È probabile che l’uscita del Regno Unito dalla Ue influisca sul pil dell’Eurozona nella misura dello 0,8% tra il 2017 e il 2018 attraverso tre canali di trasmissione: commerciale, dell’incertezza economica e delle condizioni finanziarie. Lo affermano gli analisti di S&P, evidenziando la reazione negativa dei mercati finanziari post Brexit. In particolare, mentre l’azionario ha subìto gravi perdite, gli spread dei titoli periferici, dopo essersi inizialmente allargati, si sono poi ristretti, con i rendimenti rimasti bassi. L’economia interna ha comunque dimostrato una notevole capacità di ripresa agli shock esterni. In realtà, secondo gli analisti, i paesi più esposti sono l’Irlanda e il Benelux, a causa degli stretti scambi commerciali con la Gran Bretagna e dei numerosi investimenti.

© Riproduzione riservata
Fonte: