di Elena dal Maso
I fondi di intelligenza artificiale targati Ram Active Investments sono arrivati in Italia. Lo scorso novembre Mediobanca aveva acquisito il 69% della boutique di Ginevra nata nel 2007, che gestisce 4,2 miliardi di euro. E ieri la controllata CheBanca! ha presentato la famiglia di prodotti che hanno avuto il via libera in Italia per la distribuzione. I fondi abbinano un algoritmo proprietario e segreto elaborato dal team di Thomas de Saint-Seine, ceo e partner, oltre che equity fund manager, che acquista e vende titoli sia azionari che obbligazionari sulla base delle caratteristiche fondamentali incrociate con i big data rilevati quotidianamente. Lo scopo è generare alpha (ossia sovrarendimento) tenendo sotto controllo la volatilità. Gli specialisti aggiornano il software e sarà quest’ultimo poi a effettuare le operazioni sul mercato.
L’obiettivo di Ram è sfruttare in maniera più continuativa le inefficienze dei mercati azionari. L’attività di gestione avrà anche il supporto di Mediobanca sgr. I prodotti di A.i hanno di solito una posizione di prezzi intermedia fra i gestori umani attivi e i fondi passivi o indice. I portafogli ruotano in media ogni sei settimane. Alcuni di questi prodotti possono andare short su azioni e bond, caso ancora abbastanza inusuale nel mondo dell’intelligenza artificiale. La distribuzione, hanno spiegato Alessandro D’Agata, direttore generale di Che Banca!, e Marco Parini, cio, per ora avverrà attraverso i canali della banca, non è però escluso che a breve sia allargata anche altre realtà in Italia.
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I fondi Ram possono essere acquistati direttamente dai clienti di Che Banca! via internet o tramite il private banker, tuttavia sono stati pensati espressamente per la parte wealth, della quale fanno parte circa 6 mila clienti che hanno affidato all’istituto consistenze patrimoniali superiori al mezzo milione di euro e dai quali proviene il 23% dell’intera raccolta (22 miliardi complessivi a fine giugno, suddivisi fra 800mila risparmiatori). I clienti wealth «possono infatti fruire di una maggiore articolazione delle strategie, ad esempio con sistemi di gestione più particolari» come quelli di Ram, ha spiegato D’Agata. «Il cliente prima di tutto non vuole perdere», sottolinea Parini. «Per questo motivo, sono fondamentali le strategie che nei momenti di picco della volatilità del mercato riescono a minimizzare il rischio». (riproduzione riservata)
Fonte: logo_mf