Al 31 dicembre 2017 sono iscritti nel RUI 228.676 intermediari italiani, oltre a 8.211 intermediari esteri iscritti nell’Elenco Annesso (a fine 2016 erano rispettivamente 236.597 e 8.053).

Il numero di agenti e broker continua a diminuire: nell’ultimo triennio si passa dai 40.162 del 2015, ai 35.554 del 2016, ai 34.277 del 2017. Tale contrazione è in parte dovuta all’azione di monitoraggio sul possesso dei requisiti per l’iscrizione in capo agli intermediari, con conseguente cancellazione massiva per perdita dei requisiti (soggetti non operativi o in ritardo con i pagamenti del contributo di vigilanza).

La regione con maggiore presenza di intermediari (agenti e broker) si conferma la Lombardia; seguono Lazio, Piemonte, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Campania e Sicilia. La fig. I.12 presenta la distribuzione nelle regioni italiane del numero di intermediari per miliardo di euro di PIL, con la distinzione tra agenti e broker. In termini relativi, gli agenti sono numerosi in Umbria, Molise, Basilicata e Calabria e i broker in Liguria, Lazio e Campania.

I dati di genere sulla ripartizione degli intermediari (persone fisiche) iscritti al 31 dicembre 2017 nelle sezioni A e B del RUI (in tav. I.13 sono definite anche le classi di età) indicano che la professione di intermediario è tuttora caratterizzata da una forte prevalenza della componente maschile (78%). Il dato è rimasto invariato rispetto al 2016.

Fonte: IVASS, Relazione sull’attività svolta dall’Istituto nel 2017