di Anna Messia
Nel mese di giugno 2016, la raccolta netta di FinecoBank è stata pari a 417 milioni, con un incremento del 17% rispetto a giugno 2015, portando il dato da inizio anno a 2,65 miliardi di euro, in linea con i 2,83 miliardi dello scorso anno. «Dati che mostrano una crescita robusta di Fineco anche in un momendo caratterizzato da volatilità dei mercati», dice a MF-MilanoFinanza l’amministratore delegato, Alessandro Foti, che per i risultati di bilancio semestrale, attesi per il primo agosto, dice di aspettarsi «un andamento in linea con il primo trimestre», quando la banca aveva chiuso in utile per 51,2 milioni (+7,2% su marzo 2015). Nel semestre è cresciuta in particolare la raccolta dei prodotti offerti con i servizi di consulenza e advisory, arrivati complessivamente a 1,67 miliardi, ovvero il 51% degli asset in gestione rispetto al 45% di dicembre 2015. Bene anche l’attività del brokeraggio di Fineco , che ha una funzione anticiclica perché cresce quando i mercati sono più volatili. Proprio il giorno della Brexit la banca del gruppo Unicredit ha registrato il record storico di ordini eseguiti, pari a 216 mila. Mentre i nuovi clienti acquistati da inizio anno sono stati complessivamente 59.700, raggiungendo un totale di 1.089.000 milioni (+8% rispetto a giugno 2015). «Abbiamo avuto una crescita organica robusta, realizzata senza prodotti civetta, senza spingere troppo sul reclutamento e senza calcare la mano sulla nostra solidità finanziaria», conclude Foti, che si dice fiducioso per il futuro, perché l’alta volatilità dei mercati conferma «la necessita di consulenza dei clienti». (riproduzione riservata)
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