Manulife Financial Corp fa business in Asia da oltre un secolo, ma finora non ha mai messo piede in India. Finora, perché per il colosso canadese è arrivato il momento di aprire le porte a Nuova Delhi. La settimana scorsa Manulife ha infatti annunciato una joint venture con la società indiana Mahindra & Mahindra Financial Services Ltd., che conta oltre 6 milioni di clienti e asset gestiti superiori agli 8,5 miliardi di dollari. L’investimento iniziale di Manulife è contenuto (35 milioni di dollari), i canadesi si aspettano molto dall’associare, a livello locale, il proprio brand a quello di Mahindra.

Nel corso di una intervista rilasciata a Bloomberg, il Ceo di Manulife, Roy Gori, ha detto che “l’India diventerà parte significativa del nostro business asiatico, nei prossimi 10-20 anni”. Se è vero che non ha parlato degli obiettivi chiave attesi dalla joint venture, Gori ha detto che l’India sta per entrare “in maniera significativa” nei piani di Manulife per il continente asiatico, che potrebbero comprendere nuovi prodotti e servizi: “In questa prima fase ci interessa esclusivamente l’attività di asset management. Vogliamo essere certi di poter  cogliere le opportunità offerte dal mercato, prima di allargare il perimetro delle nostre attività”.

Manulife è in Asia dal 1897, quando l’assicuratore ha venduto la sua prima polizza nella regione, a Shanghai. Ora è presente in più di una dozzina di mercati asiatici, con oltre 11.000 dipendenti e oltre 80.000 intermediari che offrono prodotti assicurativi, soluzioni di gestione patrimoniale e servizi di gestione patrimoniale. Il patrimonio gestito da Manulife in Asia ammontava a 147 miliardi di dollari al 31 marzo 2019.