La distrazione rappresenta una delle cause principali di incidenti stradali in Italia: il 40,6% mette l’utilizzo di device elettronici (sms, social media, controllo delle mappe su smartphone) al primo posto tra le maggiori fonti di preoccupazioni circa il comportamento degli altri conducenti al volante. A seguire la guida in stato di ebrezza o sotto l’effetto di stupefacenti (35,1%), mentre il 23,2% è preoccupato da stili di guida pericolosa, come l’eccesso di velocità, la frenata brusca, o il cambio repentino di corsia.

E’ quanto emerge dalla ricerca ‘Connected Insurance Italy Market Survey 2019’ – realizzata daCambridge Mobile Telematics – che analizza il comportamento di guida degli automobilisti italiani e l’atteggiamento nei confronti della telematica basata su mobile.

L’analisi realizzata da CMT ha posto sotto la lente d’ingrandimento i fattori di distrazione al volante e le maggiori preoccupazioni degli italiani in termini di sicurezza stradale.

A confermare queste preoccupazioni, la frequenza con la quale è possibile incontrare automobilisti alle prese con il proprio smartphone: il 57% afferma infatti di imbattersi quotidianamente in conducenti al telefono durante la guida. Solo il 3% dichiara di vedere raramente utilizzare cellulari al volante.

Le stesse persone che si lamentano degli altri guidatori pericolosi riconoscono di essere a loro volta distratte. Il cellulare torna a essere il principale colpevole, il 56% degli intervistati dichiara di distrarsi a causa di telefonate o messaggi, tra cui sms o chat, a seguire altre disattenzioni causate da smartphone, come l’impostazione delle mappe di navigazione (11%), oppure, fattore ancora più preoccupante, la visualizzazione di video durante la guida (9%). La ricerca mostra quindi come il 75.6% delle distrazioni al volante siano causate dall’utilizzo di smartphone.

Per quanto riguarda i comportamenti al volante, i dati raccolti da CMT negli Stati Uniti hanno dimostrato che il 35% di tutti i percorsi include una disattenzione telefonica. A 80 km/h, questa distrazione è ancora presente nel 31% dei viaggi, con una durata media di 23 secondi. Di conseguenza, il 52% degli incidenti coinvolge una guida distratta

Nonostante il 96% degli intervistati ammetta di essere a conoscenza delle Norme della Strada che vietano l’uso di smartphone alla guida, ciò non ne influenza l’uso al volante.

Il mercato della telematica in Italia conta il numero più alto di polizze, ciò nonostante, il 40% degli intervistati non ha mai sentito parlare di telematica o programmi di assicurazione auto i cui i premi sono basati sullo stile di guida del conducente. Il 63,5% però sottoscriverebbe una polizza simile, segno dell’apertura nei confronti del settore, mentre, il 50,8% scaricherebbe un’applicazione in grado di tenere traccia della propria guida per due settimane al fine di ottenere un preventivo personalizzato.

Mentre buona parte degli intervistati prenderebbe in considerazione un’assicurazione connessa per ottenere uno sconto sul premio assicurativo (32,6%), secondo il 65,8% degli automobilisti italiani i servizi di sicurezza aggiuntivi rappresentano la motivazione principale per sottoscrivere un nuovo programma assicurativo. Questi servizi includono premi, assistenza stradale, monitoraggio familiare o eCall.

Il 92% degli intervistati ritiene inoltre molto importante monitorare la sicurezza della propria famiglia attraverso l’uso di applicazioni mobili.