di Carlo Giuro
Considerando la complessità della tematica previdenziale e la non sempre adeguata conoscenza da parte dei cittadini, uno degli obiettivi che va necessariamente perseguito è quello dell’adesione consapevole. In questa prospettiva la Covip ha innovato nel maggio del 2016 la disciplina sulle informazioni agli aderenti e sulle modalità di adesione. Il termine iniziale per l’adeguamento da parte delle forme pensionistiche complementari era fissato al 31 marzo di quest’anno. Con Deliberazioni del 22 febbraio scorso l’Autorità di vigilanza, recependo le istanze degli operatori, ha differito tale scadenza al 31 maggio. Quali sono le principali novità? Con riferimento alla Nota informativa, la Scheda sintetica è stata ridenominata Informazioni chiave per l’aderente e la sua struttura è stata organizzata con la finalità di costituire l’unico documento da consegnare all’atto dell’adesione.
In modo sintetico e semplificato, si intendono allora fornire le informazioni chiave necessarie per l’adesione alla forma pensionistica, anche favorendo la confrontabilità delle caratteristiche delle diverse forme pensionistiche, riducendo al contempo gli oneri a carico dei fondi. In questa prospettiva particolare rilievo assume l’introduzione, nella descrizione dei comparti di ciascun fondo, della categoria di appartenenza individuata sulla base delle caratteristiche della politica di investimento (garantiti, obbligazionari puri, obbligazionari misti, bilanciati e azionari). Sensibile innovazione è costituita poi dalla revisione dello schema di Modulo di adesione che prevede l’acquisizione di informazioni circa l’eventualità che l’aderente sia già iscritto a un’altra forma pensionistica complementare.
In caso affermativo gli incaricati della raccolta dovranno sottoporre all’interessato la Scheda dei costi della forma pensionistica di appartenenza, al fine di consentire un raffronto con quella della forma pensionistica proposta. Il Modulo è poi integrato con un Questionario di autovalutazione che si compone di due parti. La prima che riguarda la conoscenza in materia di previdenza e ha una finalità sostanzialmente educativa, mentre la seconda riguarda la congruità della scelta previdenziale, mediante domande relative alla capacità di risparmio personale, all’orizzonte temporale che separa l’aderente dal momento del pensionamento e alla propensione personale al rischio; le risposte fornite danno luogo a un punteggio, sulla base del quale l’aderente viene orientato nella scelta tra diverse possibilità di investimento.
La Covip ha chiarito che la struttura e i contenuti del Questionario sono da considerarsi non modificabili e che la sua funzione debba essere quella in via generale di orientare l’aderente, indipendentemente dall’offerta previdenziale della singola forma pensionistica.
La mancata risposta a una o più domande del Questionario non preclude poi il perfezionamento dell’adesione, ferma restando l’esigenza che anch’esso sia debitamente sottoscritto. In particolare, nel caso in cui non sia fornita, in tutto o in parte, risposta alle domande, è previsto che l’aderente apponga la firma in uno spazio diverso rispetto a quello da utilizzare quando siano state fornite tutte le risposte. Inoltre, allo scopo di tutelare la riservatezza e consentire al soggetto di utilizzare comunque il Questionario, limitatamente alla domanda sulla capacità di risparmio è prevista come risposta l’opzione non so/non rispondo. Viene comunque precisato come la scelta da parte del potenziale iscritto tra le diverse opzioni offerte dalla forma pensionistica è comunque libera e pertanto potrà divergere da quella che risulta congrua sulla base del punteggio ottenuto con il Questionario.
Attenzione particolare va rivolta poi all’onerosità della forma previdenziale la cui rappresentazione trova ora autonoma collocazione all’interno della Sezione I Informazioni chiave per l’aderente, nell’ambito di una specifica Scheda dei costi, al fine di migliorare la capacità informativa e sviluppare il profilo della confrontabilità delle forme pensionistiche complementari. La Scheda riporta, in continuità con il passato, le informazioni sulle singole voci di costo che gravano, direttamente o indirettamente, sull’aderente nella fase di accumulo della prestazione previdenziale con l’Indicatore sintetico dei costi (Isc) e introduce, come elemento di novità, un grafico che illustra l’onerosità della forma pensionistica rispetto alle altre forme. Il documento deve essere autonomamente accessibile e scaricabile dalle pagine dei siti web dedicati alle forme pensionistiche complementari. (riproduzione riservata)
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