di Jeremy Owens – traduzione di Giorgia Crespi
Il braccio di ferro tra Tesla e Fortune continua. Il produttore di auto elettriche ha pubblicato ieri un post di smentita relativa all’accusa di deliberato occultamento di informazioni rilevanti agli azionisti in merito alla collisione fatale di una Model S su cui era attivo il sistema di guida semiautonoma. Il post, intitolato «Misfortune», è la risposta al tentativo di Fortune di mettere alla sbarra Tesla per avere taciuto indicazioni importanti, stando in silenzio per otto settimane sull’episodio avvenuto in Florida e oggetto di indagine da parte della National Highway Traffic Safety Administration. Secondo l’articolo, la relazione sul caso sarebbe stata essenziale in vista di un’offerta pubblica da parte del produttore di auto elettriche, ma il ceo Elon Musk ha pubblicamente dissentito. Un approfondimento in tema rimarca la scelta di Tesla di allegare una dichiarazione di limitazione di responsabilità nei documenti depositati presso la Sec circa la potenziale responsabilità del sistema di autoguida, che assiste le vetture della casa sulla tenuta di strada. Fortune ha presentato lo scarico di responsabilità in quanto prova del fatto che Tesla considerasse importante l’evento, scrivendo: «A quanto pare, un incidente correlato alla funzione di pilota automatico di Tesla è rilevante, anche se prima non lo era».

Tuttavia, la società di Musk sottolinea nella replica che il testo stesso della dichiarazione si riferisce alle richieste di risarcimento relative alla funzione di pilota automatico, e nessuna è stata depositata per il momento. «L’articolo di Fortune è sostanzialmente inesatto», recita il post. Inoltre, Tesla ha illustrato la sequenza temporale dell’indagine interna che ha seguito l’incidente del 7 maggio in cui ha perso la vita Joshua Brown. Stando al post, la società ha informato le autorità dello schianto il 16 maggio, ma non è stata in grado di ispezionare fisicamente la vettura fino al 18, giorno dell’offerta pubblica da 1,5 miliardi di dollari. E non ha portato a termine l’analisi dei dati prima di fine maggio. Il gruppo ha dichiarato inoltre che Autopilot non è responsabile della collisione, cosa che l’Nhtsa sta tuttora accertando.

«Questo incidente è risultato dell’attraversamento di entrambe le corsie su una strada a due corsie in presenza di un’auto che sopraggiungeva nell’altro senso di marcia. Circa il momento della collisione, non ci sono prove a suggerire che Autopilot non stesse funzionando come previsto e come prescritto agli utenti». Il post riproduce la precedente osservazione di Musk, che all’indomani della notizia ha sottolineato la salita del titolo Tesla in borsa, suggerendo che gli investitori stessi non abbiano ritenuto l’incidente un problema sostanziale. «A Fortune sono saltati a conclusioni prima di essere informati sui fatti», conclude il post. Peraltro è venuto a galla un altro incidente che ha coinvolto una Model X, in Pennsylvania. Mentre la polizia ha riferito al Detroit Free-Press che il conducente aveva inserito l’Autopilot, Tesla ha dichiarato mercoledì di doversi ancora pronunciare in merito.

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