbati, insieme a Davide Vacher, membro della Giunta Esecutiva, e agli avvocati consulenti dell’Associazione, Carlo Galantini e Andrea Maura.

Il presidente Viganotti ha ribadito la sua idea di intermediario come “consulente globale” alla ricerca dei rischi e delle soluzioni da proporre non solo agli assicurati ma anche agli assicuratori, quindi una figura centrale all’interno del mercato assicurativo, un messaggio chiaro per tutti coloro che vogliono fare parte del cambiamento.

I singoli partecipanti, durante i loro interventi si sono alternati nell’approfondimento dei temi della Home Insurance e dei rapporti con le Compagnie, con il possibile rischio della disintermediazione, delle nuove modalità della comunicazione con l’implementazione e l’utilizzo del digitale nella nostra quotidianità e del conseguente rischio cyber, dei cambiamenti degli appalti pubblici tra le innumerevoli e nuove normative da rispettare.

Tutti gli intervenuti hanno convenuto sulla necessità di una nuova figura di broker che ancora una volta dovrà essere un consulente e un consigliere per il cliente finale per soddisfare tutte le sue richieste e necessità.

La chiusura della tavola rotonda è stata affidata a Luciano Lucca, Vicepresidente ACB, che in un futuro prossimo vede un broker più tecnologico, più consulenziale e non solo distributore, un broker in grado di esprimere una capacità propositiva per affermare con consapevolezza il suo ruolo indipendente sul mercato, con il rafforzamento dell’aggregazione per avere più successo e soprattutto presentando “qualità nelle proposte” e questa sarà la differenza per essere vincente.

ACB