Le proposte Lapet sulla previdenza dei lavoratori afferenti alla legge 4
Accesso libero ai professionisti non ordinistici
di Lucia Basile

Welfare e previdenza a tutela degli iscritti alla gestione separata Inps. In modo particolare in ambito previdenziale va ricordato quanto la Lapet si sia sempre schierata contro l’aumento ingiustificato delle aliquote, come dimostrano gli interventi nelle sedi istituzionali competenti. «Un impegno che, di fatto, ha contribuito a fissare l’aliquota contributiva al 25% per i professionisti iscritti alla gestione separata Inps anche per il 2019. Oggi quindi, certi che le aliquote contributive non potranno più aumentare, torniamo a suggerire la necessità di intervenire per dare certezze sulle future prestazioni pensionistiche. Ricordo la proposta di legge presentata nella scorsa legislatura che prevedeva l’accorpamento con l’inclusione dei professionisti di cui alle legge 4/2013 nelle casse private e che auspico possa essere uno degli impegni dell’attuale governo» ha commentato il presidente nazionale Lapet Roberto Falcone. Per ciò che attiene poi le misure di welfare, i tributaristi pongono l’accento in modo particolare sulle indennità di malattia e infortunio, degenza ospedaliera, maternità, gravidanza, congedo parentale regolate dall’Inps in coerenza con quanto disposto dalla legge 81/2017 «Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l’articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato» (cosiddetto jobs act del lavoro autonomo).

«Si tratta di importanti riconoscimenti che viaggiano nella direzione che da anni suggeriamo al fine di vedere riconosciute sempre più tutele ai lavoratori e lavoratrici autonome» ha ricordato Falcone. Entrando nel dettaglio delle misure citate, in caso di malattia o infortunio di gravità tale da impedire lo svolgimento della attività lavorativa per oltre sessanta giorni, è prevista la sospensione del versamento dei contributi previdenziali e dei premi assicurativi. Ulteriore novità quella che prevede l’equiparazione dei periodi di malattia, certificata come conseguente a trattamenti terapeutici di malattie oncologiche, o di gravi patologie cronico-degenerative ingravescenti, alla degenza ospedaliera. In tal senso l’Inps è intervenuto ulteriormente a stabilire in apposito elenco le patologie che comportano una inabilità lavorativa temporanea del 100%. Sul fronte maternità poi, spetta alle lavoratrici di percepire l’indennità per i due mesi antecedenti la data del parto e per i tre mesi successivi a prescindere dall’effettiva astensione lavorativa anche in caso di parto prematuro, oltre alla possibilità di fruirne in maniera flessibile. Per quanto riguarda il congedo parentale, l’apposita circolare dell’Inps sottolinea il diritto al trattamento economico per un periodo massimo complessivo, per entrambi i genitori, pari a sei mesi fruibile entro i primi tre anni di vita o dall’ingresso in famiglia o in Italia del minore in caso di adozione/affidamento nazionale o internazionale. Occorre altresì ricordare l’importanza di alcuni interventi in materia, di fatto però, ancora in attesa di attuazione. È infatti ampiamente scaduta la delega al governo prevista nello jobs act del lavoro autonomo ad adottare uno o più decreti legislativi per il riassetto delle disposizioni vigenti in materia di sicurezza e tutela della salute dei lavoratori applicabili agli studi professionali. Lo stesso dicasi per la delega in materia di sicurezza e protezione sociale dei professionisti iscritti alla gestione separata Inps. Inattuata è altresì la norma relativa alla costituzione del tavolo presso il ministero del lavoro e delle politiche sociali al fine di mantenere un confronto permanente sul lavoro autonomo, composto da rappresentanti designati dal ministero, nonché dalle associazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro e dalle associazioni di settore comparativamente più rappresentative a livello nazionale, con il compito non solo di formulare pareri ma anche fornire indirizzi operativi in materia di politiche del lavoro autonomo con particolare riferimento alla previdenza, welfare e formazione professionale. «Tale tavolo ci potrà consentire di avere un luogo istituzionale in cui costantemente poter avanzare le nostre proposte. Mi riferisco, solo per citarne una, in caso di malattia grave, oltre alla sospensione del pagamento dei contributi previdenziali e assicurativi, alla necessità che sia prevista anche la sospensione del pagamento delle imposte. Sono convinto che ancora una volta la nostra caparbietà sarà premiata», ha concluso Falcone.
© Riproduzione riservata

Fonte: