Sono confortanti i dati diffusi dall’Inail sull’andamento infortunistico 2015. Viene confermato l’andamento decrescente nella serie storica del numero degli infortuni. Sono poco meno di 637mila le denunce di infortuni accaduti nel 2015 registrate dall’Inail, in diminuzione del 4% rispetto al 2014 e del 22,1% rispetto al 2011. Gli infortuni riconosciuti sul lavoro sono stati poco più di 416 mila (-6,6% rispetto al 2014), di cui il 18,2% avvenuto «fuori dell’azienda», cioè «con mezzo di trasporto» o «in itinere». Il dato «fuori azienda» è rilevante per la valutazione accurata delle politiche e delle azioni di prevenzione. Delle 1.246 denunce di infortunio con esito mortale (erano 1.152 nel 2014), gli infortuni accertati «sul lavoro» sono stati 694 (di cui 382, il 55%, «fuori dell’azienda»), con una riduzione del 2% circa rispetto al 2014 e del 23,4% rispetto al 2011. Il dato tuttavia non è consolidato perché sono ancora in istruttoria 26 infortuni: se tutti fossero riconosciuti come casi mortali avvenuti «sul lavoro», si avrebbe un aumento complessivo di circa l’1,7% rispetto al 2014, mentre la riduzione rispetto al 2011 sarebbe del 20%. Il decremento degli infortuni è ancora più confortante ove lo si metta in rapporto anche alla crescita dell’occupazione registrata nel 2105. Non può esserci dubbio alcuno che tale risultato è anche la positiva conseguenza di quella operosità quotidiana svolta dai Consulenti del lavoro nella assistenza alle aziende, come l’altrettanto quotidiano trasferimento di competenze e regole ai datori di lavoro e lavoratori.
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