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Multa di 183,4 milioni di sterline (circa 204 milioni di euro) a British Airways per la fuga di dati del settembre 2018. La sanzione è stata comminata dall’Information Commissioner Office (Ico), l’autorità britannica che si occupa di privacy e di trasparenza degli organi pubblici, a seguito del cyber-attacco, che ha coinvolto 380 mila transazioni. La multa, se confermata, sarebbe la più alta mai comminata nell’Unione Europea per violazioni dei dati, un reato che in base al regolamento Gdpr può essere sanzionato con importi fino a 20 milioni di euro o pari al 4% dei profitti annui della ditta incriminata.
La raccolta netta di risparmio gestito del Gruppo Anima nel mese di giugno 2019, escluse le deleghe assicurative di ramo I, è stata positiva per circa 141 milioni di euro, per un totale da inizio anno negativo per circa 514 milioni di euro.
A fine giugno, spiega una nota, le masse gestite complessive del Gruppo Anima ammontano a oltre 180 miliardi di euro, grazie anche ad una performance ponderata netta positiva dei fondi comuni da inizio anno del +5%.
Unicredit smonta anche l’ultimo pezzo della sua storica partecipazione in Fineco . A due mesi dalla vendita del 17%, dalla quale aveva incassato oltre un miliardo con una plusvalenza di 500 milioni, ieri Piazza Gae Aulenti ha avviato un accelerated bookbuilding sull’ultimo 18,3% in suo possesso (Jp Morgan e Ubs gli advisor).
Dopo essere vissuta a lungo all’ombra di banche tradizionali (prima Bipop Carire, poi Capitalia e infine Unicredit ), per Fineco si apre una nuova fase. Se l’acquisizione da parte di un gruppo internazionale viene giudicata improbabile (anche perché oggi il gruppo capitalizza 6,52 miliardi, quasi 27 volte gli utili annuali), più plausibile è che l’istituto diventi un polo aggregante sotto la regia dell’attuale top management.
Per Unicredit (che ieri in borsa ha perso l’1,8% a 11,35 euro, mentre Fineco è scesa del 3,6% a 10,3 euro) la mossa conferma la strategia di cessione degli asset non core con l’obiettivo di incrementare il buffer patrimoniale. Sebbene la banca abbia già una posizione di capitale robusta (a fine marzo il cet1 era al 12,25%), le nuove munizioni potrebbero servire per accelerare sul processo di derisking che, oltre agli npl, si sta progressivamente allargando anche agli utp. Vero è, in ogni caso, che nei suoi tre anni al vertice di Unicredit , Mustier ha ristretto il perimetro del gruppo.

La soluzione dei problemi per il Boeing 737 Max è ancora lontana e la data di agosto per la ripresa dei voli, fatta circolare un mese fa ora non sembra più in pista, secondo quanto ha detto a Le Monde la società di consulenza Archery Strategy Consulting (Asc). A fine giugno, l’Agenzia federale americana (Faa), durante un test, ha scoperto una nuova anomalia in una scheda controller utilizzata per aggiungere delle funzionalità al sistema di stabilizzazione del 737 Max, il dispositivo Mcas messo in causa nelle due catastrofi, di Lione, a ottobre 2018, e dell’Ethiopian Airways nel marzo 2019 che hanno provocato 346 morti. E di conseguenza il divieto di volare per tutti i 737 Max, fermi al suolo da marzo.
Fineco è diventata, a tutti gli effetti, una banca controllata dal mercato. Unicredit ha deciso di vendere il 18,3% che ancora possedeva nell’istituto guidato da Alessandro Foti, completando il disimpegno progressivo che era iniziato tre anni fa con l’approdo di Jean Pierre Mustier come amministratore delegato. Nel luglio 2016, per reperire risorse necessarie a rilanciare la banca, Mustier aveva messo sul mercato una quota del 10% di Fineco, scendendo al 55,4%. Un sacrificio chiuso al prezzo unitario di 5,40 euro, che aveva consentito di incamerare risorse per circa 330 milioni. L’operazione aveva avuto un seguito in novembre, quando era stata ceduta con le stesse modalità una fetta più consistente, pari al 20%. In quel caso la vendita aveva portato nelle casse di Unicredit un tesoretto di 552 milioni, anche se i titoli, con uno sconto del 5% proposto al mercato, erano stati ceduti a un valore unitario inferiore rispetto alla prima operazione, cioè 4,55 euro.
In Italia, nel primo semestre, sono state formalmente chiuse 420 operazioni di aggregazione, in crescita rispetto alle 333 dello stesso periodo del 2018. Il controvalore è però diminuito del 41% a circa 19 miliardi di euro. I numeri, contenuti in uno studio di Kpmg, evidenziano che «in questo momento storico, contraddistinto da un quadro macroeconomico incerto, elevata instabilità politica e con il ruolo dell’Italia all’interno dell’Unione europea costantemente sotto pressione, sono le grandi operazioni a venir meno». Le operazioni di importo superiore al miliardo sono state quattro rispetto alle dieci.

 

  • MutuiOnline, Santarelli d.g. broking
Alessio Santarelli è il nuovo direttore generale di MutuiOnline per i business tradizionali (mutui, prestiti, assicurazioni) della divisione broking. Il manager proviene da un’esperienza professionale di otto anni in Amazon.
Intanto, dall’Osservatorio mutui di MutuiOnline.it, emerge che nel primo semestre sono notevolmente cresciute le richieste di mutuo ipotecario fatte dagli italiani per l’acquisto della prima casa: sono salite al 53,6% del totale dal 43,2% dell’intero 2018. Un livello che colloca questa voce ai massimi dal 2013.

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  • Maxi furto di farmaci anti tumorali da cella frigorifera
Farmaci tumorali del valore commerciale di 400 mila euro sono stati rubati dalla cella frigorifera dell’ospedale di Rho (Milano). Ad accorgersi del furto sono stati i sanitari, ieri, dopo che la cella era stata rifornita come di consueto venerdì pomeriggio. Secondo quanto rilevato dai carabinieri che indagano sulla vicenda, il portellone della sala medicinali è stato forzato dall’esterno. «Un episodio grave e inquietante» secondo il vicepresidente del Consiglio Regionale, Carlo Borghetti. «In Lombardia la malavita organizzata ha già dimostrato di saper lucrare sul riciclaggio di questi farmaci».
  • Le buone azioni di Donnet valgono 3 milioni
Bene ma non benissimo. Per Philippe Donnet il primo triennio alla guida di Generali si è concluso, sotto il profilo dell’assegnazione gratuita delle azioni come piano di incentivazione, senza raggiungere la lode. Il piano prevedeva infatti un massimo di 250 mila azioni (di cui 50 mila legate ai dividendi) mentre Donnet ne ha portate a casa “solo” 172.508, che ai prezzi attuali fa qualcosina meno di 3 milioni di euro (l’assegnazione è stata fatta ieri). Superata infatti la pre-condizione della soglia “di accesso” di Solvency fissata dal piano, la verifica del Tsr (il ritorno complessivo per gli azionisti, costituito dalla performance di Borsa e dai dividendi distribuiti) ha portato a concludere che Donnet ha fatto molto per la compagnia, ma non ha raggiunto il massimo del risultato ipotizzato dal piano di incentivazione. Insomma, merita un buon voto ma non la lode. Il nuovo piano, appena partito, è ancora più generoso in numero di azioni. Fra tre anni si vedrà se sarà riuscito a centrare il 100% dei target massimi.
  • Unicredit accelera l’uscita da Fineco e vende l’ultimo 18,3%
Pochi giorni fa ha compiuto i suoi primi cinque anni al listino, dopo che Unicredit l’aveva collocata in Borsa. Ieri la tappa finale: l’uscita completa della banca guidata da Jean Pierre Mustier dal capitale Finecobank, con la cessione del 18,3% rimasto. In parte una sorpresa, così presto: quando, il 7 maggio scorso, Unicredit aveva fatto una mossa identica – aveva venduto il 17% di Fineco con il meccanismo dell’ Abb (un mandato alle banche d’affari di cercare compratori tra gli investitori istituzionali) – si era impegnata a non vendere altre azioni per 120 giorni. Ma c’è sempre la possibilità che le banche collocatrici accettino di rinunciare al periodo di sospensione, ed è quello che è successo ieri. Altri pacchetti di titoli, complessivamente il 30% , erano stati ceduti nel 2016, con un incasso vicino ai 900 milioni.

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  • Zurich, Molteni coo per l’Italia
C’è un nuovo arrivo ai vertici della divisione italiana del gruppo assicurativo svizzero Zurich. Arriva dal gruppo Allianz Andrea Molteni, vent’anni di esperienza nel settore assicurativo e finanziario a livello internazionale, esperto di programmi di trasformazione e innovazione tecnologica: sarà il nuovo chief operations officer (coo). Dal 2013 Molteni era al vertice di Allianz partner come Head of organizational management nelle sedi di Monaco di Baviera e di Parigi

  • Auto elettriche in accelerazione: il mercato Italia cresce del 120%

La mobilità a quattro ruote continua a cambiare in Europa, puntando sempre di più su motorizzazioni elettrificate. La spinta a questa transizione, che modificherà in maniera radicale il mercato e il tessuto industriale automotive, arriva principalmente dalle restrizioni imposte dai governi più che da una reale esigenza degli automobilisti nonostante una crescente attenzione ambientale. I numeri però parlano chiaro e indicano che il cambiamento è già in atto. Passando alle immatricolazioni in Europa e nei paesi Efta, come riportato dal Centro Studi Fleet&Mobility su dati Anfia/Acea, le auto elettriche sono cresciute nel primo trimestre 2019 dell’88% rispetto allo stesso periodo dodici mesi prima. E in Italia, sulla base di numeri comunque esigui nel cumulato dei sei mesi sulle elettriche pure, le cosiddette Bev, la crescita è stata del 120% e nel mese di giugno addirittura del 225%. In rialzo a giugno (+18,3%) anche le ibride (in tutte le declinazioni: leggero, tradizionale e ricaricabile) che nei primi sei mesi registrano un progresso del 30,2per cento. Nonostante un tasso di crescita crescita degna del boom economico, le auto a zero emissioni restano in Europa una nicchia del mercato con un 2% complessivo sul totale delle nuove immatricolazioni.

 

  • Anima, la raccolta torna positiva a giugno
La raccolta netta di risparmio gestito di Anima(escluse le deleghe assicurative di ramo I) nel mese di giugno 2019 è stata positiva per circa 141 milioni di euro nel mese di giugno, per un totale da inizio anno che resta negativo per 514 milioni. Le masse gestite complessive del gruppo ammontano a oltre 180 miliardi, grazie anche ad una performance ponderata netta positiva dei fondi comuni da inizio anno del +5%.
  • Andrea Molteni in Zurich Italia
Zurich Italia si rafforza con l’inserimento di Andrea Molteni nel ruolo di chief operations officer. Proveniente dal gruppo Allianz, vanta oltre vent’anni di esperienza in contesti internazionali nel settore assicurativo e finanziario.