Il 6% del parco veicoli circolante immatricolato prima del 1992
di Maicol Mercuriali
L’auto Zhigulì, prodotta da Lada-Vad, continua a circolare sulle strade della Federazione Russa e nei Paesi ex Urss
La Zhigulì è un emblema dell’Unione sovietica a quattro ruote, un po’ come la Fiat 500 è il simbolo del boom economico italiano. La popolare auto prodotta dalla Lada-Vaz nel quartier generale di Togliatti, la città russa sul Volga dedicata al leader comunista italiano, è un pezzo da collezione anche se sulle strade della Federazione continuano a circolare assieme alle Moskvich, Uaz, Volga. In totale parliamo di circa 2,5 milioni di veicoli di sovietica memoria, cioè vetture immatricolate prima del 1992. Il dato è stato diffuso ieri da Autostat, agenzia sul mercato automobilistico russo, che in un report ha fotografato la dimensione del parco auto sovietico nella Federazione. Tante altre auto di questo tipo sono ancora in circolazione nei Paesi ex Urss, dalla Bielorussia al Kazakhstan.
Le auto sovietiche ancora in circolazione rappresentano il 6% della flotta automobilistica russa aggiornata al 1° gennaio di quest’anno, ha spiegato l’agenzia. Il marchio Lada, con Zhiguli, Samara e Niva, copre circa l’80% di queste macchine. A seguire ci sono i modelli della Moskvich, con 228mila veicoli e al terzo posto le 70mila auto della Zaporozhets (le celebri Zaz, modelli che hanno segnato la motorizzazione di massa) vetture assemblate nell’allora Repubblica socialista sovietica dell’Ucraina. A scorrere questa speciale classifica ci sono poi Gaz e Uaz, con rispettivamente 58mila e 57mila unità, poi le 44mila auto di Izh, mentre Oka, tra gli ultimi modelli progettati in Urss, è ancora presente con circa 4500 esemplari.
Dai pezzi da collezione al futuro dell’automotive: Yandex, il Google russo, sta lavorando sodo sui veicoli a guida autonoma. A giugno il colosso dell’Ict ha testato le sue prime cinque auto senza pilota sulle strade di Mosca e, come ha riportato l’agenzia Tass, altre dozzine di vetture a guida autonoma sono in attesa di ricevere il via libera per essere testate in altre parti della Russia. Entro la fine dell’anno, ha spiegato la società, Yandex punta a mettere in strada più di 100 veicoli a guida autonoma sulle strade di Mosca e in altre aree di prova in Russia. Queste prove sono state autorizzate nel novembre scorso con un decreto dal primo ministro Dmitry Medvedev e dureranno sino al marzo 2022.
Il settore automobilistico in Russia nel 2018 è cresciuto del 13,3% facendo registrare la vendita di 1,7 milioni di auto; ma nel 2019, ha rilevato Autostat, è previsto un rallentamento del mercato. Stanno diminuendo il numero delle concessionarie, arrivate a 3.376, il dato più basso degli ultimi 8 anni: nel 2014 si era toccato il picco di 4.092 aziende di questo tipo e da allora si è registrato un calo del 17,5%.
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