Secondo i dati rilevati dall’Istat, nel 2016, le circostanze accertate o presunte dagli organi di rilevazione, alla base degli incidenti stradali con lesioni a persone, sono sostanzialmente invariate rispetto all’anno precedente.

Nell’ambito dei comportamenti errati di guida, la distrazione, il mancato rispetto delle regole di precedenza e la velocità troppo elevata sono le prime tre cause di incidente (escludendo il gruppo residuale delle cause di natura imprecisata).

I tre gruppi costituiscono complessivamente il 41,5% dei casi. Si precisa che la rilevazione condotta dall’Istat include solo le circostanze accertate o presunte, corrispondenti ai conducenti dei primi due veicoli coinvolti nell’incidente.

I veicoli coinvolti oltre il secondo rappresentano il 7% del totale veicoli (22.807 su un totale di 325.472). Tra le altre cause più rilevanti, la mancanza della distanza di sicurezza (21.780 casi), la manovra irregolare (15.924) e il comportamento scorretto del pedone (7.417) rappresentano rispettivamente il 9,8%, il 7,1% e il 3,3% delle cause di incidente.

Con riferimento alla categoria della strada, la prima causa di incidente sulle strade urbane è il mancato rispetto delle regole di precedenza o semaforiche (17,4%), sulle strade extraurbane è la guida distratta o andamento indeciso (pari al 19,6%), seguita dalla guida con velocità troppo elevata (15,3%) e dalla mancata distanza di sicurezza (14,7%).

Principali violazioni: velocità, dispositivi di sicurezza e uso del cellulare alla guida
Per completare l’informazione sulle cause di incidente, anche quest’anno sono rese disponibili le informazioni sulle violazioni del Codice della strada, contestate da Polizia stradale, Arma dei Carabinieri e Polizie Locali. L’Automobile Club d’Italia (ACI) ha raccolto i dati mediante una rilevazione ad hoc condotta presso i Comandi di Polizia locale dei soli Comuni capoluogo di provincia.

Di particolare interesse per lo studio dell’incidentalità stradale è l’analisi delle violazioni al Titolo V del Codice della strada (norme di comportamento).

Tra le principali violazioni al codice, al netto del mancato possesso di documenti validi per la circolazione e della disciplina di fermata e sosta, si trovano il superamento dei limiti di velocità, la mancata precedenza e rispetto della segnaletica ed il mancato uso di dispositivi di sicurezza (cinture, casco e sistemi di ritenuta per bambini), il mancato uso di lenti o l’uso improprio di telefoni cellulari o cuffie.

Per quest’ultima infrazione, l’aumento delle contravvenzioni elevate dalla Polizia Stradale e dai Carabinieri sull’anno precedente è consistente, rispettivamente +26,8% e +4,4% mentre risulta stabile il dato delle Polizie Locali; mediamente l’aumento è del 6,8%. Per le sanzioni relative al superamento dei limiti di velocità si registra un aumento soprattutto per quelle elevate dalla Polizia Stradale (+19,4%). Le sanzioni per il mancato utilizzo delle cinture di sicurezza e dei sistemi di ritenuta per bambini aumentano in media del 3,8% (Polizia Stradale +15%); diminuiscono invece quelle per mancato uso del casco (-7,6%). In deciso aumento, inoltre, il numero di sanzioni elevate a ciclisti per comportamenti errati (+62% nei Comuni capoluogo). Per la guida in stato di ebbrezza alcolica (Artt. 186 e 186 bis) e la guida sotto l’influenza di sostanze stupefacenti (Art. 187) Polizia Stradale, Carabinieri e Polizie Locali dei Comuni capoluogo hanno contestato nel 2016, rispettivamente 40.469 e 4.742 violazioni.

Per la guida in stato di ebbrezza diminuiscono le contravvenzioni (-5,6% rispetto al 2015) mentre sono in decisa crescita (+5%) quelle per la guida sotto l’influenza di sostanze stupefacenti. Il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, organo che rileva circa un quinto del totale degli incidenti stradali con lesioni, ha fornito all’Istat, a partire dai dati 2015, il numero di contravvenzioni elevate per guida sotto l’effetto di alcol o di stupefacenti, in occasione di incidente stradale. La quota di incidenti stradali con lesioni a persone correlati ad alcol è pari all’8,1% nel 2016 (dall’8,6% dell’anno precedente), quella correlata a droga è pari invece al 2,6% (2,4% nel 2015). Le proporzioni calcolate approssimano per difetto la reale portata del fenomeno, occorre infatti considerare che i Carabinieri intervengono per circa il 32% degli incidenti su strade extraurbane (escluse le autostrade) e solo in circa il 14% per quelli in ambito urbano.