di Simona D’Alessio

Casse di previdenza «corteggiate» dal governo (che manifesta «grandissima attenzione» verso il settore), con l’obiettivo di un più intenso coinvolgimento nelle operazioni finanziarie a sostegno del sistema-paese. All’indomani dell’annuncio del ministro del lavoro Luigi Di Maio di voler dar vita ad una «piattaforma pubblica che ne agevoli «l’aggregazione» con i Fondi pensione per stimolarne gli investimenti nel tessuto produttivo nazionale (si veda ItaliaOggi di ieri), un’altra esponente dell’esecutivo ha tirato la volata al progetto: «La struttura e la sicurezza di alcune risorse, come quelle delle Casse di previdenza, che hanno delle regole precise, permettono di esser sicuri che, quando si utilizzano, andranno veramente a finire nell’economia reale del paese», ha affermato il viceministro dell’economia Laura Castelli, partecipando, ieri mattina, a Roma, al convegno promosso dal Consiglio nazionale dei commercialisti sull’azionariato attivo e sulle opportunità per i professionisti; a «plaudere» alle esternazioni di Di Maio e di Castelli è stato il numero uno della Cassa forense Nunzio Luciano, augurandosi che «si possa aprire un percorso di collaborazione per lo sviluppo dell’Italia», ma pure che «si possa discutere dei gravosi oneri fiscali cui siamo soggetti nella nostra attività di investitori istituzionali, non speculativi».

I commercialisti, nel frattempo, sono propensi a sfruttare, ha detto il presidente nazionale Massimo Miani, le potenzialità della direttiva europea 2017/828 sui diritti degli investitori (che «presumibilmente, entrerà in vigore da noi a metà dell’anno prossimo»), i quali potranno così «partecipare alle decisioni assunte nelle società quotate in borsa», mentre ci sarà «una maggiore trasparenza nella redazione dei documenti di carattere economico-finanziario». Il piano dell’azionariato attivo, con l’immissione di risorse per incentivare la presenza dei commercialisti nelle società quotate, nelle quali potrebbero ricoprire il «ruolo di amministratori indipendenti, o di componenti dell’organo di controllo», ha sostenuto il consigliere segretario Achille Coppola, «riteniamo possa e debba coinvolgere le nostre Casse previdenziali» (la Cnpadc dei dottori commercialisti e la Cnpr dei ragionieri), nonché i Fondi pensione. E, in linea con tale orientamento, il vertice di Assoprevidenza Sergio Corbello ha siglato un’intesa con l’Ordine per la promozione di un «Decalogo dell’azionista attivo per gli investitori istituzionali», vademecum per muoversi (da protagonisti, non da spettatori) nelle società quotate.

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